\\ Home Page : Articolo : Stampa
Tesla schiera i primi robot optimus in fabbrica: la visione di musk diventa realtà
Di Alex (del 31/08/2025 @ 20:00:00, in Robotica, letto 149 volte)
Il robot Tesla Optimus Gen 3 al lavoro in una Gigafactory.
Il robot Tesla Optimus Gen 3 al lavoro in una Gigafactory.

Non è più un prototipo da palcoscenico, ma un vero lavoratore. Durante la recente presentazione agli investitori, Tesla ha mostrato i video dei primi esemplari del suo robot umanoide, Optimus, effettivamente al lavoro in una delle sue Gigafactory. Dopo anni di promesse e dimostrazioni, la visione di Elon Musk di una forza lavoro robotizzata inizia a muovere i suoi primi, cauti passi nel mondo reale, segnando un momento storico per l'automazione industriale.

Cosa fanno i primi Optimus operai?
Per ora, i compiti assegnati alla flotta iniziale di robot sono semplici, ripetitivi e non richiedono un'estrema destrezza. I video mostrano gli Optimus mentre prelevano pacchi di celle per le batterie da un nastro trasportatore per posizionarli in un contenitore, oppure mentre eseguono ispezioni visive su componenti utilizzando le telecamere integrate. L'obiettivo non è sostituire subito gli operai umani nei compiti complessi, ma iniziare a testare l'interazione dei robot con un ambiente di produzione reale, raccogliendo dati preziosissimi per addestrare e migliorare la loro intelligenza artificiale.

L'approccio di Tesla: un cervello su due gambe
La strategia di Tesla con Optimus è radicalmente diversa da quella di altre aziende come Boston Dynamics. Invece di puntare su una mobilità acrobatica e perfetta, Tesla si concentra quasi interamente sull'intelligenza artificiale. Il "cervello" di Optimus è una versione adattata dello stesso software di "Full Self-Driving" che guida le sue auto. Il robot impara a navigare e a manipolare oggetti osservando gli esseri umani e sfruttando l'enorme mole di dati visivi raccolti dalla flotta di veicoli Tesla. L'idea è che un'intelligenza artificiale di livello superiore possa compensare un hardware meccanico meno sofisticato, rendendo il robot più adattabile e meno costoso da produrre in serie.

Le specifiche dell'ultima generazione (Gen 3)



  • Mani: Nuovi attuatori con 11 gradi di libertà, capaci di manipolare oggetti più delicati.

  • Velocità: Camminata più stabile e veloce, circa 3 km/h.

  • IA: Addestramento "end-to-end" basato su input video, come per le auto.

  • Autonomia: Circa 6-8 ore di lavoro per ciclo di ricarica.

  • Obiettivo di costo: Meno di 25.000 dollari una volta avviata la produzione di massa.



Anche se i compiti svolti oggi possono sembrare banali, l'importanza di vedere i primi Optimus al lavoro non può essere sottovalutata. È l'inizio di una curva di apprendimento esponenziale. Ogni dato raccolto, ogni errore corretto, renderà l'intera flotta più intelligente. La vera rivoluzione non è il robot in sé, ma la rete neurale collettiva che sta iniziando a formarsi. Se la scommessa di Musk si rivelerà vincente, non assisteremo solo a un cambiamento nella produzione di auto, ma all'alba di una nuova era del lavoro.