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Risc-V e la rivoluzione open source dei processori
Di Alex (del 27/12/2025 @ 19:00:00, in Tecnologia, letto 103 volte)
Logo RISC-V su un chip in silicio circondato da codice binario aperto.
Logo RISC-V su un chip in silicio circondato da codice binario aperto.

Per decenni, il mondo dei processori è stato un duopolio: x86 (Intel/AMD) per i PC e ARM per i dispositivi mobili. Ora c'è un terzo giocatore: RISC-V. A differenza degli altri, RISC-V è uno standard aperto e gratuito, come Linux per l'hardware. Questo permette a chiunque di progettare chip senza pagare royalties costose, scatenando un'ondata di innovazione globale. LEGGI TUTTO L'ARTICOLO

Libertà dalle licenze
Progettare un chip ARM richiede di pagare licenze milionarie e royalties su ogni unità venduta. Con RISC-V, le istruzioni base (ISA) sono di pubblico dominio.

Aziende piccole, università e nazioni che vogliono sovranità tecnologica (come l'Europa, la Cina o l'India) possono creare i propri processori su misura senza dipendere da aziende straniere. Questo ha portato a un'esplosione di core RISC-V in controller per hard disk, microcontrollori e IoT.

Scalabilità e personalizzazione
La forza di RISC-V è la modularità. Si può partire da un design minimo per un sensore di temperatura e aggiungere estensioni per l'AI, la vettorizzazione o la crittografia solo se serve.

Non ci si porta dietro il "bagaglio" storico di istruzioni obsolete come su x86. NASA e Google stanno già investendo pesantemente: la NASA per processori spaziali resistenti, Google per supportare Android su architettura RISC-V.

La sfida delle prestazioni
Attualmente, RISC-V non compete ancora con i top di gamma Apple M3 o Intel Core i9 per prestazioni pure su desktop. L'ecosistema software deve maturare.

Tuttavia, il gap si sta chiudendo rapidamente. Aziende come SiFive e Ventana stanno rilasciando core ad alte prestazioni che potrebbero presto alimentare server e laptop, offrendo un'alternativa reale ed economica allo status quo.

RISC-V è la democratizzazione del silicio. Proprio come l'open source ha trasformato il software, questa architettura sta abbattendo le barriere d'ingresso nell'hardware, promettendo un futuro dove i chip sono più diversificati, sicuri e accessibili a tutti.