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Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
 
 
Articoli del 18/09/2025

La nuova interfaccia di Recall Frames in Windows 11.
La nuova interfaccia di Recall Frames in Windows 11.

Microsoft spinge l'acceleratore sull'intelligenza artificiale con un potenziamento significativo della sua funzione Recall per Windows 11. La nuova feature, battezzata "Recall Frames", estende la "memoria fotografica" del PC anche ai contenuti video. Il sistema sarà ora in grado di analizzare fotogramma per fotogramma videochiamate, tutorial o filmati, rendendo ricercabile ogni momento visivo. Un passo avanti notevole per la produttività, che però riaccende inevitabilmente il dibattito sulla privacy.

Come funziona Recall Frames?
La funzione Recall originale, introdotta con i PC Copilot+, si basava sulla cattura periodica di istantanee dello schermo per creare una cronologia ricercabile dell'attività dell'utente. Recall Frames ne rappresenta la naturale evoluzione. Invece di limitarsi a screenshot statici, il sistema analizza in tempo reale (o in background) i flussi video provenienti da applicazioni come Teams, browser web o player multimediali. Sfruttando la potenza delle NPU (Neural Processing Unit) integrate nei più recenti processori, l'OS esegue localmente complessi algoritmi di riconoscimento di oggetti, testo (OCR) e persino volti, trasformando ogni singolo fotogramma in un dato indicizzato. In questo modo, un utente potrà cercare "slide con grafico a torta" e il sistema lo riporterà all'esatto istante di una videoconferenza in cui quella slide era visibile.

I vantaggi per la produttività
Le implicazioni per l'efficienza quotidiana sono notevoli. La capacità di "interrogare" i propri contenuti video apre scenari fino a ieri impensabili per l'utente medio, portando a un nuovo livello di interazione con il proprio dispositivo.


  • Ricerca in video-conferenze: Permette di ritrovare istantaneamente un'informazione o un documento mostrato durante una lunga riunione online senza doverla riascoltare per intero.
  • Navigazione in tutorial: Si può cercare un passaggio specifico in un video-tutorial di ore semplicemente descrivendo ciò che si vede a schermo.
  • Sommari intelligenti: Il sistema può generare automaticamente un riassunto per punti chiave di una lezione o di un meeting registrato, basandosi sui momenti visivi più rilevanti.
  • Archiviazione personale: Consente di indicizzare il proprio archivio di video personali, rendendo possibile la ricerca di persone, luoghi o oggetti specifici all'interno dei propri ricordi digitali.


Le inevitabili implicazioni per la privacy
Se la funzione Recall originale aveva già sollevato un acceso dibattito sulla privacy, la sua estensione al mondo video non fa che amplificarlo. Microsoft ha ribadito con forza che, anche per Frames, tutta l'elaborazione avviene "on-device", senza che alcun dato venga inviato ai suoi server cloud. Gli utenti avranno il pieno controllo sulla funzione, potendo metterla in pausa, escludere specifiche applicazioni (come quelle per l'home banking) e cancellare facilmente intervalli di tempo dalla cronologia. Tuttavia, la percezione di un sistema operativo che "osserva e indicizza" costantemente non solo ciò che facciamo, ma anche ciò che guardiamo, richiederà uno sforzo di trasparenza senza precedenti da parte dell'azienda per conquistare la fiducia del pubblico.

Con Recall Frames, Microsoft dimostra di credere fermamente in un futuro in cui il sistema operativo è un assistente proattivo che ricorda e organizza ogni nostra interazione digitale. Se l'utilità pratica è innegabile, il successo di questa tecnologia dipenderà interamente dalla capacità dell'azienda di guadagnare e mantenere la fiducia degli utenti. L'equilibrio tra funzionalità rivoluzionarie e una privacy blindata sarà, ancora una volta, la sfida più grande da vincere.
 
La struttura porosa del nuovo aerogel a base di cellulosa.
La struttura porosa del nuovo aerogel a base di cellulosa.

La lotta al cambiamento climatico ha un nuovo, promettente alleato: un aerogel ultraleggero derivato dalla cellulosa. Sviluppato da un team di ricerca internazionale, questo materiale innovativo non solo è sostenibile ed economico da produrre, ma dimostra una capacità di assorbimento del diossido di carbonio (CO2) superiore a molti materiali attuali. Grazie alla sua struttura nanoporosa, potrebbe essere impiegato in filtri industriali e impianti di cattura diretta dall'aria, aprendo nuovi scenari.

Dalla foresta al laboratorio: come funziona?
Un aerogel è un materiale solido ultraleggero, composto principalmente da aria (oltre il 99%) intrappolata in una struttura tridimensionale nanoporosa. La vera innovazione di questa ricerca risiede nell'utilizzo della cellulosa, il polimero organico più abbondante sulla Terra, estratto da fonti vegetali come alberi e piante. Il processo di produzione prevede la creazione di un idrogel di cellulosa che viene poi liofilizzato (freeze-drying). Questa tecnica rimuove la componente liquida preservando la delicata struttura a rete, creando una "spugna" solida con una superficie interna vastissima. È proprio questa enorme area superficiale, in relazione al suo volume, che permette al materiale di catturare e trattenere un numero elevato di molecole di CO2 presenti nell'aria.

Efficienza e vantaggi principali
Rispetto ai materiali sorbenti tradizionali, spesso a base di ammine o materiali inorganici costosi e difficili da smaltire, l'aerogel di cellulosa offre una serie di vantaggi competitivi che lo rendono particolarmente interessante per applicazioni su larga scala.


  • Sostenibilità: La cellulosa è una risorsa rinnovabile e il prodotto finale è completamente biodegradabile.
  • Basso costo: Le materie prime sono economiche e abbondanti in natura.
  • Alta selettività: Il materiale è stato ingegnerizzato per legarsi preferenzialmente con la CO2 piuttosto che con altri gas presenti nell'atmosfera, come l'azoto.
  • Rigenerabilità: L'aerogel può essere "ripulito" dalla CO2 catturata tramite un leggero riscaldamento, rilasciando il gas in forma concentrata (per lo stoccaggio o il riutilizzo) e rendendo il materiale pronto per un nuovo ciclo di cattura.
  • Leggerezza e maneggevolezza: Il suo peso piuma ne facilita il trasporto e l'installazione all'interno degli impianti.


Applicazioni future e sfide
Le potenziali applicazioni di questa tecnologia sono molteplici. Potrebbe essere integrata direttamente nelle ciminiere degli impianti industriali per catturare le emissioni alla fonte, oppure utilizzata in grandi impianti di "Direct Air Capture" (DAC) per rimuovere la CO2 già presente in atmosfera. La sfida principale rimane lo scaling-up, ovvero passare dalla produzione su scala di laboratorio a quella industriale, mantenendo bassi i costi e l'impatto energetico del processo. Inoltre, i ricercatori stanno lavorando per migliorare ulteriormente la sua stabilità meccanica e la sua durata nel tempo, specialmente in condizioni operative difficili.

L'aerogel di cellulosa non è ancora la soluzione definitiva alla crisi climatica, ma rappresenta un passo avanti di straordinaria importanza nella tecnologia di cattura del carbonio. Unendo sostenibilità, basso costo e alta efficienza, questo materiale apre la strada a un futuro in cui la rimozione della CO2 dall'atmosfera potrebbe diventare più accessibile e diffusa. La ricerca ora si concentrerà sull'ottimizzazione e l'industrializzazione di questa promettente invenzione.
 
Di Alex (pubblicato @ 12:00:00 in Linux - open source, letto 299 volte)
Newelle si integra nel desktop GNOME per eseguire comandi e assistere l'utente
Newelle si integra nel desktop GNOME per eseguire comandi e assistere l'utente

L'intelligenza artificiale sta smettendo di essere un'applicazione da avviare per diventare parte integrante del sistema operativo. Nel mondo Linux, e in particolare per l'ambiente desktop GNOME, un progetto open source sta guidando questa rivoluzione: Newelle. Rilasciato in versione stabile ad agosto 2025, non è un semplice chatbot, ma un vero e proprio agente AI capace di comprendere il linguaggio naturale per eseguire azioni concrete sul sistema.



Un assistente AI che agisce per te
Sviluppato da una community attiva su GitHub e rilasciato con licenza GNU GPLv3, Newelle si distingue per la sua profonda integrazione con GNOME. La sua natura di "agente AI" lo eleva al di sopra dei classici chatbot: non si limita a rispondere a domande, ma può interpretare comandi per compiere operazioni. Si può chiedere a Newelle di creare una cartella, rinominare file, eseguire comandi SSH o persino navigare sul web per trovare informazioni e usarle per completare un'attività. Questa capacità trasforma l'interazione con il computer, rendendola più fluida e intuitiva.

A questo si aggiungono funzionalità avanzate come la modalità "always-on" per un accesso rapido, la gestione delle cronologie e il supporto a estensioni e scorciatoie da tastiera, che rendono l'esperienza altamente personalizzabile.

Flessibilità totale: LLM locali, cloud e chat con i tuoi documenti
Newelle offre all'utente il pieno controllo sui modelli linguistici (LLM) da utilizzare. È possibile optare per LLM locali, scaricati sulla propria macchina per garantire la massima privacy e il funzionamento offline, oppure connettersi a modelli cloud più potenti (come quelli di OpenAI) tramite chiavi API. L'integrazione con il noto runner Ollama espande ulteriormente la compatibilità con un vasto catalogo di modelli open source.

Una delle funzioni più innovative è il supporto al RAG (Retrieval-Augmented Generation). Questa tecnologia permette a Newelle di analizzare il contenuto di documenti locali forniti dall'utente. In pratica, è possibile "chattare" con i propri PDF, chiedere riassunti, estrarre dati specifici o porre domande complesse il cui contenuto è presente nei file, ottenendo risposte contestualizzate e precise.

Installazione e sicurezza tramite Flatpak
La distribuzione di Newelle avviene tramite Flatpak, una scelta che garantisce facilità di installazione sulla maggior parte delle distribuzioni Linux e un solido livello di sicurezza grazie al sandboxing. L'installazione si riduce a un singolo comando da terminale:
flatpak install flathub io.github.qwersyk.Newelle

Per sbloccare le sue capacità di agente e permettergli di interagire con il sistema, è necessario concedere permessi specifici. Questo si può fare in modo granulare tramite l'utility Flatseal, disattivando la virtualizzazione dei comandi e abilitando l'accesso ai file. È un passaggio cruciale che sottolinea la filosofia del progetto: dare potere all'utente, ma anche la piena responsabilità e consapevolezza degli strumenti che utilizza. Si raccomanda cautela e l'esecuzione di test su sistemi non produttivi.

Newelle vs LM Studio: due approcci all'AI su Linux
Nel panorama degli strumenti AI per Linux, un altro nome noto è LM Studio. Sebbene entrambi permettano di usare LLM in locale, le loro finalità sono diverse. LM Studio è un'eccellente applicazione standalone, una sorta di "laboratorio" per scaricare, testare e conversare con vari modelli AI in un ambiente controllato, con un forte accento sulla privacy.

Newelle, invece, è concepito per essere un assistente contestuale e integrato nel desktop. La sua forza risiede nell'interazione con l'ambiente GNOME, nel controllo del sistema tramite linguaggio naturale e nella sua disponibilità costante. La scelta tra i due dipende quindi dalle esigenze: sperimentazione con i modelli (LM Studio) contro produttività e integrazione nel workflow quotidiano (Newelle).

In conclusione, Newelle non è solo un software, ma una visione per il futuro del desktop Linux, dove l'AI assiste l'utente in modo proattivo, trasparente e controllabile. La sua natura open source e l'approccio incentrato sulla privacy e sulla scelta dell'utente lo posizionano come un progetto fondamentale da seguire per chiunque voglia portare la propria produttività a un livello superiore.

 
Il nuovo Fairphone 6, progettato per durare e per essere riparato facilmente.
Il nuovo Fairphone 6, progettato per durare e per essere riparato facilmente.

Fairphone lancia ufficialmente il suo nuovo gioiello, il Fairphone 6, consolidando la sua posizione di leader nella tecnologia sostenibile. Questo smartphone non è solo un passo avanti per l'azienda, ma un vero e proprio manifesto contro l'obsolescenza programmata. Con un design modulare migliorato per riparazioni ancora più semplici, un potente processore Qualcomm Snapdragon di nuova generazione e la promessa di ben 8 anni di aggiornamenti software, il Fairphone 6 è la scelta ideale per chi cerca un dispositivo performante, etico e destinato a durare. LEGGI TUTTO

Un design modulare ancora più intelligente
Il cuore della filosofia Fairphone è sempre stata la riparabilità, e il nuovo Fairphone 6 eleva questo concetto a un livello superiore. L'azienda olandese ha ulteriormente perfezionato il design modulare, rendendo la sostituzione dei componenti principali, come la batteria, il display, le fotocamere e la porta USB-C, un'operazione alla portata di tutti, che richiede solo un semplice cacciavite. I materiali utilizzati confermano l'impegno verso l'ambiente: la scocca è realizzata con oltre il 70% di plastica riciclata, mentre all'interno troviamo minerali provenienti da fonti eque e responsabili, come oro, tungsteno e litio certificati "fair trade".

Specifiche tecniche al passo con i tempi
Se in passato i Fairphone potevano sembrare un compromesso sul fronte delle prestazioni, il modello di quest'anno cambia le carte in tavola. Il Fairphone 6 è pensato per non sfigurare di fronte alla concorrenza di fascia medio-alta, specialmente quella di brand blasonati come Apple, che fanno della chiusura del proprio ecosistema un vanto. La scheda tecnica dimostra come sia possibile unire etica e performance.


  • Processore: Qualcomm Snapdragon 7s Gen 4
  • Display: 6.5 pollici AMOLED con risoluzione FHD+ e refresh rate a 120Hz
  • Memoria RAM: 8 GB o 12 GB LPDDR5
  • Archiviazione interna: 256 GB o 512 GB UFS 3.1, espandibile via microSD
  • Fotocamere posteriori: Sensore principale da 50 MP con OIS + sensore ultra-grandangolare da 50 MP
  • Fotocamera anteriore: 32 MP
  • Batteria: 4500 mAh, rimovibile e con supporto alla ricarica rapida a 30W
  • Sistema Operativo: Android 16 stock
  • Supporto software: Garantiti 5 major update del sistema operativo e 8 anni di patch di sicurezza


Software e longevità: la vera sfida ad Apple e soci
Il vero punto di forza, che surclassa persino i più costosi iPhone, è il supporto software. Con ben 8 anni di aggiornamenti di sicurezza garantiti e 5 versioni principali di Android, il Fairphone 6 è progettato per durare quasi un decennio. Questa politica non solo garantisce la sicurezza del dispositivo nel tempo, ma combatte attivamente l'invecchiamento precoce del software, una delle cause principali che spingono gli utenti a sostituire il proprio smartphone. È una filosofia diametralmente opposta a quella di molti concorrenti, che spesso limitano il supporto per incentivare nuovi acquisti.

In conclusione, il Fairphone 6 rappresenta molto più di un semplice smartphone. È un investimento in un futuro tecnologico più giusto e sostenibile. Offre prestazioni solide, un comparto fotografico rinnovato e una longevità software senza pari, il tutto in un pacchetto etico e facilmente riparabile. Il prezzo potrebbe essere superiore a quello di alcuni concorrenti Android con specifiche simili, ma la spesa è ampiamente giustificata dalla durata e dalla filosofia che lo sostiene, dimostrando che non serve spendere una fortuna per un iPhone per avere un dispositivo supportato a lungo.
 

Fotografie del 18/09/2025

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