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La iena nella città fantasma: la storia dietro la foto vincitrice del 2025

Una iena bruna si aggira furtivamente tra le rovine di un edificio abbandonato in una città fantasma nel deserto, al crepuscolo.
L'immagine ossessionante di una rara iena bruna che si aggira in una città fantasma ha conquistato il titolo di Wildlife Photographer of the Year 2025. Lo scatto del fotografo sudafricano Wim van den Heever non è solo un capolavoro di tecnica e pazienza, ma un potente commento sull'intersezione tra il mondo umano e quello naturale. Esploriamo la storia dietro questa foto, la biologia del suo elusivo soggetto e il suo profondo significato. ARTICOLO COMPLETO
La storia dietro lo scatto
La fotografia vincitrice del più prestigioso concorso di fotografia naturalistica al mondo è un'immagine che rimane impressa nella memoria. Realizzata dal fotografo sudafricano Wim van den Heever, ritrae una iena bruna solitaria all'esterno di un edificio in rovina in un'ex città mineraria di diamanti, molto probabilmente Kolmanskop in Namibia. L'immagine è un trionfo di composizione e pazienza. La luce crepuscolare crea lunghe ombre, accentuando l'atmosfera spettrale del luogo. La iena, colta in un momento di quieta vigilanza, contrasta con la decadenza dell'architettura umana, creando una narrazione visiva potente. Catturare un animale così timido e prevalentemente notturno in un contesto simile ha richiesto giorni, se non settimane, di appostamenti e una profonda conoscenza del comportamento animale.
Il soggetto: la sfuggente iena bruna
La protagonista dello scatto, la iena bruna (*Parahyaena brunnea*), è molto più rara e meno conosciuta della sua cugina, la iena maculata. A differenza di quest'ultima, la iena bruna è principalmente una spazzina, che percorre lunghe distanze da sola o in piccoli clan familiari alla ricerca di carcasse. È un animale estremamente elusivo, con abitudini quasi esclusivamente notturne, il che rende ogni avvistamento, e soprattutto una fotografia di questa qualità, un evento eccezionale.
Una fotografia come questa va oltre il suo valore estetico; diventa un potente strumento di conservazione. Portando l'attenzione globale su una specie poco conosciuta, può stimolare l'interesse pubblico, generare fondi per la ricerca e sostenere gli sforzi per proteggere il suo habitat. Spesso, è un'immagine capace di connettersi emotivamente con le persone a fare la differenza per la sopravvivenza di una specie.
L'ambientazione: dove la natura si riprende i suoi spazi
La scelta della città fantasma come ambientazione è carica di simbolismo. Questi luoghi, un tempo centri pulsanti dell'industria umana, sono ora testimoni silenziosi del nostro passaggio, strutture che la natura sta lentamente reclamando. La presenza della iena, un animale maestro nel sopravvivere con gli scarti degli altri, che prospera tra le rovine dell'ambizione umana, è una metafora potente.
L'immagine di van den Heever non è solo una fotografia di fauna selvatica, ma un profondo commento ambientale. Ci offre una visione di un mondo post-antropocene, un futuro potenziale in cui la natura, con la sua incredibile resilienza, si adatta e rioccupa gli spazi che abbiamo abbandonato. Ci costringe a riflettere sulla caducità delle nostre opere e sulla forza duratura del mondo naturale, che continuerà a esistere molto tempo dopo che le nostre città saranno diventate polvere.
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