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Recensione Red Dead Redemption 2 (2025): il "simulatore" western che non invecchia
Di Alex (del 05/12/2025 @ 19:00:00, in Tecnologia, letto 26 volte)
Recensione del videogioco Red Dead Redemption 2 (2025)
Recensione del videogioco Red Dead Redemption 2 (2025)

Sette anni dopo la sua uscita (2018), Red Dead Redemption 2 (RDR2) di Rockstar (i creatori di GTA) è ancora il "benchmark" mondiale per l'immersività in un open world. È un gioco lento, metodico, quasi un "simulatore di vita western". Con l'attesa di GTA 6, RDR2 (spesso in forte sconto su Amazon per il Black Friday) è il titolo perfetto per capire dove sta andando l'industria. LEGGI TUTTO L'ARTICOLO

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Un mondo "vivo", non un parco giochi
RDR2 è il contrario di Assassin's Creed. Non è un gioco di "icone" da completare. È un mondo vivo che "respira". Gli NPC (personaggi) hanno routine, reagiscono (es. "saluta" o "insulta"), si ricordano di te. La fisica (tecnologia "Euphoria") è sbalorditiva: ogni caduta da cavallo è diversa. Bisogna pulire le armi (o si inceppano), mangiare (o si dimagrisce) e curare il proprio cavallo.

La storia di Arthur Morgan
È un prequel del primo RDR, e segue la storia di Arthur Morgan, il braccio destro della banda di Dutch van der Linde. È (forse) la trama più matura, commovente e "cinematografica" mai scritta da Rockstar. È un western crepuscolare, la storia della fine di un'era.

Verdetto: un'opera d'arte da Black Friday
RDR2 (disponibile su Amazon per PS5/Xbox/PC) è un'esperienza. Richiede pazienza (il ritmo è lento), ma la ricompensa è l'immersione totale in un mondo con un livello di dettaglio (dalla neve che si deforma, alla fauna) che, ancora nel 2025, rimane insuperato. È un capolavoro assoluto, da acquistare a prezzo scontato.