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L'evoluzione della cultura hacker: dai pionieri ai professionisti della sicurezza
Di Alex (del 03/10/2025 @ 16:00:00, in Antivirus-Firewall-VPN, letto 155 volte)

La trasformazione della figura dell'hacker, da pioniere a professionista della cybersecurity.
La cultura hacker, nata nei laboratori del MIT negli anni '60, ha subito una profonda evoluzione. Da una sottocultura basata sulla curiosità intellettuale e la condivisione, si è trasformata in un fenomeno globale che spazia dall'attivismo alla criminalità, fino a diventare una professione fondamentale per la sicurezza aziendale. Questa analisi ripercorre la traiettoria da figure come "Cap'n Crunch" e Kevin Mitnick fino ai "white hat" di oggi, assunti dalle grandi aziende. LEGGI TUTTO
Le origini: l'etica della curiosità
Le origini della cultura hacker risiedono in un'etica basata sulla curiosità, la condivisione libera delle informazioni e la convinzione che i computer potessero migliorare la vita. I primi hacker, come quelli del MIT, erano spinti dal desiderio di esplorare i limiti dei sistemi. Figure come John Draper (alias "Cap'n Crunch") e i primi "phreaker", che esploravano la rete telefonica, incarnavano questo spirito di esplorazione giocosa e anti-autoritaria.
La svolta e l'immagine pubblica
Con la rivoluzione del personal computer e la crescente interconnessione delle reti, è emersa una nuova forma di hacking. La figura di Kevin Mitnick negli anni '90 è diventata emblematica: un hacker che utilizzava sofisticate tecniche di social engineering. La reazione dei media, amplificata da film come WarGames, ha contribuito a creare un'immagine pubblica negativa dell'hacker come criminale informatico, oscurando la distinzione fondamentale tra "white hat" (etici) e "black hat" (criminali).
L'hacker oggi: una professione mainstream
Oggi, la cultura hacker è più diversificata che mai. Eventi come DEF CON riuniscono un'ampia gamma di persone, dai punk ai professionisti della sicurezza in giacca e cravatta. Molti hacker che un tempo operavano ai margini della legalità sono stati assunti da grandi aziende e agenzie governative per testare e rafforzare le difese digitali. L'hacking, inteso come la capacità di manipolare sistemi complessi in modi creativi, è diventato una competenza essenziale.
Sebbene la minaccia della criminalità informatica sia più reale che mai, la cultura hacker originale, con la sua enfasi sulla conoscenza, la curiosità e la risoluzione creativa dei problemi, non solo sopravvive, ma è diventata una forza trainante sia per l'innovazione tecnologica che per la sicurezza digitale globale.
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