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Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
Articoli del 18/07/2025

Una selezione di dispositivi tecnologici e loghi di e-commerce asiatici.
In un contesto di crescenti tensioni commerciali e con la minaccia di nuovi dazi da parte dell'amministrazione Trump, i consumatori di tecnologia si interrogano su come evitare l'aumento dei prezzi. Ecco una guida ai dispositivi e ai marchi che, per provenienza e modello di business, risentono meno delle tariffe e i canali online sicuri per acquistarli direttamente dall'Asia.
La recente ondata di dazi e le continue minacce di ulteriori strette commerciali da parte degli Stati Uniti stanno ridisegnando la mappa globale degli acquisti tecnologici. Per i consumatori, questo si traduce in una crescente incertezza sui prezzi e sulla disponibilità di molti prodotti di elettronica. Tuttavia, esistono strategie per navigare in queste acque turbolente, puntando su marchi e canali di vendita che, per loro natura, sono meno esposti alle fluttuazioni delle politiche tariffarie americane.
L'attenzione si sposta su quei brand che non appartengono alla filiera produttiva e commerciale statunitense e che offrono la possibilità di un acquisto diretto dai loro paesi d'origine, come Cina, India e Corea del Sud. Questo non solo può portare a un risparmio economico, ma apre anche le porte a un mercato di dispositivi spesso innovativi e non sempre disponibili sui canali tradizionali.
La situazione attuale dei dazi: un quadro in evoluzione
È fondamentale comprendere che il panorama dei dazi è in continuo mutamento. Attualmente, la situazione per i principali hub tecnologici asiatici è la seguente:
- Cina: Dopo aver raggiunto picchi del 145%, un accordo temporaneo ha ridotto i dazi su molti beni cinesi al 30%. Tuttavia, la tregua è fragile e per i consumatori che importano direttamente, è stata eliminata la franchigia "de minimis" (solitamente di 800 dollari negli USA), il che significa che anche i pacchi di basso valore possono essere soggetti a tasse e oneri doganali. Esistono però delle esenzioni significative che riguardano proprio l'elettronica di consumo come smartphone e laptop.
- India: Si trova in una fase di negoziazione. È in vigore una tariffa di base del 10%, ma la minaccia di un dazio aggiuntivo del 26% è sul tavolo. Un imminente accordo commerciale potrebbe modificare drasticamente questo scenario, in meglio o in peggio.
- Corea del Sud: Affronta la prospettiva di un dazio forfettario del 25% su tutte le sue merci a partire dal 1° agosto 2025, a meno che non venga raggiunto un nuovo accordo. Questo avrebbe un impatto notevole sui giganti tecnologici come Samsung e LG.
L'elenco dei marchi tecnologici "non allineati"
Di seguito, una selezione di marchi tecnologici che, per la loro struttura e mercato, rappresentano un'alternativa interessante per chi vuole sottrarsi alla morsa dei dazi.
Dalla Cina: oltre i soliti nomi
Se si escludono i giganti come Huawei, già al centro di dispute commerciali, esistono numerosi brand che operano con successo a livello internazionale, spesso con un modello di vendita diretto al consumatore.
- Anker: Leader indiscusso nel campo dei sistemi di ricarica, power bank, cavi e hub USB-C. La sua filiera è prevalentemente asiatica e i suoi prodotti sono spesso acquistabili direttamente online.
- DJI: Sebbene sia un nome notissimo, il suo dominio nel mercato dei droni civili la rende un'entità a sé. Gli acquisti possono essere effettuati direttamente dal loro store ufficiale internazionale.
- Xiaomi e i suoi sub-brand (Redmi, POCO): Famosa per il suo rapporto qualità-prezzo, Xiaomi offre un ecosistema vastissimo di prodotti, dagli smartphone agli elettrodomestici smart. Molti dei suoi prodotti sono pensati per un mercato globale e sono disponibili su piattaforme di e-commerce internazionali.
- OnePlus: Nata come brand "flagship killer", continua a produrre smartphone di alta gamma con un forte orientamento alla community e vendite dirette online.
- Shein e Temu: Sebbene non siano prettamente marchi tecnologici, queste piattaforme di e-commerce sono diventate canali di vendita per una miriade di gadget elettronici a basso costo, auricolari, smartwatch e accessori, spediti direttamente dai produttori cinesi.
Dall'India: il gigante emergente
L'industria tecnologica indiana è in forte crescita, soprattutto nel settore del software, ma anche l'hardware sta iniziando a farsi notare.
- boAt: Marchio leader in India per dispositivi audio come auricolari, cuffie e speaker Bluetooth. I suoi prodotti sono caratterizzati da un design accattivante e prezzi competitivi.
- Lava e Micromax: Sebbene più focalizzati sul mercato interno, questi produttori di smartphone offrono alternative a basso costo che potrebbero guadagnare trazione a livello internazionale in un contesto di dazi elevati sui marchi più blasonati.
Dalla Corea del Sud: le alternative ai chaebol
Oltre ai colossi Samsung e LG, che sono profondamente integrati nelle catene di approvvigionamento globali e quindi più esposti, esistono realtà interessanti.
- Iriver (ora parte di Dreamus): Storico marchio nel campo dei lettori musicali portatili di alta fedeltà (Astell&Kern), continua a essere un punto di riferimento per gli audiofili.
- COWON: Un altro nome noto agli appassionati di audio di qualità, con una gamma di lettori MP3 e PMP (Portable Media Player) apprezzati per la loro resa sonora.
Dove acquistare in sicurezza: i canali online diretti
Acquistare direttamente dall'Asia richiede attenzione. È fondamentale affidarsi a piattaforme consolidate che offrano garanzie di sicurezza nelle transazioni e un minimo di protezione per l'acquirente.
- AliExpress (per la Cina): Parte del gruppo Alibaba, è il più noto portale per l'acquisto di prodotti da venditori cinesi. Offre un sistema di "Buyer Protection" che trattiene il pagamento finché l'acquirente non conferma la ricezione della merce. I tempi di spedizione possono essere lunghi, ma spesso è disponibile la spedizione tracciabile.
- DHgate (per la Cina): Simile ad AliExpress, è una piattaforma che connette i produttori cinesi con acquirenti di tutto il mondo. Offre una vasta gamma di elettronica di consumo e gadget.
- Store Ufficiali dei Brand: Molti dei marchi menzionati (come DJI, Anker, OnePlus) hanno i propri store online ufficiali con spedizione internazionale. Questa è spesso l'opzione più sicura, anche se non sempre la più economica.
- Flipkart (per l'India): Il più grande e-commerce indiano (di proprietà di Walmart) offre una vastissima gamma di prodotti, inclusi quelli dei marchi locali. Per la spedizione internazionale, potrebbe essere necessario affidarsi a servizi di "package forwarding" come Shoppre, che forniscono un indirizzo locale in India e poi rispediscono il pacco all'estero.
- Servizi di Proxy Shopping (per la Corea del Sud): Piattaforme come KoreaBuyandShip permettono di acquistare da negozi online coreani che non spediscono all'estero. L'utente sceglie il prodotto, il servizio lo acquista per suo conto e lo spedisce all'indirizzo internazionale.
Avvertenze per l'acquirente internazionale
- Dazi e IVA: Acquistare da un paese extra-UE comporta il pagamento di dazi doganali e dell'IVA all'importazione. Questi costi si aggiungono al prezzo del prodotto e vengono solitamente riscossi dal corriere al momento della consegna.
- Tempi di Spedizione: La pazienza è una virtù. Le spedizioni economiche possono impiegare anche diverse settimane per arrivare a destinazione.
- Garanzia e Resi: La gestione della garanzia e degli eventuali resi può essere più complessa e costosa rispetto a un acquisto locale. È bene verificare le politiche del venditore prima di procedere.
- Compatibilità: Verificare sempre la compatibilità dei dispositivi, in particolare per quanto riguarda le bande di frequenza della telefonia mobile e la tipologia di prese elettriche.
In conclusione, mentre la "guerra dei dazi" introduce un elemento di incertezza, offre anche l'opportunità di esplorare un mercato tecnologico globale più vasto e diversificato. Con la giusta ricerca e le dovute precauzioni, è possibile continuare a fare acquisti tecnologici intelligenti, sicuri e, soprattutto, convenienti.
Di Alex (pubblicato @ 17:47:23 in Smartphone Android, letto 74 volte)

Un iPhone 16 Pro Max e 4 Android top di gamma (Samsung, Honor, Xiaomi, Oppo) che lo sfidano
Ogni anno, l'uscita del nuovo iPhone Pro Max definisce il punto di riferimento per il mercato degli smartphone di lusso. L'iPhone 16 Pro Max non fa eccezione: è un concentrato di tecnologia, design e status symbol. Ma è davvero la scelta più intelligente per un appassionato di tecnologia? Da sostenitore del mondo Android, sono convinto di no. Esistono alternative che non solo eguagliano o superano le sue caratteristiche, ma lo fanno a un prezzo drasticamente inferiore. Ecco dieci motivi per cui l'ecosistema aperto di Android vince, con il confronto diretto di quattro rivali che costano almeno un terzo in meno.
1. Il prezzo, prima di tutto
È il punto più ovvio ma fondamentale. Un iPhone 16 Pro Max (256GB) ha uno street price medio di circa 1.500€. Le alternative Android che vedremo offrono un'esperienza da top di gamma assoluto a meno di 1.000€. Un risparmio di 500€ che si può investire in un tablet, uno smartwatch o semplicemente tenere in tasca.
2. La libertà di personalizzazione
iOS è un sistema rigido. Android è un mondo di libertà. Puoi cambiare launcher, pacchetti di icone, widget e modificare ogni singolo aspetto dell'interfaccia per renderla veramente tua. Su iPhone, sei ospite in casa di Apple. Su Android, il telefono è casa tua.
3. L'ecosistema aperto
Gestire i file su Android è semplice come su un PC: colleghi il telefono e trascini i file. Prova a fare lo stesso su un iPhone senza passare da iTunes o iCloud. Android ti permette di installare app da store alternativi (sideloading) e offre un'integrazione più profonda con un'ampia gamma di servizi, non solo quelli di un singolo produttore.
4. La ricarica (veramente) rapida
Mentre Apple si attesta su velocità di ricarica modeste, il mondo Android offre da anni standard da 67W, 100W o addirittura superiori, capaci di caricare il telefono da 0 a 100% in meno di mezz'ora.
5. La scelta dell'hardware
Non ti piace il design dell'iPhone? Con Android hai l'imbarazzo della scelta: smartphone tradizionali, pieghevoli, gaming phone, con o senza pennino. C'è un dispositivo per ogni gusto e esigenza.
6. L'innovazione fotografica più audace
Se iPhone punta sulla consistenza, i brand Android spesso osano di più. Zoom periscopici con ingrandimenti stratosferici, sensori da 1 pollice, collaborazioni con brand storici della fotografia (Leica, Hasselblad): l'innovazione hardware in campo fotografico corre più veloce su Android.
7. Il multitasking reale
La possibilità di avere due app aperte contemporaneamente in split-screen o in finestre flottanti è una funzione nativa e matura su Android, che trasforma lo smartphone in un vero strumento di produttività.
8. Il sensore di impronte sotto il display
Molti utenti preferiscono ancora la velocità e l'affidabilità di un sensore di impronte digitali, specialmente quando il Face ID può fallire (es. con mascherina o occhiali da sole). La maggior parte dei top di gamma Android offre questa opzione.
9. Niente "walled garden"
Android si integra più facilmente con un PC Windows o Linux e con una miriade di accessori di terze parti, senza costringerti a rimanere all'interno di un "giardino recintato" dove tutto deve essere a marchio Apple.
10. Il valore dell'usato e le offerte
È vero, gli iPhone tengono meglio il valore. Ma questo significa anche che sul mercato Android è molto più facile trovare offerte incredibili e top di gamma dell'anno precedente a prezzi stracciati, cosa quasi impossibile con Apple.
Il confronto: 4 alternative che costano un terzo in meno
Ecco quattro smartphone che offrono un'esperienza da flagship assoluto, ma con uno street price (luglio 2025) inferiore ai 1.000€.
Samsung Galaxy S25 Ultra
- Display: 6.8" Dynamic AMOLED 2X, 120Hz, QHD+
- Processore: Snapdragon 8 Gen 4 for Galaxy
- RAM: 12 GB
- Fotocamera Principale: 200 MP
- Zoom Ottico: 3x / 10x
- Batteria: 5000 mAh, Ricarica 45W
- Extra: S Pen integrata, DeX Mode
- Street Price: ~999€
Honor Magic 7 Ultimate
- Display: 6.8" OLED LTPO, 120Hz, 1.5K
- Processore: Snapdragon 8 Gen 4
- RAM: 16 GB
- Fotocamera Principale: Sensore da 1 pollice
- Zoom Ottico: 3.5x
- Batteria: 5200 mAh, Ricarica 100W
- Extra: Design premium, comparto fotografico al vertice
- Street Price: ~950€
Xiaomi 15 Pro
- Display: 6.73" OLED LTPO, 120Hz, 2K
- Processore: Snapdragon 8 Gen 4
- RAM: 12 GB
- Fotocamera Principale: Sensore da 1 pollice con ottiche Leica
- Zoom Ottico: 3.2x
- Batteria: 4800 mAh, Ricarica 120W
- Extra: Ricarica ultra-rapida, collaborazione con Leica
- Street Price: ~900€
Oppo Find X8 Pro
- Display: 6.82" OLED LTPO, 120Hz, QHD+
- Processore: Snapdragon 8 Gen 4
- RAM: 16 GB
- Fotocamera Principale: Sensore da 1 pollice con chip MariSilicon
- Zoom Ottico: 3x / 6x
- Batteria: 5000 mAh, Ricarica 100W
- Extra: Processore d'immagine dedicato, design unico
- Street Price: ~980€
Alla fine, la scelta è personale. L'iPhone 16 Pro Max è senza dubbio un prodotto eccellente. Ma per chi ama la tecnologia, per chi vuole il massimo controllo, la massima personalizzazione e, soprattutto, il massimo valore per i propri soldi, il mondo Android offre alternative non solo comparabili, ma spesso superiori in molti aspetti cruciali, a un prezzo decisamente più intelligente. A voi la scelta.

I principali robot umanoidi cinesi: Astribot S1, l'Unitree H1, il Fourier GR-1 e Xiaomi CyberOne
Per anni, quando si parlava di robot umanoidi, il pensiero andava immediatamente a Boston Dynamics e al suo Atlas. Ma oggi lo scenario è radicalmente cambiato. Dalla Cina sta emergendo una nuova ondata di aziende all'avanguardia che stanno producendo robot umanoidi con capacità sbalorditive, spesso specializzati in compiti specifici e con un ritmo di sviluppo che sta mettendo in allarme i concorrenti occidentali. Non si tratta più di prototipi goffi, ma di macchine agili, veloci e sempre più intelligenti. Analizziamo i principali contendenti di questa nuova superpotenza robotica.
Astribot S1: il velocista della manipolazione
L'Astribot S1, sviluppato dalla startup Stardust Intelligence (sostenuta da Tencent), è il robot che ha recentemente scioccato il mondo con un video dimostrativo virale. La sua specialità è la **velocità di manipolazione**: è in grado di eseguire compiti complessi con una rapidità e una precisione che sembrano superare quelle umane. Lo abbiamo visto sfilare una tovaglia da sotto dei bicchieri, versare vino, aprire bottiglie e scrivere in calligrafia a una velocità incredibile (fino a 10 m/s per singolo braccio). Il suo obiettivo è l'automazione in scenari dove la velocità è tutto.
Unitree H1: il campione di agilità e dinamismo
Se l'S1 è un velocista, l'H1 di Unitree è un atleta. Questo robot è stato il primo a eseguire un backflip (salto mortale all'indietro) senza l'uso di idraulica, un'impresa notevole. È famoso per la sua **agilità e locomozione avanzata**: corre, salta, sale le scale e mantiene l'equilibrio in modo impressionante anche quando viene spinto. Unitree, già famosa per i suoi cani-robot, punta a creare un umanoide "general purpose" robusto e dinamico, capace di muoversi in qualsiasi ambiente.
Fourier GR-1: il pioniere della produzione di massa
Fourier Intelligence è stata una delle prime aziende cinesi ad annunciare l'intenzione di avviare la **produzione di massa** di un robot umanoide. Il loro GR-1 è meno "esplosivo" nelle demo, ma più focalizzato sulla concretezza. È stato progettato per essere una piattaforma robusta e affidabile, pensata per applicazioni industriali (logistica, assemblaggio) e per il settore della cura e dell'assistenza agli anziani. La sua forza non è il singolo record, ma la promessa di essere il primo a diventare un prodotto reale e diffuso.
Xiaomi CyberOne: l'androide "emotivo"
Presentato già nel 2022, il CyberOne di Xiaomi rappresenta un approccio diverso. Oltre alla locomozione, il suo sviluppo si è concentrato molto sull'**interazione uomo-macchina**. È dotato di un display facciale curvo OLED capace di mostrare emozioni e di un software AI (MiAI) in grado di riconoscere 45 emozioni umane e di sostenere conversazioni semplici. Sebbene meno agile di altri, il suo obiettivo è quello di diventare un compagno domestico o un assistente in ambienti pubblici.
La competizione nel campo della robotica umanoide non è mai stata così accesa. La Cina non sta più inseguendo, ma in molti casi sta dettando il ritmo dell'innovazione, con un approccio pragmatico che punta a specializzare i robot per compiti specifici, dalla manipolazione ultra-veloce all'assistenza. Mentre l'Occidente si è spesso concentrato su prototipi da ricerca, queste aziende cinesi sembrano avere un obiettivo molto chiaro: il mercato. La sfida per il dominio della robotica del futuro è aperta, e i "draghi" cinesi hanno dimostrato di avere artigli molto affilati.

Un notebook HP Spectre x360 col suo design elegante e trasformabile in tablet vs MacBook Pro M4
Nel mondo dei notebook di fascia alta, il MacBook Pro di Apple è da sempre il punto di riferimento, un traguardo da raggiungere e, se possibile, superare. Con l'arrivo del nuovo e potentissimo chip M4, la sfida si è fatta ancora più ardua. Tuttavia, per chi come me ama la versatilità di Windows e cerca un rapporto qualità-prezzo più intelligente, esiste un'alternativa che non solo tiene testa al colosso di Cupertino, ma lo fa con stile e a un costo decisamente più accessibile. Sto parlando del nuovo HP Spectre x360, un convertibile che unisce potenza, design e funzionalità in un pacchetto irresistibile.
Il cuore pulsante: Intel Core Ultra 9 e grafica NVIDIA
Per competere con l'efficienza e la potenza dell'M4, HP ha equipaggiato il suo Spectre di punta con il meglio della tecnologia PC. Il processore è un **Intel Core Ultra 9 185H**, un chip di ultima generazione con un'architettura ibrida che include Performance-core, Efficient-core e i nuovi Low Power-core, oltre a una NPU (Neural Processing Unit) dedicata per accelerare le operazioni di intelligenza artificiale. A questo si affianca una scheda grafica dedicata **NVIDIA GeForce RTX 4060 Laptop**, che offre prestazioni in ambito grafico e nel gaming decisamente superiori rispetto alla GPU integrata dell'M4 base, specialmente con software che sfruttano l'accelerazione CUDA.
Display e Design: lusso e versatilità
Il MacBook Pro è famoso per il suo display Liquid Retina XDR, ma l'HP Spectre risponde con un pannello **OLED da 16 pollici con risoluzione 2.8K** e refresh rate a 120Hz. La tecnologia OLED garantisce neri assoluti e colori incredibilmente vibranti, rendendolo perfetto per content creator e per la fruizione di contenuti multimediali. Il vero vantaggio, però, è la sua natura **convertibile a 360 gradi**: lo Spectre può essere usato come un tablet, in modalità tenda per le presentazioni o come un classico notebook, offrendo una flessibilità che il MacBook Pro semplicemente non ha, il tutto con supporto a penna attiva.
Il confronto diretto: perché lo Spectre vince sul prezzo
Mettiamo i due contendenti a confronto su configurazioni simili (32GB di RAM, 1TB di SSD). Un MacBook Pro 16" con chip M4 Pro ha un prezzo di listino che supera facilmente i 3.500 euro. L'HP Spectre x360, con una configurazione hardware che in molti scenari di produttività e grafica risulta persino superiore grazie alla GPU dedicata, ha uno **street price che si attesta intorno ai 2.300-2.500 euro**.
Parliamo di un risparmio di oltre 1.000 euro. Con questa differenza, si può acquistare un monitor esterno 4K di alta qualità, software professionale o semplicemente... tenere i soldi in tasca.
Da web writer che predilige il mondo Windows/Android, la scelta è quasi ovvia. Il MacBook Pro M4 è una macchina eccezionale, non si discute, ma vive all'interno di un ecosistema dorato e costoso. L'HP Spectre x360 offre prestazioni comparabili, e in alcuni ambiti superiori, un display OLED magnifico, una versatilità imbattibile grazie al suo design convertibile e un ecosistema aperto, il tutto a un prezzo significativamente più basso. È la dimostrazione che non è necessario spendere una fortuna per avere un notebook premium, potente e senza compromessi. Per chi cerca il massimo della tecnologia con un occhio al portafoglio, lo Spectre è senza dubbio la scelta più intelligente.
Fotografie del 18/07/2025
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