Il celebre fotogramma del filmato di Patterson-Gimlin del 1967, che mostra la presunta creatura Bigfoot mentre cammina nella foresta.
Il Bigfoot, o Sasquatch, è una delle figure più radicate nel folklore nordamericano e un caposaldo della criptozoologia. Nonostante decenni di presunti avvistamenti, impronte e filmati sgranati, la comunità scientifica rimane scettica. Ma quali sono le "prove" a sostegno della sua esistenza, e perché la scienza non le ritiene sufficienti? Analizziamo il fenomeno in modo critico e obiettivo, al di là del mito. ARTICOLO COMPLETO
Le prove principali: filmati e impronte
La prova più famosa a favore del Bigfoot è il filmato girato da Roger Patterson e Bob Gimlin nel 1967 a Bluff Creek, in California. Il breve filmato mostra una figura alta e pelosa che cammina con andatura bipede. Sebbene iconico, il filmato è molto controverso: molti esperti di effetti speciali e anatomisti ritengono che si tratti di un uomo in un costume, evidenziando incongruenze nella muscolatura e nel movimento. Altre prove comuni sono le grandi impronte ritrovate nelle foreste. Tuttavia, la maggior parte di queste si è rivelata essere opera di burloni o errate identificazioni di tracce di animali noti (come orsi) deformate dal terreno.
L'analisi del DNA e l'assenza di fossili
Negli ultimi anni, sono stati condotti diversi studi genetici su presunti campioni di peli e tessuti di Bigfoot. Un'analisi completa del 2014, guidata dal genetista Bryan Sykes dell'Università di Oxford, ha esaminato decine di campioni provenienti da tutto il mondo. I risultati sono stati deludenti per i sostenitori del Bigfoot: la maggior parte dei campioni apparteneva a orsi, lupi, mucche e altri animali conosciuti. Un altro grande ostacolo per la tesi del Bigfoot è la totale assenza di prove fossili. Per una popolazione di primati di grandi dimensioni possa sopravvivere e riprodursi per secoli, dovrebbe lasciare tracce nel record fossile, cosa che non è mai avvenuta.
Dal punto di vista scientifico, non esiste alcuna prova credibile che supporti l'esistenza del Bigfoot. Le prove aneddotiche, i filmati sfuocati e le impronte non reggono a un'analisi rigorosa. Il fenomeno Bigfoot è meglio compreso come un potente mito moderno, un prodotto del folklore, della psicologia umana (la pareidolia, il desiderio di credere) e della vastità selvaggia del continente nordamericano. Rappresenta il nostro fascino per l'ignoto e per l'idea che, forse, non abbiamo ancora scoperto tutto.