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Charles Darwin: lo scienziato che svelò l'evoluzione della vita
Di Alex (del 20/11/2025 @ 12:00:00, in Tecnologia, letto 21 volte)
Ritratto di Charles Darwin e l'albero dell'evoluzione
Ritratto di Charles Darwin e l'albero dell'evoluzione

Charles Darwin (1809-1882) è stato un naturalista e biologo inglese che ha formulato la teoria scientifica dell'evoluzione. La sua opera del 1859, "L'origine delle specie", ha rivoluzionato la biologia, dimostrando che tutte le specie viventi discendono da antenati comuni e si sono evolute nel tempo attraverso un processo che chiamò "selezione naturale". ARTICOLO COMPLETO


Il Viaggio sul Beagle (1831-1836)
La svolta nella vita di Darwin fu il suo viaggio di cinque anni intorno al mondo come naturalista a bordo del brigantino HMS Beagle. Durante il viaggio, raccolse campioni di piante, animali e fossili. L'osservazione chiave avvenne alle **Isole Galapagos**. Darwin notò che su isole diverse vivevano specie diverse di fringuelli e tartarughe; sembravano imparentati, ma ognuno si era adattato perfettamente al cibo (e all'ambiente) della propria isola (es. becchi diversi per semi diversi).

L'Invenzione della "Selezione Naturale"
Tornato in Inghilterra, Darwin cercò per vent'anni una spiegazione. La trovò nel concetto di **Selezione Naturale**:
  1. Variazione: All'interno di una popolazione, gli individui non sono identici (alcuni sono più veloci, più alti, più mimetici).
  2. Lotta per la Sopravvivenza: Nascono più individui di quanti possano sopravvivere (per mancanza di cibo, predatori, malattie).
  3. Sopravvivenza del più Adatto: Gli individui con le variazioni *vantaggiose* per quel determinato ambiente hanno più probabilità di sopravvivere, riprodursi e passare quei tratti ai figli.
Nel corso di milioni di anni, questo processo lento e graduale (l'"evoluzione") porta alla nascita di nuove specie.

L'Impatto Culturale
La teoria di Darwin (sviluppata indipendentemente anche da Alfred Russel Wallace) fu uno shock per la società vittoriana. Sfidava l'idea di una creazione divina e immutabile delle specie e, soprattutto (come spiegato nel suo libro successivo, "L'origine dell'uomo"), implicava che l'essere umano non fosse una creazione speciale, ma discendesse da un antenato comune alle scimmie. È la teoria unificante di tutta la biologia moderna.