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Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
Articoli del 20/07/2025
Di Alex (pubblicato @ 18:44:13 in Smartphone iPhone, letto 31 volte)

La serie iPhone 16 è un flop per Siri ed Apple Intelligence, per non parlare dei problemi tecnici!
L'iPhone 16, in tutte le sue varianti, è stato senza dubbio uno degli smartphone più venduti e desiderati dell'ultimo anno. È un dispositivo potente, con un design rifinito e un ecosistema solido. Ma, come ogni prodotto tecnologico, non è perfetto. Ora che sono passati quasi dieci mesi dal lancio, l'entusiasmo iniziale ha lasciato spazio all'uso quotidiano, facendo emergere una serie di difetti, bug e critiche ricorrenti da parte della community di utilizzatori. I fanboy continuano a sostenere Apple, ma in realtà le vwendite sono state aiutate da cospicui sconti che di certo hanno attenuato la percezione di una crisi incombente. Se stai pensando di acquistarne uno, ecco i problemi più comuni di cui dovresti essere a conoscenza.
1. La batteria che non convince (sui modelli base)
Una delle lamentele più diffuse riguarda l'autonomia dei modelli standard, iPhone 16 e 16 Plus. Nonostante le ottimizzazioni del chip A18, molti utenti segnalano una durata della batteria inferiore alle aspettative e, in alcuni casi, un passo indietro rispetto alla generazione precedente. Con un uso intenso, arrivare a fine giornata sembra essere una sfida, un compromesso difficile da accettare per un dispositivo di questa fascia di prezzo. La situazione è decisamente migliore sui modelli Pro, ma il divario sembra essersi accentuato.
2. Surriscaldamento: il nuovo chip A18 Pro è troppo "caldo"?
I modelli Pro, equipaggiati con il potente chip A18 Pro, offrono prestazioni da record, ma a quale costo? Numerose segnalazioni lamentano un surriscaldamento anomalo durante sessioni di gaming prolungate, registrazioni video in 4K o durante la ricarica rapida. Sebbene il telefono raramente si spenga, questo calore eccessivo porta a un calo delle prestazioni (thermal throttling) e rende il dispositivo scomodo da tenere in mano, un problema che ci si aspetterebbe fosse stato risolto dopo i trascorsi della serie 15.
3. Il "Capture Button": utile innovazione o tasto inutile?
Introdotto come una rivoluzione per fotografi e videomaker, il nuovo "Capture Button" (Pulsante Cattura) ha diviso gli utenti. Molti lo trovano poco ergonomico, facile da premere accidentalmente quando si impugna il telefono in orizzontale. Altri lamentano una funzionalità software ancora limitata e non personalizzabile come avrebbero voluto. L'idea è buona, ma per molti si è rivelata più un vezzo estetico che una vera utility, un tasto in più di cui si sarebbero potuti fare a meno.
4. Fotocamera: il software che a volte esagera
Nessuno mette in discussione la qualità hardware delle fotocamere dell'iPhone 16. Tuttavia, le critiche si concentrano sul software di elaborazione delle immagini di Apple. Molti utenti lamentano un effetto "over-processing": le foto, specialmente in condizioni di luce non ottimali, appaiono eccessivamente elaborate, con una nitidezza artificiale e colori a volte innaturali. Il software sembra voler "migliorare" lo scatto a tutti i costi, togliendo però quella naturalezza che molti fotografi cercano. Anche il problema del lens flare (i riflessi verdi in controluce) sembra non essere stato ancora del tutto risolto.
5. iOS 18: i bug di gioventù che persistono
iOS 18 ha introdotto tante novità, soprattutto nel campo dell'intelligenza artificiale. Tuttavia, a quasi un anno dal lancio, alcuni bug di gioventù sembrano ancora presenti sulla gamma iPhone 16. I forum sono pieni di lamentele su piccoli ma fastidiosi problemi: disconnessioni occasionali dal Wi-Fi, lag della tastiera, glitch nell'interfaccia di alcune app e un consumo anomalo della batteria in standby. Nulla che renda il telefono inutilizzabile, ma abbastanza per infastidire gli utenti di un prodotto così costoso.
Dal mio punto di vista, l'iPhone 16 Pro Max e i suoi fratelli minori sono smartphone eccellenti, ma non immuni da difetti. Le critiche emerse evidenziano come, a fronte di un prezzo da primo della classe, anche Apple sia costretta a scendere a compromessi. Per un utente attento, questi problemi (specialmente la durata della batteria sui modelli base e il surriscaldamento sui Pro) dovrebbero far riflettere. Nel mondo Android, con la stessa cifra o spesso molto meno, è possibile trovare alternative che risolvono brillantemente questi specifici problemi, offrendo magari batterie più capienti, sistemi di raffreddamento più efficienti e un software fotografico più personalizzabile. Come sempre, la scelta migliore non è quella assoluta, ma quella più informata.
Di Alex (pubblicato @ 15:03:46 in Smartphone Android, letto 39 volte)

Tre smartphone Realme affiancati, rappresentativi della fascia economica, media e alta, che mostrano la progressione nel design e nella qualità dello schermo.
Realme ha costruito il suo successo su una strategia chiara e aggressiva: offrire tecnologia da top di gamma a prezzi incredibilmente competitivi. Navigare nel suo vasto catalogo può essere complicato, ma analizzando il mercato attuale (estate 2025), emergono tre modelli che rappresentano perfettamente la filosofia del brand e si impongono come best-buy nelle rispettive fasce di prezzo: economica, media e alta. Vediamo in dettaglio chi sono e cosa offrono.
Fascia economica (~150€ Compralo su Amazon): Realme C67
Nella fascia bassa, dove ogni euro conta, il Realme C67 si distingue per aver alzato l'asticella, soprattutto nel comparto fotografico. È uno dei pochi smartphone sotto i 200€ a integrare un sensore principale da 108 MP, capace di scattare foto sorprendentemente dettagliate in buone condizioni di luce. Il design è curato e il display ampio e luminoso lo rendono un'ottima scelta per chi cerca un dispositivo affidabile e completo senza spendere una fortuna.
- Display: 6.72" IPS LCD, 90Hz, FHD+
- Processore: Qualcomm Snapdragon 685
- RAM: 8 GB
- Memoria interna: 128 / 256 GB (espandibile)
- Fotocamera Principale: 108 MP, f/1.8
- Fotocamera Anteriore: 8 MP
- Batteria: 5000 mAh
- Ricarica Rapida: 33W SuperVOOC
- Street Price: Circa 159€ (versione 128GB)
Fascia media (~250€ Compralo su Amazon): Realme 12 Pro+ 5G
Qui Realme fa sul serio, portando una caratteristica da vero top di gamma nella fascia media: lo zoom periscopico. Il Realme 12 Pro+ è un "cameraphone" a tutti gli effetti, con un teleobiettivo 3x di alta qualità che permette di scattare ritratti e ingrandimenti prima impensabili a questo prezzo. Il design, con la sua finitura in pelle vegana e il modulo fotografico circolare, è premium, così come il display AMOLED curvo a 120Hz.
- Display: 6.7" AMOLED curvo, 120Hz, FHD+
- Processore: Qualcomm Snapdragon 7s Gen 2
- RAM: 8 / 12 GB
- Memoria interna: 128 / 256 / 512 GB
- Fotocamera Principale: 50 MP, f/1.8, Sony IMX890 con OIS
- Teleobiettivo Periscopico: 64 MP, f/2.8, 3x ottico con OIS
- Fotocamera Anteriore: 32 MP
- Batteria: 5000 mAh
- Ricarica Rapida: 67W SuperVOOC
- Street Price: Circa 250€ (versione 8/256GB)
Fascia medio-alta (~350€ Compralo su Amazon): Realme GT 6
Il GT 6 è il ritorno di Realme nel mondo dei "flagship killer". Questo smartphone non scende a compromessi sulle prestazioni, montando il potentissimo Snapdragon 8s Gen 3 e un display che raggiunge una luminosità di picco record di 6000 nits, garantendo una visibilità perfetta anche sotto il sole diretto. La ricarica a 120W, capace di portarlo al 50% in soli 10 minuti, e le nuove funzionalità AI lo posizionano come un vero top di gamma, ma con un prezzo che rimane aggressivo.
- Display: 6.78" AMOLED LTPO, 120Hz, 1.5K
- Processore: Qualcomm Snapdragon 8s Gen 3
- RAM: 8 / 12 / 16 GB
- Memoria interna: 256 / 512 GB / 1TB UFS 4.0
- Fotocamera Principale: 50 MP, f/1.7, Sony LYT-808 con OIS
- Teleobiettivo: 50 MP, f/2.0, 2x ottico
- Fotocamera Anteriore: 32 MP
- Batteria: 5500 mAh
- Ricarica Rapida: 120W SuperVOOC
- Street Price: A partire da 599€ (versione 8/256GB)
Realme continua a dimostrare una straordinaria capacità di aggredire il mercato con prodotti mirati e dall'hardware impressionante. Dal C67 che porta i 108 MP nella fascia bassa, al 12 Pro+ che democratizza lo zoom periscopico, fino al GT 6 che offre prestazioni da primo della classe a un prezzo da fascia media, l'offerta del brand è un punto di riferimento per chiunque cerchi il massimo della tecnologia senza svuotare il portafoglio.

Un robot Tesla Optimus in un ambiente di fabbrica, scoraggiato dalle sfide e i progressi del progetto
Elon Musk, si sa, è un visionario con una predilezione per le tempistiche ambiziose. Non fa eccezione il suo progetto di robot umanoide, Optimus, che secondo le sue dichiarazioni avrebbe dovuto iniziare la produzione già quest'anno, il 2025, con l'obiettivo di raggiungere migliaia di unità per uso interno Tesla e, si spera, una produzione di massa per altre aziende entro il 2026. Ma a che punto siamo davvero, qui a luglio 2025? I recenti rumor e le notizie confermate dipingono un quadro un po' più complesso.
La promessa di Musk: un robot per tutti?
L'idea di Musk era chiara: Optimus non sarebbe stato solo un prototipo da laboratorio, ma un robot "genuinamente utile", capace di svolgere compiti complessi come suonare il pianoforte o infilare un ago. Si parlava di un costo potenziale inferiore a quello di un'auto, tra i 20.000 e i 30.000 dollari, rendendolo accessibile per vari impieghi, dalla fabbrica alla casa. Le previsioni per il 2025 erano di produrre "almeno diverse migliaia" di unità.
La realtà dei fatti: fermi ai box per "rifiniture"
I rumor più recenti indicano che la produzione di Optimus ha subito una battuta d'arresto temporanea per una "rifinitura del design". Sembra che, nonostante Tesla abbia già assemblato circa 1.000 unità entro giugno 2025, il robot stia affrontando sfide hardware significative, tra cui surriscaldamento, usura dei meccanismi e un'autonomia della batteria insufficiente. Inoltre, per i compiti interni nelle fabbriche, la sua efficienza è attualmente "meno della metà" di quella di un lavoratore umano.
La speranza è nel "Gen 3"
Non tutto è perduto, ovviamente. Si parla già di una "Gen 3" di Optimus, che dovrebbe portare miglioramenti significativi e affrontare le sfide attuali. A complicare il quadro, c'è stato anche un cambio al vertice del programma, che suggerisce una fase di riorganizzazione per superare gli ostacoli tecnici. Tesla è nota per la sua capacità di iterare rapidamente e migliorare i propri prodotti, e il settore della robotica è in piena ebollizione.
Il mio parere da web writer tech
Da appassionato di tecnologia, la situazione di Optimus non mi sorprende. Le tempistiche di Elon Musk sono spesso più un'espressione di desiderio che una previsione realistica. Costruire un robot umanoide affidabile è una sfida colossale. I problemi di surriscaldamento, durata della batteria e destrezza sono classici "dolori di crescita". Il fatto che Optimus sia ancora molto meno efficiente di un umano è un chiaro segnale che la strada è ancora lunga. Personalmente, credo che il 2025 vedrà Optimus continuare a essere un progetto di sviluppo interno per Tesla. L'idea di una commercializzazione di massa per il grande pubblico o per altre aziende entro il 2026, purtroppo, mi sembra eccessivamente ottimistica.
In conclusione, il potenziale dei robot umanidi è immenso, su questo non ci piove. Potrebbero rivoluzionare l'industria, la logistica e persino la vita domestica. Ma, come per ogni tecnologia davvero dirompente, ci vuole tempo. Molto tempo. E soprattutto, ci vogliono soluzioni concrete, affidabili e accessibili. Vedremo come si evolverà Optimus, ma per ora, il mio consiglio è di tenere d'occhio i progressi, ma con un sano scetticismo sulle date di lancio annunciate con troppa enfasi. La robotica è una maratona, non uno sprint.
Fotografie del 20/07/2025
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