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La tassa nascosta sull'IA: come la corsa alle gpu sta aumentando il prezzo del tuo prossimo smartphone (e nessuno te lo dice)
Di Alex (del 08/09/2025 @ 12:00:00, in Sviluppo sostenibile, letto 103 volte)

La domanda di GPU per l'IA fa aumentare i costi dei componenti per smartphone
C'è una tassa silenziosa sul tuo prossimo smartphone. Non la vedi, ma è reale e nasce dalla rivoluzione AI. La sfrenata corsa alle GPU per i data center di Nvidia e Google sta creando un'onda d'urto che, partendo dalle fonderie di chip a Taiwan, finisce per colpire il prezzo dei dispositivi che teniamo in tasca, senza che nessuno ce lo dica in modo esplicito. Un costo nascosto che paghiamo tutti. LEGGI TUTTO
La cannibalizzazione delle fonderie
Il cuore del problema risiede nel collo di bottiglia della capacità produttiva di semiconduttori avanzati. Aziende come TSMC, il colosso taiwanese che produce i chip per giganti come Apple, NVIDIA e Qualcomm, sono al centro di una contesa senza precedenti. La domanda di GPU ad altissime prestazioni, i "cervelli" dell'IA generativa, è esplosa a tal punto da assorbire una quota enorme degli investimenti e delle capacità produttive sui nodi più avanzati, come i processi a 3nm e 2nm.
Questa immensa richiesta ha due effetti diretti:
- Aumento dei Costi di Produzione: Per soddisfare la domanda e finanziare gli investimenti, TSMC si prepara ad aumentare i prezzi dei propri chip. Questo rincaro non colpirà solo Nvidia, ma si ripercuoterà a cascata su tutti i clienti, inclusi Apple per i suoi iPhone e Qualcomm per i processori Snapdragon.
- Pressione sulla Supply Chain: La fame di silicio del settore AI mette sotto pressione l'intera filiera. La competizione per accaparrarsi gli slot produttivi si intensifica, e chi non ha il potere contrattuale dei giganti dell'IA rischia di pagare di più o di affrontare ritardi.
La battaglia per i componenti condivisi
L'impatto non si limita ai processori. La rivoluzione dell'IA sta facendo schizzare alle stelle anche la domanda di altri componenti cruciali che smartphone e server per IA hanno in comune. Le memorie NAND (usate per gli SSD) e le RAM sono un esempio lampante. Il fatturato globale delle memorie NAND è cresciuto significativamente, trainato proprio dalla domanda di SSD per i server dedicati all'intelligenza artificiale. Questo ha spinto i produttori di smartphone ad accumulare scorte per anticipare gli aumenti, alimentando ulteriormente la spirale dei prezzi. In pratica, il tuo prossimo smartphone si trova a competere per gli stessi chip di memoria di un supercomputer che addestra il prossimo grande modello linguistico.
L'alibi perfetto per i produttori
Questo scenario fornisce ai produttori di smartphone un alibi perfetto. L'aumento dei prezzi al consumo viene spesso giustificato con l'introduzione di "funzionalità AI" sul dispositivo stesso. Se da un lato è vero che i nuovi processori con capacità di intelligenza artificiale hanno un costo, una parte significativa di questo rincaro non è dovuta alle nuove feature che usi tutti i giorni, ma alla "tassa" indiretta imposta dalla corsa all'IA che avviene nei data center a migliaia di chilometri di distanza. Secondo gli analisti, i prezzi medi degli smartphone sono previsti in aumento, e la spinta inflazionistica generata dalla domanda di hardware per l'IA è un fattore sotterraneo ma potentissimo che contribuisce a questa tendenza.
In conclusione, mentre l'attenzione mediatica è concentrata sulle meraviglie dell'IA generativa, la sua infrastruttura sta silenziosamente rendendo più costosa tutta la tecnologia di consumo. Quella che paghi non è solo l'innovazione nel palmo della tua mano, ma anche una frazione del costo della più grande corsa tecnologica della nostra generazione, un costo nascosto che si manifesta ogni volta che acquistiamo un nuovo dispositivo.
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