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Antoine Lavoisier: il padre della chimica moderna (che perse la testa)
Di Alex (del 18/11/2025 @ 12:00:00, in Tecnologia, letto 84 volte)
Ritratto di Antoine Lavoisier e la moglie nel suo laboratorio
Ritratto di Antoine Lavoisier e la moglie nel suo laboratorio

Antoine-Laurent de Lavoisier (1743-1794) è stato un nobile e chimico francese che ha trasformato la chimica da un'arte mistica (l'alchimia) a una scienza quantitativa rigorosa. Ha stabilito la legge della conservazione della massa, ha dato un nome all'ossigeno e all'idrogeno e ha creato la nomenclatura chimica che usiamo ancora oggi. ARTICOLO COMPLETO


La Rivoluzione della Combustione
Prima di Lavoisier, la scienza spiegava la combustione (il fuoco) con la "Teoria del Flogisto": si pensava che gli oggetti bruciassero rilasciando una sostanza misteriosa chiamata "flogisto". Lavoisier, ossessionato dalla misurazione precisa (usava bilance costosissime), dimostrò che era vero il contrario.

Bruciando sostanze (come il mercurio) in contenitori sigillati, dimostrò che la combustione non *perdeva* flogisto, ma *acquisiva* qualcosa dall'aria. Scoprì che questo "qualcosa" era un gas, che lui chiamò **Ossigeno**. Capì che la combustione è una combinazione con l'ossigeno. Scoprì anche che l'acqua non era un elemento, ma un composto di ossigeno e un altro gas che chiamò **Idrogeno** ("generatore di acqua").

"Nulla si crea, nulla si distrugge"
Con questi esperimenti quantitativi, Lavoisier formulò la **Legge della Conservazione della Massa**: in una reazione chimica, la massa totale dei reagenti è esattamente uguale alla massa totale dei prodotti. Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma. È il principio fondante della chimica.

Una Fine Tragica
Lavoisier era anche un "appaltatore delle imposte" (un esattore delle tasse) per la monarchia francese. Durante il "Terrore" della Rivoluzione Francese, fu arrestato, processato sommariamente e ghigliottinato nel 1794. Il giudice che lo condannò pronunciò la frase tristemente celebre: "La Repubblica non ha bisogno di scienziati".