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Gateway, la stazione spaziale lunare, è nata: aggancio perfetto per i primi due moduli
Di Alex (del 25/08/2025 @ 07:00:00, in Scienza e Spazio, letto 66 volte)

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Schema della stazione Gateway
In un passo storico per l'esplorazione spaziale, la NASA ha confermato che i primi due moduli della stazione spaziale lunare Gateway si sono agganciati con successo in orbita attorno alla Luna. L'evento rappresenta una pietra miliare fondamentale per il programma Artemis, che mira a stabilire una presenza umana sostenibile sul nostro satellite. La Gateway non sarà solo un avamposto, ma il trampolino di lancio per le future missioni sulla superficie lunare e, un giorno, verso Marte. È la dimostrazione che la collaborazione internazionale e l'ingegneria di precisione possono trasformare la fantascienza in realtà.
PPE e HALO: le fondamenta della nostra nuova casa lunare
Il nucleo iniziale della stazione è ora formato da due componenti tecnologicamente avanzatissimi. Il primo è il Power and Propulsion Element (PPE), costruito da Maxar Technologies, che funge da centrale energetica e motore della stazione. Grazie ai suoi grandi pannelli solari e a un sofisticato sistema di propulsione elettrica solare, fornirà energia, manovrabilità e comunicazioni ad alta velocità. Ad esso si è unito l'Habitation and Logistics Outpost (HALO), realizzato da Northrop Grumman. Questo modulo pressurizzato servirà come prima cabina per gli astronauti, centro di comando e controllo e hub di attracco per le navicelle Orion, i lander lunari e i veicoli di rifornimento.
Un attracco autonomo al termine di un lungo viaggio
I due moduli sono stati lanciati insieme con un singolo razzo Falcon Heavy di SpaceX e hanno viaggiato per circa un mese per raggiungere la loro destinazione: una particolare orbita polare lunare nota come Near-Rectilinear Halo Orbit (NRHO). Questa orbita stabile è ideale perché permette una comunicazione costante con la Terra e richiede un dispendio minimo di energia per mantenersi. L'aspetto più impressionante della missione è che l'intera manovra di avvicinamento e aggancio è stata eseguita in modo completamente autonomo. Un successo che dimostra l'incredibile livello di affidabilità raggiunto dai sistemi robotici, essenziali per una stazione che, per gran parte del tempo, non sarà abitata.
I prossimi passi per Artemis e la Gateway
Questo è solo l'inizio. La stazione Gateway è progettata per essere modulare e si espanderà con le future missioni Artemis. La prossima ad arrivare, con la missione Artemis IV prevista per il 2028, sarà la I-Hab (International Habitation Module), un modulo abitativo fornito dall'Agenzia Spaziale Europea (ESA) e da quella giapponese (JAXA). Seguiranno missioni di logistica per portare rifornimenti, nuovi esperimenti scientifici e strumentazione. La stazione funzionerà come un laboratorio scientifico in ambiente di spazio profondo e come punto di sosta cruciale, dal quale gli astronauti si trasferiranno sui lander per scendere sulla superficie della Luna.
L'assemblaggio della prima stazione spaziale al di fuori dell'orbita terrestre bassa non è solo un traguardo tecnologico, ma un momento di grande ispirazione. Segna il primo, tangibile passo verso il ritorno dell'umanità sulla Luna, questa volta per restarci. La Gateway è il simbolo di una nuova era di esplorazione, costruita sulla collaborazione e con lo sguardo rivolto a un futuro in cui la nostra presenza nel cosmo diventerà la normalità.
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