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Oppenheimer e il Progetto Manhattan: la nascita della bomba atomica
Di Alex (del 16/10/2025 @ 21:00:00, in Storia dell'informatica, letto 52 volte)

Una foto in bianco e nero di J. Robert Oppenheimer con il suo iconico cappello, con l'immagine stilizzata di un'esplosione atomica sovrapposta.
La storia del Progetto Manhattan è la cronaca di una delle più grandi e terribili imprese scientifiche della storia umana. Guidato dal fisico teorico J. Robert Oppenheimer, questo progetto top-secret riunì le menti più brillanti del mondo per un unico scopo: costruire un'arma atomica prima che lo facessero i nazisti. Un'epopea di genialità, dilemmi morali e conseguenze che hanno plasmato il mondo moderno e l'era nucleare. ARTICOLO COMPLETO
L'inizio: la lettera di Einstein
Tutto ebbe inizio nel 1939, quando i fisici Leó Szilárd e Albert Einstein inviarono una lettera al presidente statunitense Franklin D. Roosevelt, avvertendolo che i recenti progressi nella fissione nucleare in Germania avrebbero potuto portare alla costruzione di "bombe di un nuovo tipo, estremamente potenti". Preoccupato dalla minaccia nazista, Roosevelt autorizzò la creazione di un comitato per studiare la questione, che in seguito si evolse nel colossale Progetto Manhattan.
Los Alamos e il "padre" della bomba
Il cuore scientifico del progetto fu il laboratorio segreto di Los Alamos, nel deserto del New Mexico. A dirigerlo fu chiamato J. Robert Oppenheimer, un fisico brillante e carismatico, ma anche complesso e tormentato. Sotto la sua guida, un team eterogeneo di scienziati, ingegneri e tecnici lavorò incessantemente per risolvere le immense sfide teoriche e pratiche della costruzione di una bomba atomica, dall'arricchimento dell'uranio alla progettazione del meccanismo di implosione per il plutonio.
Il Trinity Test e la fine della guerra
Il 16 luglio 1945, nel deserto di Alamogordo, si tenne il "Trinity Test", la prima esplosione nucleare della storia. La potenza terrificante dell'esplosione superò ogni aspettativa. Di fronte a quella visione, Oppenheimer citò una frase dalla Bhagavad Gita: "Ora sono diventato Morte, il distruttore di mondi". Meno di un mese dopo, le bombe atomiche furono sganciate su Hiroshima e Nagasaki, portando alla resa del Giappone e alla fine della Seconda Guerra Mondiale, ma inaugurando allo stesso tempo l'era del terrore nucleare e della Guerra Fredda.
Il Progetto Manhattan rimane una storia profondamente ambivalente. Fu un trionfo della scienza e dell'ingegneria, ma diede all'umanità il potere di autodistruggersi. La figura di Oppenheimer incarna questo paradosso: un genio che ha donato al suo paese un'arma decisiva, ma che ha passato il resto della sua vita a lottare contro la proliferazione nucleare, perseguitato dalle implicazioni morali della sua creazione.
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