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La trappola della Rete
Di Alex (del 05/03/2007 @ 11:13:41, in Chiacchiere Varie, letto 3023 volte)
Sto leggendo da un po' di tempo diversi interessanti articoli sul pericolo di restare invischiati nell' "always online", come in questo esempio: Sogno o son Desktop? o in quest'altro: Tecno-Dipendenti - Allarme per il decision making. In effetti il web 2.0 ha davvero un attrattiva irresistibile. Il fatto di essere in contatto con decine di persone e di sapere tramite i feed RSS cosa scrivono un secondo dopo che hanno aggiornato il loro blog o tramite applicazioni come MyblogLog.com quando vengono a farti visita e qual'è il gruppo di amici che li circonda, ampliando così la rete di persone che condividono esattamente i tuoi interessi, è assolutamente coinvolgente. Troppo. Da 2 mesi ho allestito questo nuovo nuovo blog, utilizzando tutti gli strumenti del social networking, mentre prima il sito che mi sono scritto da solo, Microsmeta, che è un portale "old style", dove pubblico solo i miei articoli tecnici senza interazione con gli utenti, era molto più distaccato e impersonale. Ora
il desiderio di allargare le mie amicizie virtuali mi ha portato ad aprire anche due sezioni in inglese e francese e a scrivere sui blog stranieri. Mi sa che sto esagerando, anche se la comprensione dei meccanismi incredibili che stanno alla base
di queste reti sociali è utilissima al mio lavoro di sviluppatore. In particolare la teoria dei "Sei gradi di separazione" può offrire delle opportunità interessanti. Ma devo spostare il mio sistema di riferimento, almeno un po', dall'"occhio del ciclone" a semplice osservatore esterno.. gli stimoli interessanti sono troppi e si rischia di distrarsi...

Internet è un mondo virtuale fantastico che mi ha sempre affascinato, tanto da arrivare quasi a ripudiare tutti coloro che ancora oggi, nel 2007, lo ripudiano.
catj
catj
Di
catjnrc
(inviato il 05/03/2007 @ 13:27:13)
...Aggiungo che la blogosfera è molto meglio dei contatti via chat. Si ha il tempo di riflettere, di correggersi in caso d'errore e si conoscono molto meglio i propri interlocutori. Uno strumento incredibile che annulla le distanze e che va usato con saggezza 

Di
Alex - Microsmeta
(inviato il 05/03/2007 @ 13:36:61)
Grazie per avermi inclusa nel pacchetto :)
E' molto interessante il tuo accenno ai Sei gradi di separazione, ho già letto qualcosa su questa strabiliante teoria.
Ti ho dedicato un post sul mio blog (ma l'ho fatto prima di aver visto che tu ne avevi "dedicato" (quasi) uno a me! Siamo telepatici) :)
E' molto interessante il tuo accenno ai Sei gradi di separazione, ho già letto qualcosa su questa strabiliante teoria.
Ti ho dedicato un post sul mio blog (ma l'ho fatto prima di aver visto che tu ne avevi "dedicato" (quasi) uno a me! Siamo telepatici) :)
Di
kindlerya
(inviato il 07/03/2007 @ 44:81:1)
Grazie Kindlerya, per sperimentare i "Sei gradi di separazione" sto scrivendo in blog molto distanti geograficamente, ma riguardanti sempre il web 2.0, la tecnologia e l'arte: oltre all'Italia... Australia, UK, Svizzera e Francia
Di
Alex - Microsmeta
(inviato il 07/03/2007 @ 63:85:5)
Evidentemente quest'argomento è al centro delle discussioni, anche se mi piacerebbe pensare che i redattori di "La Stampa Web" frequentino la blogosfera per trovare ispirazioni sui temi "caldi", visto che Kindlerya ed il sottoscritto li abbiamo preceduti di 2 giorni abbondanti. Ecco un altro interessante articolo sull'argomento:
Sono figli del web i nuovi pazzi.
Sono figli del web i nuovi pazzi.
Di
Alex - Microsmeta
(inviato il 08/03/2007 @ 43:76:5)
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L'indirizzo IP del mittente viene registrato, in ogni caso si raccomanda la buona educazione.
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