\\ Home Page : Articolo : Stampa
Periscope e Bebo: Le storie di due social che hanno lasciato un segno effimero
Di Alex (del 10/12/2025 @ 08:00:00, in Tecnologia, letto 16 volte)
Un'illustrazione che combina elementi visivi di Periscope (streaming live, icone di cuore) e Bebo (profili social anni 2000, logo).
Un'illustrazione che combina elementi visivi di Periscope (streaming live, icone di cuore) e Bebo (profili social anni 2000, logo).

Il panorama dei social network è costellato di piattaforme che, pur avendo avuto momenti di grande risonanza, hanno poi visto la loro stella spegnersi, spesso inghiottite da concorrenti più grandi o da cambiamenti nel mercato. Periscope, pioniere del live streaming mobile, e Bebo, un tempo gigante del social networking nel Regno Unito, sono due esempi di social che hanno lasciato un segno significativo ma effimero, offrendo lezioni sulla volatilità dell'attenzione online e sulla sfida di sostenere l'innovazione.

Periscope (2015-2021): il pioniere del live streaming mobile
Periscope fu lanciato nel marzo 2015 da Kayvon Beykpour e Joe Bernstein e rapidamente acquisito da Twitter prima ancora del suo lancio ufficiale. L'app rivoluzionò il live streaming, permettendo a chiunque di trasmettere video in diretta dal proprio smartphone a un pubblico globale, con funzionalità di chat interattiva e la possibilità di inviare "cuori" agli streamer. Periscope divenne un fenomeno, utilizzato da giornalisti per la copertura di eventi in tempo reale, da celebrità per interagire con i fan e da persone comuni per condividere momenti della loro vita. Ha svolto un ruolo cruciale nella democratizzazione della trasmissione live, rendendola accessibile a tutti e influenzando l'evoluzione di piattaforme come Facebook Live e Instagram Live. Tuttavia, con l'integrazione sempre più profonda di funzionalità di live streaming direttamente in Twitter e la feroce competizione, Periscope faticò a mantenere la sua posizione e fu chiuso da Twitter nel marzo 2021.

Bebo (2005-2013, poi tentativi di rilancio): il gigante del Regno Unito
Bebo fu fondato nel 2005 da Michael Birch e Xochi Birch e divenne rapidamente il social network dominante nel Regno Unito e in Irlanda, superando MySpace in popolarità in quella regione. Offriva profili personalizzabili, bacheche, blog e gruppi, con un'enfasi sulla connessione con amici e la scoperta di musica e contenuti. Per un certo periodo, fu un rivale significativo di MySpace a livello globale. Nel 2008, AOL acquisì Bebo per 850 milioni di dollari, in quello che si rivelò essere un acquisto disastroso. La piattaforma faticò a competere con la rapida ascesa di Facebook, che offriva un'esperienza utente più pulita e una crescita globale inarrestabile. Dopo anni di declino e tentativi di rilancio (inclusa una riacquisizione da parte dei fondatori e una trasformazione in app di messaggistica), Bebo ha cessato le operazioni principali, rimanendo una lezione di come anche i social network dominanti possano perdere terreno rapidamente se non riescono a innovare e adattarsi.

Le storie di Periscope e Bebo sono un monito sulla velocità con cui il panorama dei social network può cambiare. Entrambe le piattaforme hanno avuto momenti di grande splendore, introducendo concetti innovativi (live streaming mobile, social network incentrato sul Regno Unito) e catturando l'attenzione di milioni di utenti. Tuttavia, la competizione implacabile, la mancanza di una strategia di innovazione a lungo termine o le acquisizioni infelici possono portare anche i giganti a svanire, lasciando dietro di sé un'eredità di idee che spesso vengono poi riprese e perfezionate da altri.