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Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
Articoli del 17/10/2025
Di Alex (pubblicato @ 03:00:00 in Nuove Tecnologie, letto 4 volte)

Il nuovo chip Apple M5 mostrato con un'aura luminosa che simboleggia la sua potenza di calcolo IA.
Apple ha presentato il nuovo chip M5, un componente che non rappresenta un semplice incremento di velocità, ma una decisa svolta strategica verso l'intelligenza artificiale on-device. Con il suo debutto simultaneo su MacBook Pro, iPad Pro e Vision Pro, l'M5 consolida un ecosistema unificato ad altissime prestazioni, ponendo l'IA al centro dell'esperienza utente professionale e creativa. ARTICOLO COMPLETO
L'architettura del futuro: Neural Accelerators nella GPU
Il cuore dell'innovazione dell'M5 risiede nella sua architettura. La nuova GPU a 10 core integra per la prima volta un "Neural Accelerator" in ogni singolo core, una mossa progettata specificamente per accelerare drasticamente i carichi di lavoro basati sull'intelligenza artificiale. Questo, unito a una larghezza di banda della memoria aumentata a 153 GB/s e a prestazioni della CPU fino al 15% superiori rispetto all'M4, permette a funzionalità come "Apple Intelligence" di operare con una fluidità e una velocità senza precedenti, direttamente sul dispositivo e senza dipendere dal cloud.
Un Ecosistema Unificato per la Creatività e l'IA
La scelta di lanciare l'M5 contemporaneamente su tutta la gamma di punta non è casuale. Il MacBook Pro da 14 pollici, il nuovo iPad Pro (ora con Wi-Fi 7 e modem C1X) e un Vision Pro aggiornato condividono ora la stessa, potentissima base hardware. Questa mossa strategica eleva il Vision Pro da prodotto di nicchia a componente fondamentale dell'ecosistema "Pro" di Apple, creando una piattaforma hardware coerente e unificata per sviluppatori e professionisti. L'investimento su un visore per la realtà mista così potente segnala la visione di Apple: lo spatial computing è la prossima frontiera per le applicazioni professionali, alimentato dallo stesso silicio che muove i suoi computer e tablet più performanti.
L'M5 è la risposta definitiva di Apple alla corsa all'intelligenza artificiale che sta definendo l'industria tecnologica. Non si tratta solo di potenza bruta, ma della creazione di un ecosistema hardware e software perfettamente integrato, dove l'IA è intessuta nell'esperienza utente in modo fluido e naturale, dai flussi di lavoro creativi più complessi alla navigazione in ambienti di spatial computing.

L'SSD NVMe Sandisk WD Black SN8100 in primo piano, con un'aura di velocità che ne evidenzia le performance PCIe 5.0.
Sandisk ha lanciato il WD Black SN8100, un SSD che non solo stabilisce un nuovo punto di riferimento per le prestazioni consumer, ma segna anche la maturità della tecnologia PCIe 5.0. Dimenticate i compromessi dei primi modelli: l'SN8100 offre velocità vertiginose, un'efficienza sorprendente e un pacchetto software completo, diventando la scelta definitiva per enthusiast e professionisti. ARTICOLO COMPLETO
Prestazioni da Record e Efficienza Inaspettata
I numeri dell'SN8100 sono impressionanti: fino a 14,900 MB/s in lettura sequenziale e 14,000 MB/s in scrittura, con IOPS in lettura casuale che superano i 2.3 milioni. Ma la vera innovazione non è solo la velocità. A differenza dei primi SSD Gen5, che richiedevano dissipatori massicci per domare il calore generato da controller su processi produttivi datati, l'SN8100 si distingue per la sua efficienza. Il merito è del nuovo controller SMI SM2508, costruito su un moderno processo a 6 nm, e della memoria flash Kioxia BiCS8 a 218 strati, una combinazione che garantisce temperature contenute anche sotto carico.
Capacità e Accessibilità per Tutti
Sandisk non ha lesinato sulle opzioni, offrendo l'SN8100 in tagli da 1TB, 2TB e 4TB, con un modello da 8TB in arrivo. Il design a singola faccia lo rende compatibile anche con i notebook più sottili, un vantaggio non da poco. A completare l'offerta c'è un solido pacchetto software, che include una licenza per Acronis True Image per la clonazione del disco e la dashboard di WD per il monitoraggio e la gestione dell'unità. Questo livello di completezza lo posiziona come un prodotto premium a tutto tondo.
Il Sandisk SN8100 è più di un semplice SSD veloce: è la dimostrazione che la tecnologia PCIe 5.0 ha superato i suoi problemi di gioventù. Risolvendo il dilemma tra prestazioni estreme e gestione termica, rappresenta il momento in cui lo storage di quinta generazione diventa una scelta matura, potente e senza compromessi, pronta a definire un nuovo standard per il mercato.

Un'illustrazione che mostra un cervello umano influenzato da onde sonore a bassa frequenza (infrasuoni) e campi magnetici, creando la percezione di una figura spettrale.
Molte esperienze di presunte infestazioni, da brividi improvvisi a visioni di figure spettrali, possono essere ricondotte a fenomeni fisici che interagiscono con la nostra percezione. Piuttosto che smentire il paranormale, la scienza offre spiegazioni affascinanti che rivelano quanto il nostro cervello possa essere ingannato da stimoli invisibili, come gli infrasuoni e i campi elettromagnetici anomali. ARTICOLO COMPLETO
La "Frequenza della Paura": l'Effetto degli Infrasuoni
Gli infrasuoni sono onde sonore a frequenza così bassa (sotto i 20 Hz) da non essere udibili dall'orecchio umano. Tuttavia, possono avere effetti fisici tangibili. L'ingegnere Vic Tandy, negli anni '90, scoprì che una ventola nel suo laboratorio, ritenuto infestato, generava un'onda stazionaria a circa 19 Hz. Questa frequenza, soprannominata "frequenza della paura", è molto vicina alla frequenza di risonanza del bulbo oculare umano. La vibrazione indotta può causare illusioni ottiche, come la percezione di macchie scure o figure indistinte ai margini del campo visivo. Inoltre, l'esposizione a infrasuoni può provocare sensazioni di ansia, disagio e brividi, sintomi comunemente associati a presenze spettrali.
Il "God Helmet": Campi Magnetici e la Sensazione di una Presenza
Negli anni '80, il neuroscienziato Michael Persinger condusse esperimenti con il cosiddetto "God Helmet", un casco che applicava deboli ma complessi campi magnetici ai lobi temporali del cervello. Una percentuale significativa dei partecipanti riportò di aver percepito una "presenza" nella stanza, anche se erano soli. Questa ricerca suggerisce che campi elettromagnetici (EMF) anomali, generati da cablaggi difettosi o da fenomeni geologici, possano stimolare il cervello in modo da creare la sensazione di non essere soli. Non a caso, i misuratori di EMF sono uno strumento iconico dei cacciatori di fantasmi, e in molti luoghi famosi per le infestazioni sono state rilevate fluttuazioni magnetiche insolite.
Sebbene la questione dell'aldilà resti un dominio della fede personale, molte delle esperienze attribuite ai fantasmi trovano una spiegazione plausibile e scientificamente testabile. Questi fenomeni non sminuiscono la potenza delle esperienze vissute, ma ci insegnano qualcosa di ancora più profondo: la straordinaria complessità del cervello umano e la sua sorprendente suscettibilità all'ambiente invisibile che ci circonda.

Il nuovo smartphone Honor Magic 8 Pro con il suo tasto AI dedicato evidenziato, che mostra un'icona di intelligenza artificiale.
Honor ha lanciato il suo nuovo flagship, il Magic 8 Pro, introducendo una novità che potrebbe ridefinire l'interazione con i nostri smartphone: un tasto fisico dedicato all'intelligenza artificiale. Questa mossa sposta l'IA da una semplice funzione software a un'utilità hardware integrata e immediatamente accessibile, segnalando un cambiamento filosofico nel design dei dispositivi mobili. ARTICOLO COMPLETO
Un Tasto per Dominarli Tutti: Come Funziona l'AI Key
Il nuovo "AI Key" è progettato per la massima versatilità. Una pressione prolungata attiva YOYO, l'assistente AI di Honor, una controparte potente di soluzioni come Gemini Live, pronto a rispondere a comandi complessi. Un doppio clic rapido lancia istantaneamente la fotocamera, una funzione che gli utenti apprezzeranno per non perdere mai l'attimo. Infine, un singolo tocco può essere personalizzato dall'utente per avviare una funzione specifica, come ottenere indicazioni stradali o avviare una registrazione. L'idea è quella di creare una nuova "memoria muscolare" per l'interazione con il telefono, incentrata sulle azioni immediate piuttosto che sulla ricerca tra le app.
Potenza Bruta per l'IA: Snapdragon 8 Elite Gen 5 e Fotocamera da 200MP
Un tasto dedicato sarebbe inutile senza la potenza necessaria per supportarlo. Il Magic 8 Pro è equipaggiato con il nuovissimo processore Snapdragon 8 Elite Gen 5, che sfrutta una tecnologia definita "GPU-NPU Heterogeneous AI" per massimizzare le prestazioni nei compiti di intelligenza artificiale. Questa potenza si estende al comparto fotografico, dove spicca un impressionante teleobiettivo da 200MP con stabilizzazione dell'immagine potenziata dall'IA. A garantire un'autonomia adeguata a un uso intensivo c'è una massiccia batteria al silicio-carbonio da 7,200mAh, tra le più capienti del settore.
L'AI Key dell'Honor Magic 8 Pro è molto più di un semplice pulsante. Rappresenta la convinzione che l'intelligenza artificiale sia diventata così centrale nell'esperienza mobile da meritare un accesso hardware privilegiato, al pari della fotocamera. Se questa scommessa pagherà, potremmo assistere all'inizio di una nuova tendenza nel design degli smartphone, dove l'interazione con l'IA diventa un gesto fisico, istintivo e immediato.

Una ricostruzione artistica del porto sommerso di Taposiris Magna, con strutture antiche visibili sotto la superficie del Mediterraneo.
Una scoperta archeologica rivoluzionaria potrebbe finalmente condurre alla tomba perduta di Cleopatra. Un team guidato dall'archeologa Kathleen Martínez, in collaborazione con l'oceanografo Bob Ballard, ha identificato un vasto porto antico sommerso al largo del tempio di Taposiris Magna. Questo ritrovamento fornisce un tassello cruciale che rafforza la teoria secondo cui l'ultima regina d'Egitto sia stata sepolta proprio in questo sito. ARTICOLO COMPLETO
Le Rovine Sott'acqua: Cosa Hanno Trovato Martínez e Ballard
Grazie all'uso di sonar avanzati, il team ha mappato il fondale marino a circa 12 metri di profondità, rivelando una serie di strutture colossali. Le immersioni hanno confermato la presenza di edifici in pietra alti oltre sei metri, pavimenti levigati, colonne imponenti, blocchi di cemento e numerosi reperti come ancore e anfore risalenti all'epoca tolemaica. La portata e l'organizzazione di queste rovine indicano chiaramente l'esistenza di un porto pienamente funzionale, molto più grande e importante di quanto si fosse mai immaginato per questo sito.
Il Collegamento con il Tunnel e la Teoria di Martínez
Questa scoperta è fondamentale perché si collega direttamente a un'altra recente scoperta di Martínez: un tunnel lungo 1.300 metri scavato sotto il tempio di Taposiris Magna nel 2022. Il tunnel si dirige proprio verso il mare, e il porto appena scoperto sembra esserne la destinazione finale. Questo allineamento perfetto dà un senso logico all'intera struttura, supportando l'ipotesi di Martínez: Taposiris Magna non era solo un tempio, ma un complesso strategico con un porto, un luogo ideale per una sepoltura segreta di alto rango, orchestrata per sfuggire ai Romani. Il ritrovamento del porto eleva lo status del sito, rendendolo un candidato molto più plausibile per la tomba della regina.
Anche se la tomba di Cleopatra non è ancora stata trovata, la scoperta del porto sommerso di Taposiris Magna è una pietra miliare nella ricerca. Trasforma la nostra comprensione del sito, confermandone l'importanza strategica e logistica. Come documentato nel prossimo speciale di National Geographic, la caccia alla tomba dell'ultima regina d'Egitto ha ora una nuova, entusiasmante direzione da seguire, sia sulla terraferma che sotto le onde del Mediterraneo.
Di Alex (pubblicato @ 02:00:00 in Universo Apple, letto 17 volte)

Il nuovo chip Apple M5 mostrato con un'aura luminosa che simboleggia la sua potenza di calcolo IA.
Apple ha presentato il nuovo chip M5, un componente che non rappresenta un semplice incremento di velocità, ma una decisa svolta strategica verso l'intelligenza artificiale on-device. Con il suo debutto simultaneo su MacBook Pro, iPad Pro e Vision Pro, l'M5 consolida un ecosistema unificato ad altissime prestazioni, ponendo l'IA al centro dell'esperienza utente professionale e creativa. ARTICOLO COMPLETO
L'architettura del futuro: Neural Accelerators nella GPU
Il cuore dell'innovazione dell'M5 risiede nella sua architettura. La nuova GPU a 10 core integra per la prima volta un "Neural Accelerator" in ogni singolo core, una mossa progettata specificamente per accelerare drasticamente i carichi di lavoro basati sull'intelligenza artificiale. Questo, unito a una larghezza di banda della memoria aumentata a 153 GB/s, permette a funzionalità come "Apple Intelligence" di operare con una fluidità e una velocità senza precedenti, direttamente sul dispositivo.
Un Ecosistema Unificato per la Creatività e l'IA
La scelta di lanciare l'M5 contemporaneamente su tutta la gamma di punta non è casuale. Il MacBook Pro da 14 pollici, il nuovo iPad Pro e un Vision Pro aggiornato condividono ora la stessa, potentissima base hardware. Questa mossa strategica eleva il Vision Pro da prodotto di nicchia a componente fondamentale dell'ecosistema "Pro" di Apple, creando una piattaforma hardware coerente e unificata per sviluppatori e professionisti che lavorano in ambito spatial computing.
L'M5 è la risposta definitiva di Apple alla corsa all'intelligenza artificiale. Non si tratta solo di potenza bruta, ma della creazione di un ecosistema hardware e software perfettamente integrato, dove l'IA è intessuta nell'esperienza utente in modo fluido e naturale, dai flussi di lavoro creativi più complessi alla navigazione in ambienti di spatial computing.

Il logo dei nuovi processori AMD Ryzen AI su uno sfondo astratto che rappresenta una rete neurale.
AMD ha ufficialmente presentato la sua nuova famiglia di processori per notebook, la serie 300 "Strix Point", capitanata dal potente Ryzen AI 9 HX 370. Progettati specificamente per i nuovi PC Copilot+ di Microsoft, questi chip integrano la più potente NPU (Neural Processing Unit) sul mercato, promettendo prestazioni IA senza precedenti e una forte concorrenza per i chip di Qualcomm e Apple. ARTICOLO COMPLETO
Architettura Zen 5 e una NPU da record
Il Ryzen AI 9 HX 370 è un processore a 12 core e 24 thread basato sulla nuova architettura Zen 5. Ma il vero protagonista è il co-processore per l'intelligenza artificiale XDNA 2. Questa NPU è in grado di raggiungere i 50 TOPS (trilioni di operazioni al secondo), superando i 45 TOPS dello Snapdragon X Elite e i requisiti minimi di Microsoft per i PC Copilot+. Questo si traduce in una capacità di eseguire localmente, senza bisogno del cloud, funzioni IA complesse come Recall, Live Captions e gli effetti di Windows Studio in modo fluido ed efficiente.
Grafica RDNA 3.5 e connettività
La parte grafica è affidata alla nuova GPU integrata Radeon 890M, basata su architettura RDNA 3.5. AMD dichiara che è mediamente il 36% più veloce rispetto alla grafica integrata nei processori Intel Core Ultra, rendendo questi notebook capaci di gestire anche il gaming leggero a 1080p. Il supporto per le memorie RAM LPDDR5x e per gli standard Wi-Fi 7 e Bluetooth 5.4 completano la dotazione di una piattaforma pensata per essere al vertice della tecnologia mobile per i prossimi anni. I primi notebook con questi processori, prodotti da partner come Asus, HP e Lenovo, sono attesi sul mercato a partire da luglio.
Con la serie Ryzen AI 300, AMD non si limita a competere, ma si posiziona come leader nel nascente mercato dei PC basati sull'intelligenza artificiale. La potenza della sua NPU e la solidità dell'architettura Zen 5 rappresentano una combinazione formidabile che promette di offrire ai consumatori notebook Windows potenti, efficienti e veramente "intelligenti".
Fotografie del 17/10/2025
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