
Il drone compatto Hover Air X1 Pro Max che vola autonomamente seguendo uno sportivo in bicicletta.
Il drone Hover Air X1 Pro Max di Zero Zero Robotics si inserisce in una categoria di prodotto unica, che ridefinisce il concetto stesso di drone per l'utente consumer. Non si tratta di un quadricottero da pilotare con un radiocomando, ma di un "cameraman volante" completamente autonomo, progettato per un unico scopo: seguire e riprendere il soggetto in modo dinamico e intelligente. ARTICOLO COMPLETO
Design e caratteristiche tecniche
Il design dell'X1 Pro Max è un esempio di ingegneria finalizzata alla portabilità e alla sicurezza. La struttura si chiude "a libro", proteggendo le piccole eliche che sono completamente integrate all'interno di paraeliche strutturali. Il telaio è realizzato in un polimero super elastico, altamente resistente a urti e torsioni.
Tuttavia, la caratteristica di design più strategica è il suo peso: solo 192 grammi. Questa scelta non è casuale, ma è guidata dalle normative internazionali sui droni. Mantenendosi ben al di sotto della soglia critica dei 250 grammi, l'X1 Pro Max ottiene la classificazione C0, che in molte giurisdizioni, inclusa l'Europa, lo esenta dalla necessità di patentini, registrazioni complesse e altre limitazioni burocratiche. Questo abbatte le barriere all'ingresso per l'utente medio e lo trasforma in un gadget "prendi e usa", accessibile e privo di complicazioni legali.
Prestazioni di volo e inseguimento
L'Hover Air X1 Pro Max è progettato per tenere il passo con l'azione. Raggiunge una velocità massima di tracciamento di 42 km/h, con picchi istantanei fino a 60 km/h, rendendolo adatto a riprendere attività come lo sci, lo snowboard, il ciclismo e la corsa. Il suo cervello è un sistema di computer vision che permette di eseguire diverse modalità di ripresa automatica con la semplice pressione di un tasto:
- Follow: Segue il soggetto da dietro o di lato.
- Hover: Rimane fermo in aria, mantenendo il soggetto nell'inquadratura.
- Zoom Out/In: Si allontana o si avvicina al soggetto con un movimento fluido.
- Bird's Eye: Si alza in verticale sopra il soggetto per una ripresa dall'alto.
Nei test sul campo, il sistema di tracciamento si dimostra efficace, anche se presenta alcuni limiti in condizioni complesse. Ad esempio, utilizzando la "Flat Mode" su un terreno molto sconnesso come una pista da sci, il drone tende a mantenere un'altitudine fissa rispetto al punto di decollo, richiedendo attenzione da parte dell'utente per evitare ostacoli.
Qualità video: l'8K tascabile
Il modello Pro Max si distingue per la sua capacità di registrare video con una risoluzione massima di 8K a 30 frame al secondo, un primato per un drone di queste dimensioni. La versione Pro standard si ferma invece a 4K e 60 fps. Il bitrate video è di 160 Mbps in 8K e 100 Mbps in 4K, garantendo un'elevata qualità d'immagine, ricca di dettagli. L'autonomia di volo dichiarata è di 16 minuti, un valore che nella pratica si riduce leggermente. Si tratta di un compromesso inevitabile per mantenere il peso e le dimensioni estremamente contenute, sufficiente per catturare diverse clip d'azione prima di necessitare una ricarica.
A chi è rivolto? Conclusioni
L'Hover Air X1 Pro Max non è un drone per tutti. Chi cerca un'esperienza di pilotaggio manuale e la possibilità di realizzare riprese cinematografiche complesse dovrebbe rivolgersi a prodotti come quelli della serie Mini di DJI. Il target di riferimento dell'X1 Pro Max è invece molto specifico: vlogger, influencer, atleti e chiunque abbia la necessità di creare contenuti dinamici in terza persona in modo semplice e immediato.
È un prodotto di nicchia che eccelle nel suo campo, offrendo una soluzione "imposta e dimentica" che nessun altro drone consumer è attualmente in grado di eguagliare con la stessa efficacia e portabilità.