Recensione Elden Ring: Shadow of the Erdtree (2025)
 Recensione dell'espansione (DLC) Elden Ring: Shadow of the Erdtree (2025)
FromSoftware non fa "DLC", fa espansioni colossali. "Shadow of the Erdtree" è l'attesissima (e unica) espansione di Elden Ring, il capolavoro del 2022. Non è "altro dello stesso": è una nuova mappa (la "Terra dell'Ombra"), grande quasi quanto metà del gioco base, con 10 nuovi boss principali, centinaia di nuove armi e un livello di difficoltà che farà piangere anche i veterani. ARTICOLO COMPLETO
La Terra dell'Ombra: una mappa "verticale"
La nuova area (accessibile tramite il bozzolo di Miquella) è un capolavoro di "level design". A differenza del mondo aperto di Elden Ring, la Terra dell'Ombra è più densa, labirintica e "verticale", ricordando le aree interconnesse del primo Dark Souls. È piena di segreti, paludi velenose (ovviamente) e fortezze inespugnabili.
Nuove Armi e Boss (Messmer l'Impalatore)
L'espansione (disponibile su Amazon per PS5/Xbox/PC) introduce 8 nuove categorie di armi (come i "Profumi da battaglia" o le "Arti Marziali"), che cambiano il gameplay. Ma i protagonisti sono i boss. Boss come **Messmer l'Impalatore** (il "ragazzo copertina") e il "Leone Danzante Divino" sono tra i più difficili, spettacolari e "ingiusti" (in senso buono) mai creati da Hidetaka Miyazaki. Richiedono al giocatore di "re-imparare" a giocare.
Verdetto: un "Must-Play" da Black Friday
Se hai amato Elden Ring, "Shadow of the Erdtree" (spesso venduto in bundle "GOTY Edition" su Amazon) è un acquisto obbligato. Aggiunge 30-40 ore di contenuti di altissima qualità, espande la "lore" (trama nascosta) e offre una sfida degna dei fan. È, a tutti gli effetti, Elden Ring 1.5.
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