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I geni sfruttano la fisica: come l'effetto Marangoni modella gli embrioni
Di Alex (del 19/10/2025 @ 10:00:00, in Scienza e Tecnologia, letto 34 volte)
Un'illustrazione scientifica di un gruppo di cellule embrionali che si allungano a causa di forze di tensione superficiale.
Un'illustrazione scientifica di un gruppo di cellule embrionali che si allungano a causa di forze di tensione superficiale.

La crescita e lo sviluppo degli esseri viventi non sono guidati solo da istruzioni genetiche e segnali chimici. Una nuova ricerca rivela che i geni hanno imparato a "imbrigliare" le forze fisiche per scolpire gli organismi. In particolare, lo stesso effetto che crea le "lacrime" in un bicchiere di vino, l'effetto Marangoni, gioca un ruolo cruciale nel definire la forma degli embrioni, unendo biologia e meccanica in modo sorprendente. ARTICOLO COMPLETO

L'effetto Marangoni: dalle lacrime del vino alle cellule
L'effetto Marangoni, spiegato per la prima volta nel 1855, descrive il movimento di un fluido causato da differenze nella sua tensione superficiale. In un bicchiere di vino, l'alcol evapora più velocemente sui bordi, lasciando un liquido più acquoso con una tensione superficiale maggiore. Questo liquido "tira" il resto del vino verso l'alto lungo il vetro, formando le caratteristiche gocce o "lacrime" che poi ricadono per gravità. Questo fenomeno si verifica ogni volta che due liquidi con tensioni superficiali diverse si incontrano: quello con la tensione più alta attira l'altro.

Modellare l'embrione
Un team di ricercatori ha scoperto che questo stesso principio fisico è responsabile di un momento fondamentale nello sviluppo embrionale. Studiando i "gastruloidi" di topo (aggregati di cellule staminali che mimano lo sviluppo di un embrione), hanno osservato il momento in cui una massa omogenea di cellule si allunga e sviluppa un asse testa-coda, la prima caratteristica distintiva di un organismo. Le cellule fluivano lungo i lati del gastruloide per poi scorrere verso il centro, un movimento che ricordava proprio le lacrime del vino.

L'interazione tra geni e fisica
Qui emerge la connessione tra genetica e meccanica. Il flusso di Marangoni è un effetto fisico, ma sono i geni a innescarlo. In una specifica area della massa cellulare, i geni ordinano la produzione di due particolari proteine. Queste proteine abbassano la tensione superficiale in quella regione. Di conseguenza, il tessuto circostante, che ha una tensione superficiale più alta, "tira" il tessuto a bassa tensione, facendolo fluire via da quell'area. Questo flusso di tessuto si muove lungo la periferia del gastruloide prima di ricircolare al centro, un processo che alla fine ne causa l'allungamento e la definizione della sua forma. In pratica, i geni non dicono direttamente alle cellule "allungatevi", ma creare le condizioni fisiche affinché l'allungamento avvenga spontaneamente.

Questa scoperta rafforza un'idea sempre più centrale nella biologia moderna: la forma della vita non è scritta solo nel codice genetico, ma emerge dall'interazione complessa tra quel codice e le leggi fondamentali della fisica. I geni non sono solo architetti che forniscono un progetto, ma anche ingegneri che sfruttano forze come la tensione superficiale per costruire attivamente le strutture complesse che chiamiamo organismi.