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Oltre i 2 nanometri: la corsa alla miniaturizzazione dei chip spinge verso 1 nm
Di Alex (del 29/07/2025 @ 06:36:24, in Nuove Tecnologie, letto 83 volte)

Immagine ravvicinata di un wafer di silicio con transistor ultra-miniaturizzati
L'industria dei semiconduttori è da sempre definita dalla sua implacabile corsa alla miniaturizzazione. Ogni pochi anni, ingegneri e scienziati spingono i limiti fisici, rendendo i transistor sempre più piccoli e densi. Questa incessante progressione, che ha guidato l'avanzamento tecnologico per decenni, sta ora raggiungendo confini quasi incredibili. Le aziende leader stanno puntando a transistor di dimensioni pari o inferiori a 1 nanometro (nm), un traguardo che promette di rivoluzionare l'informatica, rendendo i nostri dispositivi più potenti, efficienti e compatti che mai.
La legge di moore e i suoi limiti
Per decenni, la "Legge di Moore" ha predetto che il numero di transistor su un chip sarebbe raddoppiato circa ogni due anni. Questa progressione ha permesso la crescita esponenziale della potenza di calcolo. Tuttavia, avvicinandosi alla scala atomica (un atomo di silicio ha un diametro di circa 0.2 nm), le sfide fisiche diventano immense. Effetti quantistici, perdite di corrente e problemi termici rendono sempre più difficile la progettazione e la produzione di transistor più piccoli di pochi nanometri, spingendo la ricerca verso nuove architetture e materiali.
Le innovazioni che spingono verso il nanometro
Per superare gli ostacoli attuali (come i nodi a 3nm e 2nm), l'industria sta esplorando diverse tecnologie innovative.
- Transistor Gate-All-Around (GAA): Noti anche come nanosheet o nanoribbon, questi transistor avvolgono il gate attorno al canale di conduzione da tutti i lati, migliorando notevolmente il controllo sulla corrente e riducendo le perdite rispetto ai tradizionali FinFET.
- Materiali 2D: Ricerca su materiali bidimensionali come il solfuro di molibdeno (MoS2) o il nitruro di boro esagonale (hBN), che hanno spessori di pochi atomi e proprietà elettroniche promettenti per transistor ultra-miniaturizzati.
- Stacking 3D: Non solo miniaturizzazione orizzontale, ma anche verticale. L'impilamento di più strati di transistor o di memorie su un unico chip (packaging 3D) aumenta la densità senza ridurre necessariamente la dimensione del singolo transistor.
- Litografia EUV avanzata: L'estrema luce ultravioletta (EUV) è fondamentale per stampare circuiti con dettagli sempre più fini. Sono in sviluppo nuove generazioni di macchine EUV (High-NA EUV) con una risoluzione ancora maggiore.
Specifiche tecniche e ambizioni dei produttori
Le principali fonderie e produttori di chip stanno delineando le loro roadmap per i prossimi nodi di processo:
- Nodi attuali: Siamo già nel pieno della produzione a 3nm (ad esempio, per i chip di ultima generazione di smartphone e PC di fascia alta).
- Nodi futuri (2nm e oltre):
- 2nm: Previsto per la produzione di massa entro il 2026, con transistor GAAFET e miglioramenti significativi in densità e efficienza.
- 1.4nm (o "A14"): Alcune aziende hanno già annunciato l'intenzione di raggiungere questo nodo entro la fine del decennio.
- 1nm (o "10A"): Rappresenta il traguardo ultimo, con ricerca attiva su materiali e architetture radicalmente nuove per superare le barriere fisiche.
- Benefici attesi: Ogni salto di nodo promette aumenti di performance (circa 10-15% a parità di consumo) e riduzioni dei consumi energetici (20-30%) rispetto alla generazione precedente, oltre a una maggiore densità di transistor per millimetro quadrato.
- Costi: I costi di sviluppo e produzione per questi nodi ultra-avanzati sono astronomici, richiedendo investimenti da decine di miliardi di dollari per nuove fabbriche (fabs).
L'impatto sul futuro tecnologico
La capacità di miniaturizzare ulteriormente i chip è cruciale per alimentare la prossima ondata di innovazioni. Processori a 1nm significano smartphone più sottili e potenti, laptop con autonomia di giorni, sistemi di intelligenza artificiale più veloci ed efficienti, e progressi senza precedenti nel calcolo ad alte prestazioni, nella robotica e nei veicoli autonomi. Questa corsa non è solo una questione di prestazioni, ma anche di leadership tecnologica globale e sicurezza economica.
La frontiera dei 1 nanometro non è solo un numero sulla roadmap tecnologica, ma un simbolo dell'ingegno umano nel superare i limiti fisici. Ogni transistor più piccolo ci avvicina a un futuro dove la tecnologia sarà ancora più integrata e invisibile, trasformando radicalmente il nostro modo di vivere, lavorare e interagire con il mondo digitale.
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