Dopo Giappone e Cina, anche l'India è pronta per la conquista dello spazio. La sua prima navicella e' partita oggi, destinazione Luna.
Il lancio è stato trasmesso in diretta dal centro di Sriharikota alle 2,52 italiane. La sonda 'Chandrayaan-1' entrera' in orbita dopo sedici ore di volo. Il razzo vettore è il 'Polar Satellite Launch Vehicle' ed è stato fabbricato in India, senza utilizzare tecnologie sviluppate dalle altre nazioni che hanno avviato già un programma spaziale . La navicella, priva di astronauti a bordo, arriverà in orbita lunare dopo cinque giorni circa di navigazione e resterà in orbita 2 anni per scattare fotografie della superficie lunare a distanza di 40 anni da quelle prese dalla Nasa. Ma il vero l'obiettivo di 'Chandrayaan-1' è la ricerca sulla Luna dell'elio-3, un isotopo molto raro sulla Terra che si utilizza nella fusione nucleare, e che in futuro potrebbe costituire un'importante fonte di energia, visto che il satellite ne ha in abbondanza, anche se ancora non è stato trovato il modo per poterlo sfruttare. Verrà anche inviata una sonda sulla superficie del satellite terrestre, proprio per individuare l'elio. La missione, che è il frutto di quattro anni di preparazione da parte di migliaia di scienziati indiani , e' costata solo circa 79 milioni di dollari, poco meno della metà rispetto ai 187 richiesti dalla sonda cinese e un sesto dei 480 milioni di quella giapponese. Il passo successivo sara', nel 2014, l'invio nel cosmo di astronauti. Questi ultimi nel 2020 potrebbero sbarcare sulla Luna. In questa bella animazione 3D potete vedere una dettagliata ricostruzione della missione, mentre nel video sottostante potete gustarvi il lancio
del razzo.
Di Alex (pubblicato @ 11:14:11 in Hardware, letto 3439 volte)
Intel sta per aggredire il mercato dei microprocessori per smartphone (attualmente dominato da ARM) , rilanciando nel contempo quello delle Mobile Internet Devices, che hanno riscosso poco successo, surclassati dai Netbook tipo EeePC.
All'IDF 2008 di Taipei è stata presentata una nuova piattaforma tecnologica che consumerà dieci volte meno rispetto agli attuali Atom. Questi ultimi si sono rivelati un successo planetario, ma consumano e scaldano troppo per essere inseriti negli smartphone e Intel ha così realizzato un successore che integrerà un intero sistema su un unico chip. Il primo prototipo di questa nuova generazione,
che vedete nella foto, esteticamente assomiglia ad uno smartphone touchscreen ma le sue prestazioni sono molto superiori grazie al System-On-Chip Lincroft, ovvero un unico dispositivo, costruito con tecnologia di 45 nanometri, che integra Cpu, Gpu, controller della memoria e un encoder/decoder video. Il successore di Atom, disponibile nel 2009, offrirà supporto alla connettività 3G, WiMax, Wi-Fi e Bluetooth e periferiche di input e di output, tramite un hub denominato Langwell. Ci saranno inoltre il Gps e il supporto alla Tv mobile . Insomma, la potenza di un Pc nelle dimensioni di un telefonino. Intel dovrà quindi convincere partner e utenti ad adottare un processore x86 al posto di un da ARM per svolgere le stesse funzioni, ma con una velocità due o tre volte maggiore e con un consumo tale da poter utilizzare display molto più grandi e con maggiore risoluzione.