Nuovo processore quantistico a 100 qubit supera la soglia della correzione d'errore
Di Alex (del 01/11/2025 @ 09:00:00, in Scienza, letto 108 volte)
Raffigurazione artistica di un chip quantistico con qubit superconduttori
Un team di ricerca congiunto tra Cina e Germania ha annunciato un processore quantistico a 100 qubit fisici che, per la prima volta, implementa con successo un codice di correzione d'errore in tempo reale. Questo risultato, pubblicato su Nature, supera una barriera fondamentale per lo sviluppo di computer quantistici pratici e utili, riducendo il tasso di errori che ha finora limitato le potenzialità di questa tecnologia. ARTICOLO COMPLETO
La sfida degli errori quantistici
I qubit, le unità fondamentali dell'informazione quantistica, sono estremamente fragili e soggetti a errori a causa del decadimento e della decoerenza. Fino ad ora, gran parte della potenza di calcolo di un computer quantistico veniva spesa proprio per correggere questi errori, limitando di fatto le risorse computazionali disponibili.
Il codice di superficie e la soglia pratica
Il nuovo chip utilizza un "codice di superficie", un metodo che distribuisce l'informazione quantistica logica su più qubit fisici, creando una ridondanza che permette di individuare e correggere gli errori senza distruggere lo stato quantistico. Il sistema ha dimostrato di operare al di sopra della "soglia di correzione d'errore", un traguardo teorico per cui il codice migliora effettivamente l'affidabilità dei qubit logici invece di consumare semplicemente risorse.
Implicazioni per il futuro
Questo avanzamento non rende il computer quantistico immediatamente disponibile per il consumatore, ma spalanca le porte alla realizzazione di macchine "fault-tolerant". Questi sistemi, immuni agli errori, potrebbero risolvere problemi oggi intrattabili, dalla scoperta di nuovi farmaci alla progettazione di materiali avanzati, con una precisione e una velocità inimmaginabili per i computer classici.
La strada verso un computer quantistico universale e commerciale rimane lunga, ma il superamento di questa soglia rappresenta un momento di svolta paragonabile al primo volo dei fratelli Wright per l'aviazione: non un arrivo, ma la prova definitiva che la destinazione è raggiungibile.
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