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Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
 
 
Articoli del 17/10/2025

Di Alex (pubblicato @ 04:00:00 in Intelligenza Artificiale, letto 3 volte)
Un volto umano mostrato a metà, con una parte reale e l'altra composta da una griglia digitale che ne evidenzia la natura artificiale, a simboleggiare il deepfake.
Un volto umano mostrato a metà, con una parte reale e l'altra composta da una griglia digitale che ne evidenzia la natura artificiale, a simboleggiare il deepfake.

La tecnologia deepfake, che utilizza l'intelligenza artificiale per creare video o audio falsi ma estremamente realistici, sta diventando sempre più accessibile e sofisticata. Se da un lato offre affascinanti possibilità creative, dall'altro rappresenta una seria minaccia per la disinformazione e la sicurezza individuale. Imparare a riconoscere i segni di un deepfake è una competenza sempre più essenziale nell'era digitale. ARTICOLO COMPLETO

Come funziona la tecnologia
I deepfake sono creati utilizzando una tecnica di machine learning chiamata Generative Adversarial Network (GAN). Una GAN è composta da due reti neurali che competono tra loro: il "Generatore", che crea le immagini false (ad esempio, sovrapponendo il volto di una persona a un video esistente), e il "Discriminatore", che cerca di distinguere le immagini false da quelle reali. Questo processo competitivo, ripetuto milioni di volte, permette al Generatore di creare falsi sempre più convincenti, fino a quando il Discriminatore non riesce più a distinguerli.

Indizi per smascherare un deepfake
Nonostante i progressi, i deepfake spesso lasciano piccole imperfezioni che un occhio attento può cogliere. Ecco alcuni indizi da cercare:


  • Movimento innaturale degli occhi: I deepfake faticano a replicare il battito naturale delle palpebre o il movimento realistico degli occhi.

  • Sincronizzazione labiale imperfetta: Spesso c'è una leggera discrepanza tra il movimento delle labbra e l'audio.

  • Dettagli sfocati o artefatti: Attorno ai bordi del volto, sui capelli o sui denti possono apparire strane sfocature o artefatti digitali.

  • Illuminazione incoerente: Le ombre sul volto potrebbero non corrispondere a quelle dell'ambiente circostante.

  • Pelle troppo liscia o statica: I volti generati dall'IA possono apparire innaturalmente privi di imperfezioni o mancare di micro-espressioni.


La tecnologia deepfake è un'arma a doppio taglio. Mentre la ricerca avanza per creare strumenti di rilevamento sempre più efficaci, la difesa migliore rimane la consapevolezza e il pensiero critico. Dubitare delle fonti, cercare conferme e analizzare attentamente i contenuti video prima di condividerli sono passi fondamentali per navigare in un panorama mediatico in cui la linea tra reale e artificiale è sempre più labile.

 
 
Il nuovo chip Apple M5 mostrato con un'aura luminosa che simboleggia la sua potenza di calcolo IA.
Il nuovo chip Apple M5 mostrato con un'aura luminosa che simboleggia la sua potenza di calcolo IA.

Apple ha presentato il nuovo chip M5, un componente che non rappresenta un semplice incremento di velocità, ma una decisa svolta strategica verso l'intelligenza artificiale on-device. Con il suo debutto simultaneo su MacBook Pro, iPad Pro e Vision Pro, l'M5 consolida un ecosistema unificato ad altissime prestazioni, ponendo l'IA al centro dell'esperienza utente professionale e creativa. ARTICOLO COMPLETO

L'architettura del futuro: Neural Accelerators nella GPU
Il cuore dell'innovazione dell'M5 risiede nella sua architettura. La nuova GPU a 10 core integra per la prima volta un "Neural Accelerator" in ogni singolo core, una mossa progettata specificamente per accelerare drasticamente i carichi di lavoro basati sull'intelligenza artificiale. Questo, unito a una larghezza di banda della memoria aumentata a 153 GB/s e a prestazioni della CPU fino al 15% superiori rispetto all'M4, permette a funzionalità come "Apple Intelligence" di operare con una fluidità e una velocità senza precedenti, direttamente sul dispositivo e senza dipendere dal cloud.

Un Ecosistema Unificato per la Creatività e l'IA
La scelta di lanciare l'M5 contemporaneamente su tutta la gamma di punta non è casuale. Il MacBook Pro da 14 pollici, il nuovo iPad Pro (ora con Wi-Fi 7 e modem C1X) e un Vision Pro aggiornato condividono ora la stessa, potentissima base hardware. Questa mossa strategica eleva il Vision Pro da prodotto di nicchia a componente fondamentale dell'ecosistema "Pro" di Apple, creando una piattaforma hardware coerente e unificata per sviluppatori e professionisti. L'investimento su un visore per la realtà mista così potente segnala la visione di Apple: lo spatial computing è la prossima frontiera per le applicazioni professionali, alimentato dallo stesso silicio che muove i suoi computer e tablet più performanti.

L'M5 è la risposta definitiva di Apple alla corsa all'intelligenza artificiale che sta definendo l'industria tecnologica. Non si tratta solo di potenza bruta, ma della creazione di un ecosistema hardware e software perfettamente integrato, dove l'IA è intessuta nell'esperienza utente in modo fluido e naturale, dai flussi di lavoro creativi più complessi alla navigazione in ambienti di spatial computing.

 
nome-file: sandisk-sn8100-il-nuovo-re-degli-ssd-pcie-5-0.txt sezione: Hardware === Sandisk SN8100: Il Nuovo Re degli SSD PCIe 5.0
L'SSD NVMe Sandisk WD Black SN8100 in primo piano, con un'aura di velocità che ne evidenzia le performance PCIe 5.0.
L'SSD NVMe Sandisk WD Black SN8100 in primo piano, con un'aura di velocità che ne evidenzia le performance PCIe 5.0.

Sandisk ha lanciato il WD Black SN8100, un SSD che non solo stabilisce un nuovo punto di riferimento per le prestazioni consumer, ma segna anche la maturità della tecnologia PCIe 5.0. Dimenticate i compromessi dei primi modelli: l'SN8100 offre velocità vertiginose, un'efficienza sorprendente e un pacchetto software completo, diventando la scelta definitiva per enthusiast e professionisti. ARTICOLO COMPLETO

Prestazioni da Record e Efficienza Inaspettata
I numeri dell'SN8100 sono impressionanti: fino a 14,900 MB/s in lettura sequenziale e 14,000 MB/s in scrittura, con IOPS in lettura casuale che superano i 2.3 milioni. Ma la vera innovazione non è solo la velocità. A differenza dei primi SSD Gen5, che richiedevano dissipatori massicci per domare il calore generato da controller su processi produttivi datati, l'SN8100 si distingue per la sua efficienza. Il merito è del nuovo controller SMI SM2508, costruito su un moderno processo a 6 nm, e della memoria flash Kioxia BiCS8 a 218 strati, una combinazione che garantisce temperature contenute anche sotto carico.

Capacità e Accessibilità per Tutti
Sandisk non ha lesinato sulle opzioni, offrendo l'SN8100 in tagli da 1TB, 2TB e 4TB, con un modello da 8TB in arrivo. Il design a singola faccia lo rende compatibile anche con i notebook più sottili, un vantaggio non da poco. A completare l'offerta c'è un solido pacchetto software, che include una licenza per Acronis True Image per la clonazione del disco e la dashboard di WD per il monitoraggio e la gestione dell'unità. Questo livello di completezza lo posiziona come un prodotto premium a tutto tondo.

Il Sandisk SN8100 è più di un semplice SSD veloce: è la dimostrazione che la tecnologia PCIe 5.0 ha superato i suoi problemi di gioventù. Risolvendo il dilemma tra prestazioni estreme e gestione termica, rappresenta il momento in cui lo storage di quinta generazione diventa una scelta matura, potente e senza compromessi, pronta a definire un nuovo standard per il mercato.

 
nome-file: la-scienza-dietro-i-fantasmi-infrasuoni-e-campi-magnetici.txt sezione: Misteri === La Scienza dietro i Fantasmi: Infrasuoni e Campi Magnetici
Un'illustrazione che mostra un cervello umano influenzato da onde sonore a bassa frequenza (infrasuoni) e campi magnetici, creando la percezione di una figura spettrale.
Un'illustrazione che mostra un cervello umano influenzato da onde sonore a bassa frequenza (infrasuoni) e campi magnetici, creando la percezione di una figura spettrale.

Molte esperienze di presunte infestazioni, da brividi improvvisi a visioni di figure spettrali, possono essere ricondotte a fenomeni fisici che interagiscono con la nostra percezione. Piuttosto che smentire il paranormale, la scienza offre spiegazioni affascinanti che rivelano quanto il nostro cervello possa essere ingannato da stimoli invisibili, come gli infrasuoni e i campi elettromagnetici anomali. ARTICOLO COMPLETO

La "Frequenza della Paura": l'Effetto degli Infrasuoni
Gli infrasuoni sono onde sonore a frequenza così bassa (sotto i 20 Hz) da non essere udibili dall'orecchio umano. Tuttavia, possono avere effetti fisici tangibili. L'ingegnere Vic Tandy, negli anni '90, scoprì che una ventola nel suo laboratorio, ritenuto infestato, generava un'onda stazionaria a circa 19 Hz. Questa frequenza, soprannominata "frequenza della paura", è molto vicina alla frequenza di risonanza del bulbo oculare umano. La vibrazione indotta può causare illusioni ottiche, come la percezione di macchie scure o figure indistinte ai margini del campo visivo. Inoltre, l'esposizione a infrasuoni può provocare sensazioni di ansia, disagio e brividi, sintomi comunemente associati a presenze spettrali.

Il "God Helmet": Campi Magnetici e la Sensazione di una Presenza
Negli anni '80, il neuroscienziato Michael Persinger condusse esperimenti con il cosiddetto "God Helmet", un casco che applicava deboli ma complessi campi magnetici ai lobi temporali del cervello. Una percentuale significativa dei partecipanti riportò di aver percepito una "presenza" nella stanza, anche se erano soli. Questa ricerca suggerisce che campi elettromagnetici (EMF) anomali, generati da cablaggi difettosi o da fenomeni geologici, possano stimolare il cervello in modo da creare la sensazione di non essere soli. Non a caso, i misuratori di EMF sono uno strumento iconico dei cacciatori di fantasmi, e in molti luoghi famosi per le infestazioni sono state rilevate fluttuazioni magnetiche insolite.

Sebbene la questione dell'aldilà resti un dominio della fede personale, molte delle esperienze attribuite ai fantasmi trovano una spiegazione plausibile e scientificamente testabile. Questi fenomeni non sminuiscono la potenza delle esperienze vissute, ma ci insegnano qualcosa di ancora più profondo: la straordinaria complessità del cervello umano e la sua sorprendente suscettibilità all'ambiente invisibile che ci circonda.

 
nome-file: honor-magic-8-pro-e-il-tasto-ai-il-futuro-a-portata-di-dito.txt sezione: Smartphone === Honor Magic 8 Pro e il Tasto AI: Il Futuro è a Portata di Dito
Il nuovo smartphone Honor Magic 8 Pro con il suo tasto AI dedicato evidenziato, che mostra un'icona di intelligenza artificiale.
Il nuovo smartphone Honor Magic 8 Pro con il suo tasto AI dedicato evidenziato, che mostra un'icona di intelligenza artificiale.

Honor ha lanciato il suo nuovo flagship, il Magic 8 Pro, introducendo una novità che potrebbe ridefinire l'interazione con i nostri smartphone: un tasto fisico dedicato all'intelligenza artificiale. Questa mossa sposta l'IA da una semplice funzione software a un'utilità hardware integrata e immediatamente accessibile, segnalando un cambiamento filosofico nel design dei dispositivi mobili. ARTICOLO COMPLETO

Un Tasto per Dominarli Tutti: Come Funziona l'AI Key
Il nuovo "AI Key" è progettato per la massima versatilità. Una pressione prolungata attiva YOYO, l'assistente AI di Honor, una controparte potente di soluzioni come Gemini Live, pronto a rispondere a comandi complessi. Un doppio clic rapido lancia istantaneamente la fotocamera, una funzione che gli utenti apprezzeranno per non perdere mai l'attimo. Infine, un singolo tocco può essere personalizzato dall'utente per avviare una funzione specifica, come ottenere indicazioni stradali o avviare una registrazione. L'idea è quella di creare una nuova "memoria muscolare" per l'interazione con il telefono, incentrata sulle azioni immediate piuttosto che sulla ricerca tra le app.

Potenza Bruta per l'IA: Snapdragon 8 Elite Gen 5 e Fotocamera da 200MP
Un tasto dedicato sarebbe inutile senza la potenza necessaria per supportarlo. Il Magic 8 Pro è equipaggiato con il nuovissimo processore Snapdragon 8 Elite Gen 5, che sfrutta una tecnologia definita "GPU-NPU Heterogeneous AI" per massimizzare le prestazioni nei compiti di intelligenza artificiale. Questa potenza si estende al comparto fotografico, dove spicca un impressionante teleobiettivo da 200MP con stabilizzazione dell'immagine potenziata dall'IA. A garantire un'autonomia adeguata a un uso intensivo c'è una massiccia batteria al silicio-carbonio da 7,200mAh, tra le più capienti del settore.

L'AI Key dell'Honor Magic 8 Pro è molto più di un semplice pulsante. Rappresenta la convinzione che l'intelligenza artificiale sia diventata così centrale nell'esperienza mobile da meritare un accesso hardware privilegiato, al pari della fotocamera. Se questa scommessa pagherà, potremmo assistere all'inizio di una nuova tendenza nel design degli smartphone, dove l'interazione con l'IA diventa un gesto fisico, istintivo e immediato.

 
nome-file: tomba-cleopatra-si-nasconde-in-porto-sommerso-a-taposiris-magna.txt sezione: Misteri === La Tomba di Cleopatra si Nasconde in un Porto Sommerso? La Scoperta a Taposiris Magna
Una ricostruzione artistica del porto sommerso di Taposiris Magna, con strutture antiche visibili sotto la superficie del Mediterraneo.
Una ricostruzione artistica del porto sommerso di Taposiris Magna, con strutture antiche visibili sotto la superficie del Mediterraneo.

Una scoperta archeologica rivoluzionaria potrebbe finalmente condurre alla tomba perduta di Cleopatra. Un team guidato dall'archeologa Kathleen Martínez, in collaborazione con l'oceanografo Bob Ballard, ha identificato un vasto porto antico sommerso al largo del tempio di Taposiris Magna. Questo ritrovamento fornisce un tassello cruciale che rafforza la teoria secondo cui l'ultima regina d'Egitto sia stata sepolta proprio in questo sito. ARTICOLO COMPLETO

Le Rovine Sott'acqua: Cosa Hanno Trovato Martínez e Ballard
Grazie all'uso di sonar avanzati, il team ha mappato il fondale marino a circa 12 metri di profondità, rivelando una serie di strutture colossali. Le immersioni hanno confermato la presenza di edifici in pietra alti oltre sei metri, pavimenti levigati, colonne imponenti, blocchi di cemento e numerosi reperti come ancore e anfore risalenti all'epoca tolemaica. La portata e l'organizzazione di queste rovine indicano chiaramente l'esistenza di un porto pienamente funzionale, molto più grande e importante di quanto si fosse mai immaginato per questo sito.

Il Collegamento con il Tunnel e la Teoria di Martínez
Questa scoperta è fondamentale perché si collega direttamente a un'altra recente scoperta di Martínez: un tunnel lungo 1.300 metri scavato sotto il tempio di Taposiris Magna nel 2022. Il tunnel si dirige proprio verso il mare, e il porto appena scoperto sembra esserne la destinazione finale. Questo allineamento perfetto dà un senso logico all'intera struttura, supportando l'ipotesi di Martínez: Taposiris Magna non era solo un tempio, ma un complesso strategico con un porto, un luogo ideale per una sepoltura segreta di alto rango, orchestrata per sfuggire ai Romani. Il ritrovamento del porto eleva lo status del sito, rendendolo un candidato molto più plausibile per la tomba della regina.

Anche se la tomba di Cleopatra non è ancora stata trovata, la scoperta del porto sommerso di Taposiris Magna è una pietra miliare nella ricerca. Trasforma la nostra comprensione del sito, confermandone l'importanza strategica e logistica. Come documentato nel prossimo speciale di National Geographic, la caccia alla tomba dell'ultima regina d'Egitto ha ora una nuova, entusiasmante direzione da seguire, sia sulla terraferma che sotto le onde del Mediterraneo.