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La silenziosa evoluzione dei razzi Long March
Di Alex (del 02/11/2025 @ 14:00:00, in Scienza e Spazio, letto 116 volte)
Il decollo di un razzo Long March 5 dalla piattaforma di lancio
Il decollo di un razzo Long March 5 dalla piattaforma di lancio

Mentre i nuovi lanciatori privati catalizzano l'attenzione, la famiglia di razzi di stato Long March continua la sua evoluzione silenziosa ma inarrestabile. Con un record di 55 lanci orbitali in un solo anno, questa spina dorsale affidabile garantisce l'accesso allo spazio per le missioni scientifiche e strategiche più importanti della Cina, dalla stazione spaziale alle sonde interplanetarie. ARTICOLO COMPLETO

La spina dorsale dello spazio cinese
I razzi Long March, gestiti da imprese di stato, rimangono il cavallo di battaglia del programma spaziale nazionale. Quasi il 90% dei lanci cinesi è effettuato da questa famiglia, che fornisce un'infrastruttura di trasporto spaziale stabile e collaudata, fondamentale per il successo di missioni ambiziose e a lungo termine come la costruzione di Tiangong e le missioni lunari.

Affidabilità prima di tutto
Per missioni critiche come il lancio dei moduli della stazione spaziale o il ritorno di campioni dalla Luna, la priorità assoluta è l'affidabilità. I Long March, frutto di decenni di esperienza e miglioramenti incrementali, offrono proprio questo: un trasporto di provata sicurezza per carichi paganti di inestimabile valore scientifico e strategico.

Un panorama ibrido e complementare
Il rapporto tra i lanciatori di stato e le startup private non è di sostituzione, ma di complementarità. I Long March si concentrano sui lanci "di bandiera" e ad alto rischio, mentre il settore privato innova per mercati commerciali e cerca di abbattere i costi. Questo modello ibrido potrebbe rivelarsi un vantaggio strategico per la Cina nell'era della space economy.

In un'epoca di cambiamento tumultuoso, l'umile e affidabile razzo Long March rimane il lavoro instancabile che sostiene i sogni più audaci della Cina nello spazio, dimostrando che l'innovazione non sta solo nel rompere gli schemi, ma anche nel perfezionare con maestria le fondamenta.