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Pianeta Y: una nuova teoria scuote la ricerca di mondi nascosti nel sistema solare
Di Alex (del 17/10/2025 @ 20:00:00, in Scienza e Spazio, letto 41 volte)
Una vista artistica del sistema solare esterno, con le orbite inclinate di alcuni oggetti della Fascia di Kuiper che puntano verso un pianeta roccioso e oscuro in lontananza, il Pianeta Y.
Una vista artistica del sistema solare esterno, con le orbite inclinate di alcuni oggetti della Fascia di Kuiper che puntano verso un pianeta roccioso e oscuro in lontananza, il Pianeta Y.

Da anni gli astronomi cercano il Pianeta Nove (o Pianeta X), un mondo gigante ai confini del nostro sistema solare. Ora, una nuova teoria propone un candidato alternativo o addirittura aggiuntivo: il "Pianeta Y". Questo mondo ipotetico sarebbe roccioso, di dimensioni simili alla Terra e, soprattutto, molto più vicino a noi di quanto si pensasse, riaccendendo la caccia a pianeti nascosti nel nostro vicinato cosmico. ARTICOLO COMPLETO



L'indizio: le strane orbite degli oggetti della Fascia di Kuiper
L'ipotesi del Pianeta Y nasce dall'analisi delle traiettorie di 50 oggetti transnettuniani (KBO), corpi celesti che orbitano oltre Nettuno nella cosiddetta Fascia di Kuiper. I ricercatori hanno notato che le orbite di questi oggetti sono stranamente inclinate di circa 15 gradi rispetto al piano orbitale principale del sistema solare, dove si trovano gli otto pianeti conosciuti. È come se una forza gravitazionale invisibile li stesse "tirando" fuori allineamento. Secondo gli autori dello studio, pubblicato sulla rivista *Monthly Notices of the Royal Astronomical Society*, la spiegazione più probabile per questa anomalia è la presenza di un pianeta sconosciuto.

Identikit del Pianeta Y: più piccolo e più vicino del Pianeta X
Il profilo del Pianeta Y è molto diverso da quello del suo "rivale", il Pianeta X. Mentre quest'ultimo è ipotizzato essere un gigante gassoso fino a 10 volte più massiccio della Terra e distante almeno 400 volte la distanza Terra-Sole, il Pianeta Y sarebbe un mondo roccioso con una massa compresa tra quella di Mercurio e quella della Terra. Inoltre, la sua posizione sarebbe significativamente più vicina, tra le 100 e le 200 unità astronomiche (distanze Terra-Sole). È importante notare che le due teorie non si escludono a vicenda: è teoricamente possibile che entrambi i pianeti esistano, ognuno responsabile di diverse anomalie orbitali osservate.

Scetticismo e la prova definitiva: l'Osservatorio Vera C. Rubin
La comunità scientifica ha accolto la teoria con interesse ma anche con un sano scetticismo. La principale critica riguarda le dimensioni ridotte del campione di KBO analizzati, che potrebbe non essere statisticamente rappresentativo. La parola fine su questa e altre teorie simili potrebbe arrivare presto grazie all'Osservatorio Vera C. Rubin in Cile. Questo telescopio di nuova generazione, dotato della più grande fotocamera digitale del mondo, sta iniziando una scansione del cielo che si prevede scoprirà migliaia di nuovi oggetti della Fascia di Kuiper. Questo enorme set di dati permetterà di confermare o smentire in modo definitivo la presenza di pianeti nascosti.

Una risposta entro pochi anni
Gli astronomi sono ottimisti. Amir Siraj, autore principale dello studio, ritiene che entro i primi due o tre anni di attività dell'osservatorio si avrà una risposta definitiva. Se il Pianeta Y esiste e si trova nel campo visivo del telescopio, verrà individuato direttamente. In caso contrario, l'assenza di prove dopo una ricerca così approfondita potrebbe portare all'abbandono di entrambe le teorie, sia quella del Pianeta Y che quella del Pianeta X.

La ricerca di mondi sconosciuti nel nostro sistema solare sta vivendo una nuova età dell'oro. Grazie a strumenti sempre più potenti, stiamo passando da ipotesi basate su pochi indizi a verifiche empiriche su larga scala. Presto potremmo scoprire che la nostra famiglia planetaria è più grande e complessa di quanto abbiamo mai immaginato.