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Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di Alex (del 03/08/2025 @ 14:00:00, in Tecnologia indossabile, letto 364 volte)
Il sistema di cuffie elettrostatiche Sennheiser Orpheus HE 2, con l'amplificatore in marmo di Carrara e le valvole termoioniche illuminate.
Il sistema di cuffie elettrostatiche Sennheiser Orpheus HE 2, con l'amplificatore in marmo di Carrara e le valvole termoioniche illuminate.

Nel mondo dell'alta fedeltà, il nome "Orpheus" è sinonimo di perfezione assoluta, un vertice tecnologico e sonoro considerato irraggiungibile. A quasi dieci anni dal lancio delle leggendarie HE 1, Sennheiser ha svelato al mondo il suo successore: il sistema Orpheus HE 2. Non un semplice aggiornamento, ma una riprogettazione totale che spinge ancora più in là i confini della riproduzione audio. Con un nuovo diaframma in grafene, un'elettronica ancora più raffinata e un prezzo che si preannuncia stellare, le cuffie migliori del mondo sono riuscite nell'impossibile: superare sé stesse.

La magia elettrostatica e il nuovo diaframma in grafene
Il cuore del sistema Orpheus rimane la tecnologia elettrostatica. A differenza delle cuffie tradizionali, qui il suono è generato da un diaframma sottilissimo, più leggero dell'aria, sospeso tra due statori metallici. Nella HE 2, questo diaframma non è più rivestito in platino, ma in grafene, il materiale rivoluzionario vincitore del premio Nobel. Questa scelta permette di ottenere una rigidità e una leggerezza ancora maggiori, con una risposta ai transienti fulminea e una quasi totale assenza di distorsione. Il risultato è un livello di dettaglio e realismo che, a detta dei pochi che le hanno ascoltate, fa letteralmente scomparire le cuffie, lasciando solo la musica nella sua forma più pura.

L'amplificatore: un capolavoro in marmo e valvole
Le cuffie Orpheus sono inseparabili dal loro amplificatore, un'opera d'arte scolpita in un singolo blocco di marmo di Carrara, scelto per le sue proprietà di smorzamento delle vibrazioni. All'accensione, un meccanismo motorizzato fa emergere lentamente dal marmo i controlli in ottone e le otto valvole termoioniche, ora con un design migliorato per una migliore dissipazione del calore. L'amplificazione è un sofisticato sistema ibrido: uno stadio a stato solido ad altissima velocità integrato direttamente nei padiglioni delle cuffie (per eliminare la capacità del cavo) e uno stadio finale a valvole che conferisce calore e musicalità al suono. Anche il convertitore digitale-analogico (DAC) è stato completamente riprogettato, utilizzando i chip più avanzati sul mercato per una conversione del segnale digitale senza compromessi.


  • Sistema: Cuffie elettrostatiche con amplificatore ibrido e DAC integrato

  • Materiale Diaframma: Grafene, spessore 2.1 micrometri

  • Risposta in Frequenza: 5 Hz – 100 kHz

  • Distorsione Armonica Totale (THD): < 0.005% (a 1 kHz, 100 dB SPL)

  • Amplificatore: Ibrido a Valvole (8x) e Stato Solido (in Classe A)

  • Chassis Amplificatore: Marmo di Carrara massiccio

  • DAC: 8x ESS SABRE ES9039PRO

  • Risoluzioni Supportate: Fino a 32-bit/768kHz PCM, DSD1024

  • Prezzo Stimato: ~ 75.000 Euro


Un'esperienza d'ascolto senza precedenti
Chi ha avuto il privilegio di provare le HE 2 parla di un'esperienza che trascende il semplice ascolto. La capacità del sistema di riprodurre ogni minima sfumatura, il silenzio assoluto tra una nota e l'altra e la ricostruzione tridimensionale del palcoscenico sonoro sono descritti come "sconvolgenti". Le voci e gli strumenti appaiono con una fisicità e una presenza reali, come se gli artisti si stessero esibendo dal vivo nella stessa stanza. Non si tratta più di ascoltare una registrazione, ma di accedere direttamente all'evento musicale originale. È un livello di fedeltà pensato non per un ascolto distratto, ma per una vera e propria immersione contemplativa nella musica.

La Sennheiser Orpheus HE 2 non è un prodotto per tutti, e non solo per il suo prezzo proibitivo. È una dichiarazione di intenti, la dimostrazione di ciò che è tecnologicamente possibile quando non si scende ad alcun compromesso nella ricerca della perfezione sonora. Ogni singolo componente, dal diaframma in grafene al blocco di marmo, è stato scelto per raggiungere un unico obiettivo: eliminare ogni barriera tra l'ascoltatore e la musica. In un mondo di audio compresso e ascolto frettoloso, le Orpheus HE 2 sono un monumento alla bellezza del suono e un punto di riferimento assoluto con cui ogni altro sistema audio del pianeta dovrà, da oggi, confrontarsi.
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Un moderno grattacielo le cui finestre sono realizzate con la nuova tecnologia di pannelli solari trasparenti, che generano energia.
Un moderno grattacielo le cui finestre sono realizzate con la nuova tecnologia di pannelli solari trasparenti, che generano energia.

Immaginate un mondo in cui ogni finestra di un grattacielo, ogni vetrata di una casa e persino il tettuccio della vostra auto possano generare elettricità senza bloccare la vista. Per anni questa è stata una chimera della tecnologia fotovoltaica, frenata da basse efficienze e scarsa trasparenza. Ora, un team di ricercatori internazionali ha annunciato un breakthrough che cambia le carte in tavola. Grazie a un nuovo materiale organico, è stata creata una cella solare trasparente che raggiunge un'efficienza record, rendendo finalmente concreta e commercialmente sostenibile la visione degli edifici come centrali elettriche verticali.

Come funzionano i pannelli solari invisibili
A differenza dei tradizionali pannelli in silicio, scuri e opachi, questa nuova tecnologia non cerca di catturare la luce visibile, quella che i nostri occhi percepiscono. Il suo segreto è un sottilissimo film di polimeri organici "sintonizzati" per assorbire selettivamente solo le lunghezze d'onda della luce a noi invisibili: l'ultravioletto (UV) e il vicino infrarosso (NIR). Una volta assorbita, questa energia viene "guidata" per luminescenza verso i bordi della lastra di vetro o plastica. Lì, sottili e quasi invisibili strisce di celle fotovoltaiche convenzionali convertono l'energia raccolta in elettricità. Il risultato è un pannello che ai nostri occhi appare come una normale finestra, ma che in realtà sta lavorando per produrre energia.

Il balzo in avanti: efficienza e trasparenza
La vera svolta sta nell'aver superato il compromesso che ha sempre afflitto questa tecnologia. I modelli precedenti o erano troppo poco efficienti per essere utili, o troppo poco trasparenti per funzionare come finestre. Il nuovo materiale a base di polimeri organici ha raggiunto un'efficienza di conversione energetica che supera l'8%, mantenendo al contempo una trasparenza alla luce visibile superiore al 75%. Si tratta di valori che, per la prima volta, rendono questi dispositivi commercialmente appetibili. Inoltre, i nuovi polimeri hanno dimostrato una stabilità e una durata nel tempo significativamente maggiori rispetto alle generazioni precedenti, un altro ostacolo cruciale che è stato superato.


  • Tecnologia: Concentratore Solare Trasparente (TSC)

  • Materiale Attivo: Polimeri organici selettivi (assorbono UV e NIR)

  • Efficienza di Conversione: Superiore all'8%

  • Trasparenza (spettro visibile): Superiore al 75%

  • Principio di Funzionamento: Assorbimento selettivo e guida d'onda per luminescenza

  • Celle di Conversione: Strisce fotovoltaiche (es. silicio amorfo) posizionate ai bordi

  • Applicazioni Primarie: Finestre per edilizia (BIPV), tettucci per auto, display per elettronica

  • Durata Stimata: Superiore a 15 anni


Un futuro energetico integrato nell'architettura
Le implicazioni di questa tecnologia sono immense. Pensiamo ai grattacieli moderni, le cui facciate sono quasi interamente in vetro. Trasformare queste enormi superfici passive in generatori di energia attivi potrebbe ridurre drasticamente il fabbisogno energetico degli edifici, che sono tra i maggiori consumatori di energia a livello globale. Questa tecnologia, nota come BIPV (Building-Integrated Photovoltaics), permetterebbe di raggiungere gli obiettivi di "edifici a energia quasi zero" (nZEB) in modo esteticamente invisibile, senza compromettere il design architettonico. Anche il settore automotive guarda con interesse a tettucci panoramici e finestrini capaci di alimentare i sistemi ausiliari del veicolo, aumentando l'autonomia complessiva.

Siamo di fronte a un cambio di paradigma: l'energia non viene più prodotta solo in grandi centrali lontane, ma viene generata in modo distribuito e invisibile dalle superfici che ci circondano. Questa innovazione nel campo dei pannelli solari trasparenti è un passo da gigante verso città più intelligenti e sostenibili. Sebbene l'efficienza non sia ancora paragonabile a quella dei pannelli opachi tradizionali, per le applicazioni architettoniche il vantaggio è innegabile. Il percorso verso la commercializzazione su larga scala è ancora in corso, ma la promessa di un futuro in cui ogni superficie di vetro contribuisce al nostro fabbisogno energetico è ora più concreta che mai.

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