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Il Paradosso di Olbers: perché il cielo notturno è buio?
Di Alex (del 11/11/2025 @ 00:00:00, in [Misteri E Scienza], letto 78 volte)
Un cielo notturno stellato con una domanda
Un cielo notturno stellato con una domanda "Perché è buio?"

Sembra una domanda da bambini, ma è uno dei paradossi più profondi della cosmologia. Per secoli, gli scienziati hanno dato per scontato che l'universo fosse infinito, eterno e statico (immobile). Ma se così fosse, il cielo notturno non dovrebbe essere buio: dovrebbe essere accecante come la superficie del Sole. Questo è il Paradosso di Olbers. ARTICOLO COMPLETO


Perché l'universo dovrebbe essere luminoso?
Formulato dall'astronomo tedesco Heinrich Olbers nel 1823 (ma già intuito da Keplero), il paradosso si basa su due presupposti:

  1. L'universo è **infinito** nello spazio.
  2. L'universo è **eterno** (esiste da sempre) e **statico** (le stelle non si muovono).

Se questo fosse vero, in qualunque direzione guardassimo nel cielo, la nostra linea visiva, prima o poi, dovrebbe incrociare la superficie di una stella. Anche se le stelle lontane appaiono più deboli, in un universo infinito ci sarebbe un numero infinito di stelle. La loro luce combinata riempirebbe ogni singolo punto del cielo, rendendo la notte luminosa quanto il giorno.

Le vecchie (e sbagliate) soluzioni
Per secoli si è cercata una soluzione. L'ipotesi più comune era che la luce delle stelle lontane venisse bloccata dalla polvere interstellare. Ma questa soluzione non funziona: la polvere, assorbendo energia per un tempo infinito, si scalderebbe a tal punto da iniziare a brillare essa stessa, luminosa come le stelle che nasconde.

La soluzione moderna: l'universo non è eterno né statico
Il paradosso è stato risolto solo nel XX secolo, quando abbiamo abbandonato entrambi i presupposti iniziali. La risposta sta in due scoperte fondamentali:

  • 1. L'universo ha un'età finita (non è eterno): Grazie alla teoria del Big Bang, sappiamo che l'universo è nato circa 13,8 miliardi di anni fa. Questo significa che possiamo vedere solo la luce delle stelle la cui luce ha avuto il tempo di raggiungerci in 13,8 miliardi di anni. Non vediamo le stelle "infinite" perché la loro luce è ancora in viaggio.
  • 2. L'universo è in espansione (non è statico): Questa è la parte più importante. L'universo si sta espandendo. Le galassie lontane si stanno allontanando da noi a velocità incredibili. A causa dell'effetto Doppler, questa espansione "stira" le onde luminose (Redshift). La luce visibile e ultravioletta emessa dalle stelle più lontane viene stirata a tal punto da diventare radiazione infrarossa o microonde, invisibili ai nostri occhi.


Il cielo notturno, quindi, è buio non perché le stelle siano poche, ma perché l'universo ha avuto un inizio (il Big Bang) e perché l'espansione dello spazio allontana la luce delle galassie più distanti da noi, "raffreddandola" fino a renderla invisibile. Il buio della notte è la prova più evidente della nascita e dell'espansione del cosmo.