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Il segnale Wow!: l'universo ci ha chiamato quasi 50 anni fa?

La stampa originale del segnale Wow! con l'annotazione di Jerry Ehman
Nel 1977, un radiotelescopio captò un segnale dallo spazio profondo così anomalo e potente che l'astronomo di turno scrisse "Wow!" a margine dei dati. Durò 72 secondi e poi svanì per sempre. A quasi cinquant'anni di distanza, quel segnale rimane il mistero più affascinante della ricerca di intelligenza extraterrestre (SETI). Fu un messaggio alieno, un fenomeno naturale sconosciuto o altro? Ripercorriamo la storia dell'unica vera chiamata a cui, finora, non abbiamo saputo rispondere.
Un'anomalia nel silenzio cosmico
La notte del 15 agosto 1977, l'astronomo Jerry Ehman stava analizzando i dati raccolti dal radiotelescopio "Big Ear" dell'Ohio State University, parte di un progetto SETI. Su un tabulato stampato, notò una sequenza alfanumerica così strana da catturare subito la sua attenzione: "6EQUJ5". Questa stringa non era casuale; rappresentava l'intensità di un segnale radio captato dal telescopio. I numeri da 1 a 9 indicavano intensità crescenti, mentre le lettere successive indicavano livelli ancora più alti. Il segnale era stato registrato per la durata massima di 72 secondi, il tempo che il telescopio impiegava a scrutare una singola porzione di cielo, per poi sparire completamente. Sopraffatto dalla scoperta, Ehman cerchiò la sequenza e scrisse "Wow!" a margine, dandole il nome con cui è passata alla storia.
Perché questo segnale è così speciale?
Ciò che rende il segnale Wow! unico non è solo la sua intensità, ma una serie di caratteristiche che lo allineano perfettamente a ciò che gli scienziati si aspetterebbero da una potenziale trasmissione extraterrestre.
- Frequenza protetta: Il segnale fu rilevato a circa 1420 MHz, una frequenza molto vicina a quella dell'idrogeno neutro (la "riga a 21 cm"). Questa è una frequenza "speciale" nell'universo, protetta da accordi internazionali da trasmissioni terrestri. Gli scienziati del SETI la considerano un canale logico per una comunicazione interstellare, una sorta di "canale radio universale".
- Intensità e forma: Era ben 30 volte più intenso del rumore di fondo cosmico. Inoltre, la sua curva di intensità (prima crescente e poi calante) corrispondeva perfettamente al profilo atteso di un segnale proveniente da una fonte puntiforme nello spazio profondo, mentre entrava e usciva dal campo visivo del telescopio.
- Origine celeste: Proveniva da una regione della costellazione del Sagittario dove non si conoscono stelle visibili, ma che si trova in direzione del centro galattico.
Le ipotesi: tra comete e intelligenze aliene
Negli anni sono state avanzate decine di ipotesi, ma nessuna è risultata pienamente soddisfacente. La spiegazione più suggestiva è quella di un segnale artificiale prodotto da una civiltà tecnologicamente avanzata. Tuttavia, non essendo mai stato più rilevato nonostante innumerevoli tentativi, rimane un'ipotesi non dimostrabile. Altre spiegazioni, come un segnale terrestre riflesso da un detrito spaziale, sono state ampiamente scartate per via della frequenza protetta. Nel 2017 è stata proposta la teoria di una nube di idrogeno rilasciata da una cometa, ma è stata confutata dalla comunità scientifica, che ha dimostrato come le comete in questione non fossero nella posizione giusta al momento giusto e non potessero generare un segnale così potente e concentrato.
Il segnale Wow! rappresenta una perfetta istantanea del metodo scientifico di fronte all'ignoto: un dato anomalo, affascinante, che resiste a ogni spiegazione convenzionale. Che sia stato il saluto di una civiltà lontana o un raro capriccio del cosmo, ci ricorda che l'universo è pieno di meraviglie ancora da scoprire e che la nostra ricerca di risposte, e forse di compagnia, è appena iniziata.
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