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Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
Articoli del 12/11/2025
Di Alex (pubblicato @ 13:00:00 in Tecnologia, letto 262 volte)

Un moderno power bank con display digitale che mostra la percentuale di carica
Un power bank non è più un lusso, ma una necessità. Rimanere con lo smartphone allo 0% è un'ansia moderna che tutti conosciamo. Ma scegliere un power bank nel 2025 non è facile: il mercato è invaso da sigle come "mAh", "PD 3.0", "QC 4.0". Capire queste sigle è fondamentale per non comprare un "mattone" lento e inutile. ARTICOLO COMPLETO LEGGI TUTTO L'ARTICOLO
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Capacità (mAh): Quanta benzina c'è nel serbatoio?
"mAh" sta per milliampere-ora. È la misura della capacità della batteria. Più alto è il numero, più "carica" può contenere.
- 5.000 - 10.000 mAh: Sottili e tascabili. Ideali per emergenza, ricaricano uno smartphone moderno circa 1-2 volte.
- 20.000 mAh: Il miglior compromesso. Ricarica uno smartphone 4-5 volte o un tablet. È il massimo trasportabile in aereo nel bagaglio a mano senza restrizioni speciali.
- 26.800+ mAh: Sono "centrali elettriche" portatili, spesso con prese AC. Pesanti, ma possono caricare anche un laptop.
Attenzione: La capacità reale è sempre inferiore a quella dichiarata (circa il 30% in meno) a causa della perdita di efficienza nella conversione di tensione.
La velocità di ricarica: Power Delivery (PD) è d'obbligo
Questo è l'errore più comune. Puoi avere un power bank da 50.000 mAh, ma se eroga solo 5 Watt (come i vecchi caricatori), impiegherà 4 ore per caricare il tuo telefono (e non caricherà mai un laptop).
- Standard (5W/10W): Lento, da evitare.
- Quick Charge (QC): Lo standard di Qualcomm, ottimo per molti telefoni Android.
- Power Delivery (PD): È lo standard universale, usato da Apple (iPhone/MacBook), Google (Pixel), Samsung (Super Fast Charging) e dalla maggior parte dei laptop con USB-C.
Per uno smartphone moderno, cerca un power bank con una porta USB-C che indichi almeno PD 20W. Per caricare un laptop (come un MacBook Air o un Dell XPS), serve almeno PD 45W o 65W.
La ricarica "pass-through" e le porte
Infine, controlla questi dettagli:
- Porte: Assicurati che abbia almeno una porta USB-C (IN/OUT). Questo significa che puoi usare la stessa porta sia per caricare il power bank, sia per caricare i tuoi dispositivi.
- Ricarica Pass-Through: È la capacità di ricaricare i tuoi dispositivi *mentre* il power bank stesso è in carica. Utile in hotel con poche prese.
- Display: Un piccolo display digitale che mostra la percentuale esatta è molto più utile dei 4 LED standard.
In sintesi: non guardare solo i mAh. Un power bank da 10.000 mAh con PD 20W è molto più utile di uno da 20.000 mAh senza ricarica rapida. Per il 2025, la combinazione vincente è 20.000 mAh, almeno una porta USB-C PD da 30W (o più) e un design compatto.
Commodore 64 il computer più venduto della storia
Il Commodore 64, lanciato nel 1982 al prezzo di 595 dollari, detiene il record assoluto come computer più venduto di tutti i tempi con stime che variano tra 12,5 e 17 milioni di unità. La sua longevità commerciale, protrattasi fino al 1994, testimonia il successo di una formula vincente che univa prestazioni eccellenti a un prezzo contenuto, rivoluzionando il mercato dell'informatica domestica a livello globale e diventando un'icona culturale degli anni '80. ARTICOLO COMPLETO
Architettura tecnica avanzata Basato sul processore MOS 6510 clockato a circa 1 MHz, il C64 vantava 64 KB di RAM, una quantità generosa per l'epoca. La vera forza del sistema risiedeva nei chip custom: il VIC-II per la grafica, capace di risoluzioni fino a 320x200 pixel con 16 colori disponibili, e il SID per l'audio, un sintetizzatore a 3 voci con capacità sonore straordinarie che influenzò generazioni di musicisti digitali.
Design iconico e accessori Il classico case "breadbin" color marrone con tastiera beige è diventato un'icona del design tecnologico. Il sistema supportava numerose periferiche:
- Datassette per il caricamento da nastro
- Drive floppy 1541 da 5,25 pollici
- Joystick digitali per i videogiochi
- Modem e interfacce MIDI
- Espansioni di memoria e cartucce
- Stampanti e dispositivi di archiviazione
Ecosistema software e gaming Il Commodore 64 disponeva di una libreria software sterminata, con migliaia di titoli che spaziavano dai videogiochi ai programmi professionali. Titoli come "The Last Ninja", "Impossible Mission" e "Wizball" sono entrati nella storia del gaming. Il BASIC V2 integrato facilitò l'apprendimento della programmazione per una generazione di utenti, creando una comunità globale di sviluppatori amatoriali. Quarant'anni dopo il suo lancio, il Commodore 64 continua a essere utilizzato e celebrato da una comunità attiva di appassionati, dimostrando come un design ben concepito e capacità tecniche eccellenti possano resistere al passare del tempo nell'immaginario collettivo, mantenendo vivo lo spirito dell'era pionieristica dell'informatica domestica attraverso eventi, musei e progetti di preservazione digitale.

Una scrivania divisa a metà, da un lato un monitor Ultrawide, dall'altro due monitor affiancati
Quando lo spazio su un singolo schermo non basta più, la scelta è quasi sempre la stessa: meglio un gigantesco monitor Ultrawide (21:9 o 32:9) o una classica configurazione a due monitor affiancati (dual monitor)? Entrambe le soluzioni aumentano drasticamente lo spazio di lavoro, ma offrono vantaggi e svantaggi molto diversi a seconda dell'uso. LEGGI TUTTO L'ARTICOLO
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Il caso del Monitor Ultrawide (21:9 o 32:9)
Un monitor Ultrawide offre un unico, ininterrotto spazio di lavoro orizzontale.
Vantaggi:
- Immersione: Per il gaming (specialmente simulatori di volo o di guida) e per i film in formato cinema, l'assenza della cornice centrale (bezel) è imbattibile.
- Timeline unica: Per i video editor o i produttori musicali, avere un'unica, lunghissima timeline per l'editing è un vantaggio ergonomico enorme.
- Gestione Finestre: Il software di gestione (come FancyZones di Windows) permette di "affiancare" 3-4 finestre su un unico schermo in modo pulito.
- Estetica e Cavi: Un solo monitor significa un solo cavo di alimentazione e un solo cavo video, per una scrivania più pulita.
- Costo: A parità di area, un Ultrawide di qualità costa di più di due monitor standard.
- Multitasking "Full-Screen": È meno efficiente per le attività che richiedono uno schermo intero dedicato (es. un gioco a schermo intero su un monitor e Discord/OBS sull'altro).
Il caso del Doppio Monitor (Dual Setup)
La configurazione classica, testata da anni, che prevede due (o più) monitor indipendenti.
Vantaggi:
- Flessibilità: È il re del multitasking. Puoi avere un'app a schermo intero su un monitor (un gioco, una presentazione) e usare l'altro per tutto il resto (chat, email, anteprima).
- Costo-Efficienza: Comprare due monitor 16:9 è quasi sempre più economico che acquistare un singolo Ultrawide di pari risoluzione.
- Orientamento: Puoi ruotare un monitor in verticale (modalità portrait), ideale per leggere codice, documenti lunghi o feed social.
- La cornice centrale: Per il gaming, la cornice in mezzo spezza l'immagine. Per l'editing, divide la timeline.
- Gestione Cavi: Più cavi di alimentazione e video da gestire.
- Consistenza: È difficile avere due monitor (anche identici) con una calibrazione dei colori e della luminosità perfettamente uguale.
Verdetto: Per il gaming immersivo e l'editing video/audio su timeline, l'Ultrawide vince. Per il multitasking puro, lo streaming (gioco su uno, OBS sull'altro) e la programmazione, il doppio monitor offre una flessibilità che l'Ultrawide non può eguagliare.
Fotografie del 12/11/2025
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