Richard Stallman, il guru del software libero
 Richard Stallman, fondatore del movimento del software libero e del progetto GNU.
Richard Stallman non è solo un programmatore, è un filosofo e un attivista il cui lavoro ha plasmato l'etica digitale moderna. Il suo impegno per la libertà del codice, iniziato negli anni '80 con la creazione del Progetto GNU e della Free Software Foundation (FSF), ha posto le basi per l'intero ecosistema open source. La sua visione radicale definisce il software come un bene sociale da condividere, modificare e studiare senza restrizioni. Stallman continua ad essere una figura controversa ma influente. ARTICOLO COMPLETO
La nascita della libertà del codice
Nel 1983, Richard Stallman lanciò il Progetto GNU, un ambizioso sforzo per creare un sistema operativo completamente libero. Questo nacque dalla sua frustrazione per la crescente privatizzazione del software.
Il progetto GNU mirava a fornire un'alternativa etica al software proprietario, basata sulla collaborazione e sulla trasparenza. Questo obiettivo fu raggiunto, in gran parte, grazie al kernel sviluppato da Linus Torvalds.
Le quattro libertà essenziali
Stallman è il principale autore della GNU General Public License (GPL), la licenza che garantisce le quattro libertà essenziali per l'utente, pilastri del movimento:
- La libertà di eseguire il programma per qualsiasi scopo.
- La libertà di studiare come funziona il programma e adattarlo alle proprie esigenze.
- La libertà di ridistribuire copie in modo da aiutare il prossimo.
- La libertà di migliorare il programma e distribuirne pubblicamente i miglioramenti.
La filosofia di Stallman va oltre l'aspetto tecnico; è un discorso politico e sociale sulla nostra indipendenza dagli enti che controllano il software. Anche se le sue posizioni sono spesso percepite come estreme, la sua influenza sui moderni standard di sviluppo, dall'Open Source all'AI, è innegabile e continua a guidare chi cerca il controllo sul proprio hardware.
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