\\ Home Page : Articolo : Stampa
La Cina riscrive la storia lunare con i campioni del lato nascosto
Di Alex (del 02/11/2025 @ 12:00:00, in Scienza e Spazio, letto 101 volte)
Il lander Chang'e-6 sulla superficie lunare con la Terra sullo sfondo
Il lander Chang'e-6 sulla superficie lunare con la Terra sullo sfondo

La missione Chang'e-6 ha compiuto l'impresa storica di riportare sulla Terra 1.935 grammi di campioni dal lato nascosto della Luna. Questi materiali, dalle "caratteristiche distinte", stanno già svelando segreti sulla composizione del mantello lunare e sulla sua storia geologica, estendendo la linea temporale dell'attività vulcanica lunare di ben 900 milioni di anni. ARTICOLO COMPLETO

Un'impresa di precisione senza precedenti
Raccogliere campioni dal lato nascosto della Luna rappresenta una sfida tecnologica estrema, poiché richiede un satellite ripetitore per le comunicazioni e un atterraggio di precisione in un terreno complesso. Il successo della Cina in questa missione dimostra capacità di navigazione, automazione e pianificazione che pongono il programma spaziale cinese all'avanguardia mondiale nell'esplorazione robotica profonda.

Scienza senza confini
La Cina ha già distribuito nove lotti di questi preziosi campioni a team di ricerca internazionali, favorendo una collaborazione scientifica globale. Questa politica di condivisione ha già prodotto oltre 100 pubblicazioni su riviste prestigiose come "Science" e "Nature", contribuendo a fare della Luna un laboratorio condiviso per l'umanità.

Verso una base lunare internazionale
Chang'e-6 non è un punto di arrivo, ma un trampolino di lancio. Le prossime missioni Chang'e-7 e Chang'e-8, previste entro il 2028, investigheranno la presenza di ghiaccio d'acqua e testeranno l'utilizzo di risources locali, gettando le basi concrete per la Stazione di Ricerca Lunare Internazionale (ILRS), un progetto aperto a tutti i paesi.

Con il successo di Chang'e-6, la Cina non ha solo raccolto rocce lunari, ma ha piantato una bandiera della cooperazione scientifica internazionale, dimostrando che l'esplorazione spaziale può essere un motore di progresso condiviso.