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19/03/2024 @ 06:53:34
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Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di Alex (del 14/02/2015 @ 08:32:51, in Universo Apple, letto 2729 volte)
Cupertino ha una liquidità record nelle proprie casse e gli affari vanno a gonfie vele. Non c'è momento migliore per iniziare un nuovo ambiziosissimo progetto, coinvolgendo tutti i più grandi talenti del settore!



Concept di come potrebbe essere l'esterno.

Un progetto che spaventa i big del settore automobilistico, ma non Tim Cook e soci: realizzare un'auto ecologica, ipertecnologica e dal design strabiliante, grazie al genio di Jony Ive che da sempre, alla passione per le auto da corsa , coniuga il desiderio di progettarne una lui, elegante ed innovativa.

Sarà sicuramente elettrica, ma la funzionalità di guida automatica senza conducente almeno all'inizio potrebbe essere confinata solo negli States e nei paesi che avranno aggiornato le leggi stradali. Difficilmente in Italia riusciremo ad utilizzarla da subito. Ma sicuramente il parcheggio automatico e le altre tecnologie assistive meno rischiose le sperimenteremo anche noi!

Anche se finora i è poco più di un rumor, il fatto che siano stati assunti tanti esperti strappati soprattutto a Tesla e a Ford e 1.000 ingegneri siano stati destinati al Titan Project, fa ben sperare. Ecco un elenco dei talenti coinvolti:

Mujeeb Ijaz: Uno dei migliori talenti del settore, lavorava alla A123System, una delle più importanti aziende al mondo per la realizzazione delle batterie al litio fosfato e dei sistemi di accumulo di energia. Ha già realizzato alcuni tra i sistemi elettrici per auto più importanti degli ultimi anni.

Rui Guan: lavora in Apple dal 2014 dopo essere stato uno dei riferimenti della Ogin Inc. è un ingegnere specializzato nelle energie rinnovabili. Ha lavorato a diversi progetti di turbine eoliche.

Robert Gough: entrato in Apple a gennaio 2015, prima lavorava alla Autoliv, azienda specializzata in sistemi di sicurezza per auto, come airbag e cinture di sicurezza con sistemi di visori laser integrati.

David Nelson: è un ex-ingegnere Tesla che ha lasciato da poche settimane. Era il responsabile per la modellazione, la realizzazione e la verifica delle prestazioni dei motori e del cambio. Si è pure dedicato a progetti di “alto profilo” di Tesla per le auto più costose.

Pete Augenbergs: altro ex-dipendente Tesla, ingegnere meccanico che lavora per iApple già dal 2008. Specializzato in meccanica.

Hugh Jay: ex-ingegnere meccanico della EMCO Gears, è specializzato in trasmissioni, sistemi assali e altri componenti meccanici per auto. Ha lavorato anche a progetti aerospaziali.

John Ireland: ex-ingegnere Tesla, assunto in Apple da pochi mesi. Specializzato sulle nuove tecnologie per le batterie elettriche da auto.

Al Golko: dipendente Apple da diversi anni, Golko ha sempre lavorato sui dispositivi iOS, ma ora si occuperà di gestire la ricerca e sviluppo per il team Titan. Golko ha anche firmato alcuni brevetti Apple dedicati all’Apple Watch. Potrebbe essere lui a gestire l’integrazione tra l’auto e i dispositivi iOS.

David Perner: neo assunto, ex-ingegnere Ford specializzato nelle auto ibride. Lavorava per la calibrazione dei veicoli ibridi, ma anche lavorato al design di alcuni prototipi di veicoli elettrici. Inoltre, ha gestito il lancio di alcune vetture elettriche Ford rilasciate negli ultimi anni. Tra i suoi lavori più interessanti, Parner ha adottato un nuovo tipo di trasmissione che ha migliorato l’autonomia delle ultime Ford.

Jim Cuseo: in Apple dal 2010, ha lavorato sempre al design degli iMac. Nel team Titan potrebbe gestire i dipendenti che si occupano della coppa elettromeccanica, visto che in passato aveva già svolto un ruolo di questo tipo quando lavorava alla MIT Motorsport.

Fernando Cunha: altro neo-assunto, prima lavorava alla Generals Motors come supervisore per il deign.

Sawyer Cohen: lavora in Apple dal 2010, ed è uno dei migliori ingegneri software di Apple. Si occuperà del comparto multimediale.

Phil Hobson: altro veterano Apple, essendo in azienda dal 2004. Ha contribuito alla progettazione di diversi prodotti, come iPod e iPhone. Esperto in gestione della produzione dei singoli componenti tramite catene di assemblaggio

Brian Lynch: direttore del design dal 2000, si occuperà di disegnare alcune parti dell’auto, sicuramente sotto la guida di Jony Ive

Dillon Thomasson: assunto da poco, lavorava presso la General Dynamics. Specializzato nel settore aerospaziale, si dovrebbe occupare della sicurezza delle parti meccaniche.

Sebastien Marineau: lavora in Apple dal 2014 e gestirà l’integrazione di CarPlay nella vettura.

Lauren Ciminera: assunta da circa un anno, ha un ruolo importantissimo: si occupa della ricerca di esperti da assumere in Apple per il progetto dell’auto elettrica. Prima, ha svolto lo stesso ruolo in Tesla.



Concept di come potrebbe essere l'interno.

Articolo in aggiornamento continuo per i prossimi 5 anni!! Commentate tramite Twitter , Facebook e Google + !

[Fonte: iphoneitalia.it ]
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Click per ingrandire

Questo tutorial nasce dal fatto che io adoro la tecnologia, ma odio il consumismo e gli sprechi. Google recentemente ha operato una assurda inversione di tendenza sulla sua interessante ed economica serie Nexus, alzando i prezzi pur non migliorando né le caratteristiche software, né quelle hardware. Risultato, sta vendendo molto meno del previsto! Con una scelta oculata potete invece trovare dispositivi Android interessanti ad un costo vantaggioso, premiando solo i produttori che offrono un buon rapporto qualità-prezzo!

Il mercato dei tablet vale un quarto rispetto a quello degli smartphone. Questo è dovuto al fatto che chi ne possiede uno non lo cambia ogni anno. Il suo ruolo è solo quello di desktop replacement di base, che per poco più di un anno hanno svolto i netbook: navigare in internet, controllare la posta e i social network e ascoltare la radio e, per gli utenti più avanzati ascoltare podcast e leggere (o farsi leggere) news ed eBook. A pochi interessa portarselo in giro per sfoggiarlo come l'ultimo gadget hi-tech o peggio usarlo come macchina fotografica. Non ha senso quindi per un geek spendere oltre 200 Euro (spesso pagando un extra solo per il marchio) quando con la metà si può avere un tablet cinese assolutamente sconosciuto (ma assemblato spesso nelle stesse fabbriche e con gli stessi componenti) equipaggiato con la versione di base di Android AOSP (open source), accessoriabile e potenziabile a piacimento per trasformarlo in un gioiellino che non ha nulla da invidiare ai marchi più blasonati (e costosi) a parte forse il sensore fotografico.

In questo lungo articolo, aggiornato costantemente per renderlo il più chiaro e completo possibile, illustrerò le caratteristiche hardware che non devono mancare quando si acquista un tablet, le app fondamentali e le varie ottimizzazioni che ho sperimentato con successo sul mio "muletto da corsa", per migliorarne (di molto) le prestazioni!


Anche se è una procedura testata personalmente sul mio dispositivo, non è esente da rischi, quindi non mi assumo responsabilità se il vostro tablet si dovesse bloccare... Fatevi sempre un backup dei dati e delle app!!

REQUISITI HARDWARE MINIMI


Scheda tecnica - Majestic Tab 477 - Click per ingrandire

Le specifiche low end sotto elencate, relative a prodotti che si trovano facilmente nei centri commerciali e online, sono supportate dal tablet usato in questa guida, acquistato 8 mesi fa per 89 Euro. Per lo stesso prezzo oggi si può trovare anche di meglio!

* CPU Quadcore 1 Ghz (preferibilmente ARM per compatibilità app)
* RAM di 1 Ghz (preferibilmente 2 GB) 512 Mb sono pochi!
* Storage interno di almeno 8 GB. E' più veloce delle microSD !
* Storage espandibile tramite microSD per lo meno fino a 32 GB.
* Scheda grafica Mali 400 MP o SGX544 MP per i giochi ed app grafiche.
* Display capacitivo min. 1024x600 pixel 160 PPI (meglio HD 1280x800)
* Batteria da almeno 3000 MAh, conviene sacrificare il peso all'autonomia!
* Uscita Mini o Micro HDMI su TV LCD. Meno importante dopo Chromecast
* Caricabatterie microUSB da 2 Ampere, se no si surriscalda ed è lento!
* Tasti Home, Back, Task, Volume prefer. fisici (tolgono spazio sul display)
* Wifi 800.11 B-G-N , Accelerometro, GPS. Prefer. predisposto 3G/4G-LTE.

REQUISITI SOFTWARE MINIMI

Android 4.1.1 o superiore Android 4.0.4 ICS è ormai obsoleto, invece Jelly Bean 4.1-4.3 e Kitkat 4.4 sono ancora le distribuzioni più diffuse e stabili. Ci girano quasi tutte le app, comprese quelle in Material Design, che non è prerogativa esclusiva di Android 5.0 Lollipop. Quest'ultimo inoltre è ancora pienissimo di bug che causano instabilità e rallentamenti improvvisi, quindi (per ora) non se ne sente davvero la mancanza! C'è da dire poi che per il momento è molto poco diffuso e quasi impossibile trovarlo su dispositivi economici e di marche non note.


Click per ingrandire

L'estetica della nuova interfaccia è comunque replicabile con tantissimi launcher e temi disponibili anche gratuitamente sul Google Play Store.

Versione di Android Open Source AOSP. Tutti i principali produttori personalizzano Android, modificando l'interfaccia utente, integrando un loro launcher proprietario e farciscono i tablet di programmi spesso inutili (bloatware) che occupano un sacco di spazio prezioso. In realtà le uniche applicazioni indispensabili (e neanche tutte) sono le Google Apps. Nei dispositivi economici queste in genere non vengono incluse perchè i produttori devono pagare delle royalties (cosa che fa lievitare molto il costo del dispositivo) , ma l'utente le può scaricare a parte ed installare per conto suo in maniera semplicissima.

Tablet già sbloccato e con i permessi di root I produttori più importanti bloccano il bootloader per evitare che sui dispositivi vengano installate versioni personalizzate di Android (custom Rom) e non concendono i privilegi di amministratore. Se per i tablet noti questi vincoli vengono molto presto infranti, per le tablet di marchi sconosciuti è necessario che abbiano dall'inizio i permessi di root abilitati, perchè difficilmente gli hacker si interesseranno ai marchi meno noti. Questo è un vantaggio per l'utente perchè, rischiando meno hard brick e complicazioni nella fase iniziale, potrà modificare il sistema operativo a suo piacimento, aggiungendo launcher ma sopratutto app che non funzionano sui tablet senza root! Lo scotto da pagare è che molto difficilmente la versione di Android verrà aggiornata alle successive e si troveranno pochissime informazioni in rete per ripristinarlo, se qualcosa dovesse mai andare storto. In questa guida darò per scontato che il vostro tablet sia già rootato, se non lo fosse cercate in rete una guida per il vostro dispositivo.

LIBERIAMO LA POTENZA DELLA CPU OTTIMIZZANDO LA MEMORIA!

Vi siete mai chiesti perchè un iPhone 6 Plus con una CPU dualcore da 1.3 Ghz e solo 1 GB di RAM riesce a fornire prestazioni superiori ad un top di gamma Android con CPU optacore e 2 GB di RAM? Il motivo è che esistono pochissimi device Apple contro migliaia di dispositivi Android da ottimizzare, rendendo impossibile per Google forgiare il sistema operativo su tutto l'hardware disponibile. Risultato: 1 GB di RAM su Android sono pochissimi, mentre sono più che sufficienti per i prodotti Apple. Naturalmente la mancanza di RAM non è l'unica colpevole dei lag e non ci si può fare nulla per incrementare le prestazioni di una CPU economica fino a farle raggiungere le prestazioni di uno Snapdragon 810, ma la mancata ottimizzazione della memoria è un vero collo di bottiglia che riduce notevolmente le performaces. Anche con la più veloce CPU un tablet diventa una lumaca se ha poca RAM libera. Per la stessa ragione, anche una CPU economica può essere sufficiente a garantire prestazioni ragionevoli se riesce ad attingere ai dati in maniera fluida. Per questo esistono tantissime applicazioni che killano i processi e liberano la memoria temporanea.


Task Manager - Click per ingrandire

Liberiamo la RAM Lo strumento che preferisco io per questo compito è Task Manager (killer) che è gratuito e leggero, ed ha anche un widget che, quando serve, libera in un istante la memoria con un semplice click.
Non sempre conviene chiudere un'app, perchè ci si mette tempo a riaprirla o perchè si vuole che funzioni a schermo spento, per cui è possibile specificare quelle da ignorare, oltre alle app da auto-uccidere. La chiusura può essere impostata in automatico quando si spegne il display.
1 click widget



App Terminator - Click per ingrandire

Una alternativa è App Terminator che ha la possibilità di specificare una lista protetta di app che NON devono essere terminate ed è possibile impostare anche un intervallo di tempo trascorso il quale vengono chiuse automaticamente, senza bisogno di interazione.

Infine (per quanto riguarda la RAM) forse il tweak più importante: ho potenziato le prestazioni generali con RAM BOOSTER (senza chiudere processi, migliora l'interazione fra memoria e CPU) NB: Per memorizzare i settings impostati, ricordarsi di premere il tasto Back e riavviare!!


RAM Booster funziona davvero, ma solo con il ROOT!


OTTIMIZZIAMO LO STORAGE PER INSTALLARE CENTINAIA DI APP!

Sfruttiamo ogni giga! Anche lo spazio di archiviazione non è ben utilizzato in Android. Se la memoria interna è di solo 1 GB, installando le applicazioni più pesanti (come un navigatore GPS o un gioco) senza qualche trucco tutto lo spazio viene occupato rapidamente sia sulla partizione primaria da 1 GB che sulla partizione secondaria interna (SD) . Sull'eventuale supporto esterno (microSD) spesso le app non possono neanche scrivere senza elevare i privilegi con SuperSU e in pratica verrà usato solo per accedere a file multimediali (video e audio) caricati da Mac o PC! Come provi ad installare una nuova app dal Google Play Store , utilizzando di default solo la prima partizione, Android ti dice che non hai spazio sufficiente, anche se in realtà ti avanzano decine di mega sulla seconda partizione SD interna mentre la microSD esterna (aggiunta per disperazione!!) è semivuota.

Normalmente Android non ti consente di spostare completamente le app ed è per questo che è indispensabile avere i permessi di root per utilizzare alcune geniali utilities che risolvono il problema, trasformando un tablet con solo 8 GB di memoria interna in un dispositivo molto più capace. Alcuni produttori (fra cui Google con la gamma Nexus) lo sanno bene e non consentono di espandere la memoria con microSD, costringendoti a spendere centinaia di Euro per device con memoria non espandibile da 16, 32 o 64 GB. Impediscono di fatto di trasformare i dispositivi economici in device con tutte le feature desiderabili solo per convenienza commerciale!

Spostiamo le app dalla memoria interna Una volta verificato che il proprio tablet abbia i permessi di root con Root checker, installiamo anche SuperSU, che serve ad elevare i privilegi alle app che li richiedono, preparandoci a spostare le app sulla microSD . Installiamo quindi Link2SD. In realtà, anche senza root è possibile spostare parti di app nella SD interna per liberare almeno un po' di spazio, ma la svolta è trasferirle interamente sulla memoria esterna, facendo credere ad Android che non siano state mai mosse tramite la creazione di link simbolici. Inoltre con questo trucco i widget installati sulla microSD esterna, a differenza della SD interna, continueranno a funzionare! Per far questo dobbiamo creare 2 partizioni sulla microSD, la prima come FAT32 utilizzando tutto lo spazio disponibile, meno quello da riservare alla seconda partizione e quest'ultima come ext4 (da almeno 1 GB) , utilizzando Android Partition Tool. Esistono in commercio vari tipi di microSD , che oltre alla capienza (4, 8, 16, 32, 64 GB) si distinguono anche per classe di velocità: (4, 6, 10) . Una Classe 10 da 32 GB si può trovare a 20 euro in rete. Io per questa guida ho usato una Classe 6 da 8 GB (pagata 7 Euro) e sono riuscito ad installare oltre 150 app ed una sessantina di podcast mp3, avendo ancora 3 GB di storage liberi! Importante: Non spostate né collegate alla SD esterna il launcher (nel mio caso Epic Prime), né Link2SD, SuperSU o Android Partition Tool, perchè se dovesse succedere qualcosa non potreste più accedervi e l'unica soluzione sarebbe ripristinare la tablet alle impostaziooni di default!


Android Partition Tool - Click per ingrandire

Vi consiglio di acquistare la versione Plus / Pro / Donate di Link2SD e delle altre app che vi ho segnalato, per poter abilitare tutte le funzionalità. Costano pochissimi Euro e ne supportiamo lo sviluppo nel nostro interesse!


Link2SD - Click per ingrandire

Quando avviate Link2SD appare un messaggio di SuperSU che chiede se volete concedergli i privilegi di amministratore. Dite sempre di SI, altrimenti non riuscirà a scrivere i dati. Cercate nelle impostazioni "Percorso file" ed impostate SD esterna. Quando l'avrete riempita, potrete nello stesso modo tornare a quella interna.


Link2SD - Click per ingrandire

A questo punto potete far spostare automaticamente tutte le app dal programma, in modo che Google Play quando restano solo 150 MB liberi non li lamenterà più dello spazio insufficiente. Nelle impostazioni specificare pure di creare automaticamente il collegamento. Potete anche "congelare" le app che non vi servono o che occupano inutilmente RAM e impegnano la CPU. Nell'immagine io l'ho fatto con il browser di default, poichè utilizzo il leggerissimo, essenziale ma velocissimo Now Browser Extended. Si possono anche convertire app utente in app di sistema e sostituire quest'ultime nella ROM con quelle aggiornate, recuperando ulteriore spazio di archiviazione. Tutti i dettagli sulle funzionalità di questa fondamentale app li trovate qui!


Memory Status - Click per ingrandire

Alla fine potrete controllare il risultato dello spostamento delle app con Memory Status . Per completare l'opera di pulizia potete assumere anche SD Maid che, senza barare sui risultati effettivi come invece fanno altre app, piene pure di bloatware, ripulisce il garbage dalle varie partizioni recuperando decine di mega e ottimizza il database, permettendo anche di pianificare le azioni da eseguire automaticamente ad intervalli regolari. La versione PRO agisce pure sule singole app, funzionalità comunque già inclusa fra le tante opzioni della completissima Link2SD prima indicata.


SD Maid - Click per ingrandire


MIGLIORIAMO DRASTICAMENTE LA DURATA DELLA BATTERIA!

Una applicazione praticamente sconosciuta ma formidabile è Greenify, che iberna le app, disimpegnando la CPU ma soprattutto risparmiando la batteria quando lo schermo è spento, consentendo inoltre di mettere il device in stand-by e riaverlo pronto all'istante con la pressione di un tasto, piuttosto che doverlo spegnere ogni volta attendendo il boot di 1 minuto. Per me che uso il tablet soprattutto per ascoltare podcast e farmi leggere le news e gli eBook da gReader Pro e @Voice Aloud Reader è diventata una utility fondamentale che ha quintuplicato la durata della batteria da soli 3.775 mAh, (prima durava poco più di 4 ore, adesso ricarico la batteria ogni 24 ore!)


Uso batteria dopo Greenify - Click per ingrandire


CI SERVE DAVVERO LA CONNESSIONE DATI 3G/ 4G / LTE ?

In genere le versioni con connessioni dati fanno lievitare il costo base di un dispositivo di 50-100 Euro (stesso balzello per i tablet non espandibili via microSD con 32-64 GB di storage fisso) . A questo si aggiunge il costo della ricarica SIM (o peggio dell'abbonamento che ci fa pagare *solo in Italia* pure la extra tassa di concessione governativa come bene di lusso X - | di 5,16 Euro mensili!) A casa e in ufficio disponiamo tutti del router Wi-Fi, per strada basta abilitare la funzionalità hotspot nei nostri smartphone che abbiamo sempre con noi per condividerla gratis col tablet! Il vostro operatore non lo consente? Cambiate operatore.. solo ai nuovi abbonati che passano da un altro provider stendono tappeti d'oro, con offerte incredibili! La connessione dati infine diminuisce la durata della batteria.




DISATTIVIAMO L'AVVIO AUTOMATICO DELLE APPLICAZIONI

Molte applicazioni cercano di migliorare i propri tempi di caricamento, a discapito della velocità del sistema, soprattutto al boot. Con la già citata ed ottima SD Maid Pro è possibile scegliere solo le app indispensabili, rendendo il device molto più responsivo e più rapido all'avvio.

Click per ingrandire

RISULTATI DELL'OTTIMIZZAZIONE

Anche se i benchmark non sono indicatori assoluti delle prestazioni, comunque Antutu rivela un aumento del 16%, senza aver overcloccato la CPU e nonostante che la microSD per lo storage sia più lenta della della NandFlash . Quello che conta è che ora è molto più rapido nel boot e ad aprire le app (anche in multitasting) consentendo l'installazione di centinaia di app con soli 16 GB complessivi. I dispositivi da 700+ Euro non arrivano a 50.000 punti.


Antutu 5.2 all'inizio e 5.6.1 dopo modifiche - Click per ingrandire


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