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Cos'è il deepfake e come imparare a riconoscerlo
Di Alex (del 17/10/2025 @ 04:00:00, in Intelligenza Artificiale, letto 41 volte)

Un volto umano mostrato a metà, con una parte reale e l'altra composta da una griglia digitale che ne evidenzia la natura artificiale, a simboleggiare il deepfake.
La tecnologia deepfake, che utilizza l'intelligenza artificiale per creare video o audio falsi ma estremamente realistici, sta diventando sempre più accessibile e sofisticata. Se da un lato offre affascinanti possibilità creative, dall'altro rappresenta una seria minaccia per la disinformazione e la sicurezza individuale. Imparare a riconoscere i segni di un deepfake è una competenza sempre più essenziale nell'era digitale. ARTICOLO COMPLETO
Come funziona la tecnologia
I deepfake sono creati utilizzando una tecnica di machine learning chiamata Generative Adversarial Network (GAN). Una GAN è composta da due reti neurali che competono tra loro: il "Generatore", che crea le immagini false (ad esempio, sovrapponendo il volto di una persona a un video esistente), e il "Discriminatore", che cerca di distinguere le immagini false da quelle reali. Questo processo competitivo, ripetuto milioni di volte, permette al Generatore di creare falsi sempre più convincenti, fino a quando il Discriminatore non riesce più a distinguerli.
Indizi per smascherare un deepfake
Nonostante i progressi, i deepfake spesso lasciano piccole imperfezioni che un occhio attento può cogliere. Ecco alcuni indizi da cercare:
- Movimento innaturale degli occhi: I deepfake faticano a replicare il battito naturale delle palpebre o il movimento realistico degli occhi.
- Sincronizzazione labiale imperfetta: Spesso c'è una leggera discrepanza tra il movimento delle labbra e l'audio.
- Dettagli sfocati o artefatti: Attorno ai bordi del volto, sui capelli o sui denti possono apparire strane sfocature o artefatti digitali.
- Illuminazione incoerente: Le ombre sul volto potrebbero non corrispondere a quelle dell'ambiente circostante.
- Pelle troppo liscia o statica: I volti generati dall'IA possono apparire innaturalmente privi di imperfezioni o mancare di micro-espressioni.
La tecnologia deepfake è un'arma a doppio taglio. Mentre la ricerca avanza per creare strumenti di rilevamento sempre più efficaci, la difesa migliore rimane la consapevolezza e il pensiero critico. Dubitare delle fonti, cercare conferme e analizzare attentamente i contenuti video prima di condividerli sono passi fondamentali per navigare in un panorama mediatico in cui la linea tra reale e artificiale è sempre più labile.
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