\\ Home Page : Articolo : Stampa
Il cemento si trasforma in una batteria gigante per un futuro più sostenibile
Di Alex (del 01/08/2025 @ 12:00:00, in Sviluppo sostenibile, letto 87 volte)
Un muro di cemento intelligente che immagazzina energia, con schemi circuitali luminosi che ne indicano la carica
Un muro di cemento intelligente che immagazzina energia, con schemi circuitali luminosi che ne indicano la carica

E se le fondamenta della tua casa potessero immagazzinare l'energia prodotta dai pannelli solari sul tetto? Questa non è più fantascienza grazie a una straordinaria innovazione sviluppata dai ricercatori del MIT di Boston. Hanno creato una nuova miscela di cemento che, aggiungendo un particolare tipo di carbonio, è in grado di funzionare come un supercondensatore, trasformando le strutture degli edifici in vere e proprie batterie a basso costo.

Dal cemento armato al cemento "caricato"
L'idea alla base di questa tecnologia è tanto semplice quanto geniale. I ricercatori hanno miscelato al cemento tradizionale e all'acqua un materiale chiamato "nerofumo" (carbon black), una forma di carbonio altamente conduttiva e a bassissimo costo. Man mano che la miscela si idrata e indurisce, le particelle di carbonio si dispongono autonomamente in una fitta rete di "fili" conduttivi che si diramano attraverso tutta la struttura. Rivestendo due piastre di questo materiale con un elettrolita comune, come il cloruro di potassio, si ottiene un supercondensatore potente ed economico.

Come funziona il supercondensatore cementizio
A differenza delle batterie tradizionali, che immagazzinano energia tramite reazioni chimiche, i supercondensatori la immagazzinano in modo statico, accumulando ioni su una superficie. Nel caso del cemento del MIT, applicando una tensione, gli ioni positivi dell'elettrolita si accumulano sulla superficie dei "fili" di carbonio collegati al polo negativo, mentre gli ioni negativi si raccolgono su quelli collegati al polo positivo. Questo crea un potente campo elettrico che permette di immagazzinare una notevole quantità di energia, pronta per essere rilasciata rapidamente quando necessario.

Caratteristiche tecniche e potenziale
La scalabilità è il vero punto di forza di questa invenzione. Sebbene i prototipi attuali siano piccoli, la tecnologia può essere applicata a strutture di qualsiasi dimensione.


  • Materiali: Cemento, acqua, nerofumo (carbon black) e un elettrolita a base di sali comuni (es. cloruro di potassio).
  • Capacità di accumulo: Si stima che un blocco di 45 metri cubi di questo cemento (equivalente alle fondazioni di una casa standard) possa immagazzinare circa 10 kilowattora di energia.
  • Potenza: La caratteristica principale dei supercondensatori è la capacità di caricarsi e scaricarsi molto velocemente, fornendo picchi di potenza elevati.
  • Applicazioni: Fondamenta di case per l'accumulo da fotovoltaico, manto stradale per la ricarica wireless induttiva dei veicoli elettrici, muri di edifici per l'autonomia energetica.


Una strada... energetica
Una delle applicazioni più visionarie è l'integrazione di questo cemento nel manto stradale. Una strada costruita con questo materiale potrebbe accumulare energia solare durante il giorno e utilizzarla per ricaricare i veicoli elettrici che la percorrono tramite tecnologia wireless a induzione. Questo risolverebbe uno dei maggiori problemi della mobilità elettrica: la necessità di fermarsi per lunghi periodi per la ricarica. Le auto potrebbero ricaricarsi semplicemente guidando, aprendo scenari rivoluzionari per la logistica e i trasporti a lunga percorrenza.

In conclusione, l'invenzione del cemento-supercondensatore rappresenta un cambio di paradigma nel modo in cui pensiamo ai materiali da costruzione e all'accumulo energetico. Trasformando le strutture passive che ci circondano in elementi attivi e funzionali, questa tecnologia a basso costo offre una soluzione elegante e potente per accelerare la transizione verso un futuro al 100% rinnovabile, rendendo le nostre case e le nostre città letteralmente le batterie di domani.