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Adulare Trump: dentro la cena alla Casa Bianca dove i CEO della tecnologia hanno fatto politica
Di Alex (del 13/09/2025 @ 12:00:00, in Chiacchiere Varie, letto 53 volte)
I CEO della Silicon Valley a cena con Donald Trump alla Casa Bianca
I CEO della Silicon Valley a cena con Donald Trump alla Casa Bianca

In una delle sale più iconiche del potere mondiale, si è consumato un incontro che ha mescolato lusso, affari e un'alta dose di pragmatismo politico. I vertici della Silicon Valley, spesso visti come un mondo a parte, si sono seduti al tavolo con l'allora presidente Donald Trump. Un evento che ha svelato la complessa e talvolta scomoda danza tra i giganti della tecnologia e l'amministrazione, un balletto necessario per navigare le acque turbolente della politica americana. LEGGI TUTTO

Un parterre di giganti alla corte del Presidente
L'elenco degli invitati a questi incontri era un vero e proprio "who's who" del settore tecnologico. Attorno al tavolo sedevano nomi del calibro di Tim Cook di Apple, Satya Nadella di Microsoft, Jeff Bezos di Amazon e Larry Page di Alphabet (Google). Accanto a loro, figure come Peter Thiel, il co-fondatore di PayPal e uno dei pochi sostenitori a viso aperto di Trump nella Silicon Valley, agivano da ponte tra due mondi apparentemente inconciliabili. La presenza di questi leader non era casuale: rappresentava un tentativo strategico di stabilire un canale di comunicazione diretto con un'amministrazione le cui decisioni potevano valere miliardi di dollari.

Sul tavolo: tariffe, immigrazione e il futuro della tecnologia
Le conversazioni, al di là dei convenevoli, si sono concentrate su temi di vitale importanza per l'industria tech. In cima alla lista c'erano le politiche commerciali, in particolare le tariffe sulla Cina, che minacciavano di sconvolgere le catene di approvvigionamento globali su cui aziende come Apple fanno affidamento. Un altro argomento caldo era l'immigrazione, con i CEO che esprimevano preoccupazione per le restrizioni sui visti H-1B, fondamentali per attrarre talenti qualificati da tutto il mondo. Sullo sfondo, aleggiava la minaccia sempre presente di una stretta sulla regolamentazione e di indagini antitrust, argomenti che richiedevano un approccio diplomatico per essere gestiti.

Il delicato balletto tra affari e posizioni personali
Per molti di questi CEO, partecipare a una cena con Trump rappresentava un esercizio di equilibrismo. Molte delle loro aziende e dei loro dipendenti si erano apertamente opposti alle politiche e alla retorica del presidente su questioni sociali e ambientali. Tuttavia, la responsabilità fiduciaria nei confronti degli azionisti imponeva di mettere da parte le divergenze personali per il bene degli affari. Questo evento ha messo in luce la natura transazionale del rapporto: i CEO cercavano un ambiente normativo e commerciale favorevole, mentre l'amministrazione cercava di ottenere il sostegno, o almeno la neutralità, di un settore economico cruciale e di proiettare un'immagine di collaborazione con l'innovazione.

Cosa rivela l'incontro sulla relazione tra tech e potere
Questa cena non è stata un episodio isolato, ma il simbolo di un cambiamento epocale. La Silicon Valley, nata con un'etica libertaria e anti-establishment, è diventata essa stessa un centro di potere consolidato, costretta a giocare secondo le regole tradizionali di Washington. L'evento dimostra che le grandi aziende tecnologiche non possono più permettersi di ignorare la politica. Al contrario, devono impegnarsi attivamente nel lobbying e nella costruzione di relazioni per influenzare le leggi che modellano il loro futuro, navigando in un panorama politico sempre più polarizzato dove ogni mossa viene attentamente scrutata dal pubblico e dai propri dipendenti.

In definitiva, la cena alla Casa Bianca tra i CEO della tecnologia e Donald Trump è stata una perfetta istantanea della realpolitik moderna. Ha mostrato come, dietro le quinte dell'innovazione e dei dibattiti pubblici, si intreccino complesse negoziazioni dove gli interessi economici spesso costringono a compromessi e ad alleanze inaspettate, ridefinendo costantemente il confine tra il mondo della tecnologia e quello del potere.