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I mattoni della vita sull'asteroide Bennu: la conferma dalla missione OSIRIS-REx
Di Alex (del 08/10/2025 @ 07:00:00, in Scienza e Spazio, letto 67 volte)
La sonda spaziale OSIRIS-REx della NASA mentre raccoglie un campione dalla superficie rocciosa dell'asteroide Bennu.
La sonda spaziale OSIRIS-REx della NASA mentre raccoglie un campione dalla superficie rocciosa dell'asteroide Bennu.

Una delle domande più profonde dell'umanità — come è iniziata la vita sulla Terra? — ha ricevuto una nuova, affascinante prospettiva grazie all'analisi dei campioni dell'asteroide Bennu. Riportati a Terra dalla missione OSIRIS-REx della NASA, i frammenti di questo antico corpo celeste contengono prove inequivocabili della presenza di acqua e molecole organiche complesse, rafforzando l'ipotesi che gli ingredienti fondamentali per la vita siano arrivati sul nostro pianeta dallo spazio. LEGGI TUTTO



Una missione lunga sette anni
La missione OSIRIS-REx (Origins, Spectral Interpretation, Resource Identification, Security-Regolith Explorer) è stata un'impresa monumentale. Lanciata dalla NASA l'8 settembre 2016, la sonda ha viaggiato per circa 6.2 miliardi di chilometri per raggiungere l'asteroide Bennu, entrare nella sua orbita nel 2018 e studiarlo per due anni. Il 20 ottobre 2020, con una manovra di precisione, ha toccato la superficie dell'asteroide e raccolto circa 250 grammi di materiale, la più grande quantità mai riportata da un asteroide.[25] La capsula contenente questo prezioso carico è atterrata in sicurezza nel deserto dello Utah il 24 settembre 2023, concludendo un viaggio durato sette anni.

La scoperta: acqua e carbonio in abbondanza
L'analisi preliminare dei campioni ha rivelato scoperte straordinarie. Gli scienziati hanno trovato prove evidenti della presenza di acqua intrappolata all'interno della struttura cristallina dei minerali argillosi che compongono il campione. Questo conferma che l'acqua era presente sull'asteroide "genitore" da cui Bennu si è originato. Inoltre, è stata rilevata un'alta abbondanza di carbonio, sia in forma organica che minerale. La presenza di queste molecole ricche di carbonio è un indicatore chiave, poiché il carbonio è l'elemento centrale di tutta la vita come la conosciamo.[25, 26]

I "mattoni della vita"
Andando oltre il semplice carbonio, le analisi più approfondite hanno identificato la presenza di amminoacidi, le molecole che si uniscono per formare le proteine, essenziali per ogni processo biologico. La scoperta di questi "mattoni della vita" in un campione incontaminato proveniente dallo spazio profondo fornisce un supporto diretto e potente alla teoria della panspermia. Questa ipotesi scientifica suggerisce che la vita sulla Terra potrebbe non essere nata interamente sul nostro pianeta, ma potrebbe essere stata "seminata" da asteroidi e comete che, miliardi di anni fa, hanno trasportato queste molecole organiche fondamentali sulla Terra primordiale.[26]

Implicazioni per la ricerca della vita altrove
La conferma che gli ingredienti per la vita sono comuni su asteroidi come Bennu ha implicazioni che vanno ben oltre la comprensione delle nostre origini. Se questi composti organici complessi possono formarsi e sopravvivere nel freddo e vuoto dello spazio, è plausibile che siano stati consegnati non solo alla Terra, ma anche ad altri pianeti e lune del nostro sistema solare, come Marte o Europa. Questa scoperta, quindi, non solo ci avvicina a capire da dove veniamo, ma aumenta anche le probabilità che la vita, in qualche forma, possa esistere o essere esistita altrove.

L'analisi dei campioni di Bennu è appena iniziata e promette di rivelare ancora molti segreti sulla formazione del nostro sistema solare. Tuttavia, i risultati iniziali sono già di per sé rivoluzionari. L'asteroide non è solo una roccia inerte, ma una capsula del tempo che ci ha consegnato la prova tangibile che i precursori della biologia sono un fenomeno cosmico, non un'esclusiva terrestre.