Tim Cook: l'era della stabilità finanziaria e dell'innovazione mancata
Ritratto di Tim Cook di spalle che guarda un ologramma di Steve Jobs
Dopo 14 anni alla guida di Apple, Tim Cook consegna un'azienda finanziariamente solida ma che ha perso l'anima visionaria. Mentre i ricavi sono quintuplicati e la capitalizzazione sfiora i 3 trilioni, i fallimenti si accumulano: dall'Apple Car cancellato al Vision Pro deludente, fino all'IA arrivata troppo tardi. L'analisi di un'era di prosperità senza ispirazione. ARTICOLO COMPLETO
Apple Car: il progetto Titan naufragato
Il più emblematico fallimento dell'era Cook: l'auto autonoma che doveva rivoluzionare la mobilità. Dopo un decennio e miliardi investiti, il progetto è stato cancellato nel 2024. La complessità tecnica della guida autonoma di Livello 5 e i costi proibitivi hanno eroso l'ambizione iniziale, rivelando l'incapacità di Apple di espandersi oltre i suoi mercati tradizionali.
Vision Pro: la realtà mista che non convince
Presentato come il prossimo "One More Thing", il visore da 3.499 dollari ha deluso le aspettative con solo 370.000 unità vendute nel primo anno. Prezzo proibitivo, peso eccessivo e mancanza di killer app hanno limitato l'adozione. Apple ha già iniziato a lavorare a una versione più economica, ammettendo implicitamente l'errore strategico.
Apple Intelligence: l'IA troppo cauta e in ritardo
Quando Apple ha annunciato la sua IA generativa, il mercato era già dominato da OpenAI, Google e Microsoft. L'approccio eccessivamente cauto, focalizzato sulla privacy on-device, ha limitato le funzionalità avanzate. Siri rimane inferiore alla concorrenza nonostante i miglioramenti.
I fallimenti minori che hanno segnato un'epoca
AirPower: il caricatore wireless annunciato nel 2017 e mai arrivato sul mercato. HomePod: l'altoparlante intelligente che non ha trovato il suo pubblico. Butterfly Keyboard: il disastro di design che ha perseguitato i MacBook per anni. Episodi che rivelano una mancanza di validazione tecnica e comprensione del mercato.
Il contrasto con Steve Jobs: manager vs visionario
Cook è un esperto di supply chain e operazioni, Jobs un visionario del prodotto. Sotto Cook, Apple è passata da "Think Different" a "Think Safe": prodotti iterativi invece che rivoluzionari, ingresso tardivo in mercati già validati, evitamento del rischio a tutela dei margini.
I successi innegabili ma di matrice manageriale
Diversificazione dei servizi (85 miliardi di ricavi annui), dominio dei wearable con Apple Watch, transizione ai chip Apple Silicon, espansione globale e progressi nella sostenibilità. Risultati eccellenti da manager, non da innovatore radicale.
Cook lascerà un'azienda finanziariamente solida ma che ha perso la capacità di creare la "next big thing". L'eredità è quella di un custode affidabile più che di un visionario, in un settore dove l'innovazione radicale è l'unica garanzia di sopravvivenza a lungo termine.
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