Jonas Salk: l'eroe che sconfisse la Polio con un vaccino "per tutti"
 Il Dr. Jonas Salk mentre somministra il suo vaccino anti-polio
Jonas Salk (1914-1995) è stato un virologo americano diventato un eroe mondiale. In un'epoca (gli anni '50) in cui la **poliomielite** era un terrore che paralizzava (letteralmente) migliaia di bambini ogni estate, Salk sviluppò il primo vaccino efficace, sicuro e producibile in massa. La sua decisione di non brevettarlo lo rese un benefattore dell'umanità. ARTICOLO COMPLETO
Il Terrore della Polio
Negli anni '50, la polio era il panico. Le piscine venivano chiuse, i cinema evitati. L'immagine simbolo della malattia era il "polmone d'acciaio", un cilindro metallico in cui i bambini con i muscoli respiratori paralizzati erano costretti a vivere. C'era una corsa mondiale per trovare un vaccino.
Il Vaccino "Ucciso" (IPV)
C'erano due scuole di pensiero: usare un virus "vivo ma attenuato" (come Sabin) o un virus "ucciso" (inattivato). Salk scelse la via più sicura: prese il poliovirus, lo uccise con la formaldeide e usò il virus "morto" per "insegnare" al sistema immunitario a riconoscerlo, senza alcun rischio di causare la malattia. Questo era il **Vaccino a Virus Inattivato (IPV)**, somministrato per iniezione.
Nel 1954, partì la più grande sperimentazione clinica della storia: 1.8 milioni di bambini (i "Pionieri della Polio") parteciparono al trial.
"Il sole si può brevettare?"
Il 12 aprile 1955, i risultati furono annunciati: il vaccino era sicuro ed efficace. Fu un giorno di giubilo nazionale. Quando un giornalista chiese a Salk chi possedesse il brevetto del vaccino, lui rispose con la celebre frase: "Beh, la gente, direi. Non c'è brevetto. **Si può brevettare il sole?**".
Rinunciando al brevetto (che lo avrebbe reso miliardario), Salk donò il vaccino al mondo, permettendo una produzione di massa immediata e a basso costo. In pochi anni, i casi di polio crollarono del 99%.
|