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Tesla rilascia la versione 14 del Full Self-Driving: la guida autonoma è davvero qui?
Di Alex (del 05/08/2025 @ 12:00:00, in Auto elettriche, letto 92 volte)
L'interfaccia della nuova versione 14 del Full Self-Driving di Tesla.
L'interfaccia della nuova versione 14 del Full Self-Driving di Tesla.

Tesla ha dato il via al rilascio dell'aggiornamento software più atteso dell'anno, che porta con sé la versione 14 del suo sistema Full Self-Driving (FSD). Elon Musk aveva promesso una rivoluzione e, a giudicare dalle prime note di rilascio, l'azienda di Austin punta a mantenere la promessa, rimuovendo persino l'etichetta "Beta" dal nome. Un passo simbolico e tecnico che potrebbe segnare una svolta per la guida autonoma su veicoli di serie.

Cosa cambia con FSD v14: non più Beta
La novità più eclatante è senza dubbio la rimozione della dicitura "Beta". Per anni, Tesla ha sottolineato la natura sperimentale del suo software, richiedendo un'attenzione costante da parte del guidatore. La rimozione di questa etichetta suggerisce un livello di affidabilità e maturità del sistema mai raggiunto prima. Secondo Tesla, la versione 14 è stata addestrata su un numero di chilometri "guidati" dall'IA ordini di grandezza superiore alle versioni precedenti, portando a una drastica riduzione degli interventi da parte dell'uomo.

Il "cervello" neurale: apprendimento end-to-end
Dal punto di vista tecnico, il balzo in avanti è dovuto all'adozione di un'architettura di rete neurale "end-to-end". A differenza dei modelli precedenti che suddividevano il compito di guida in più fasi (percezione, pianificazione, controllo), il nuovo sistema elabora i dati grezzi provenienti dalle telecamere e li traduce direttamente in comandi di guida (sterzo, acceleratore, freno). Questo approccio, molto più simile al modo in cui apprende un essere umano, permette al sistema di gestire scenari imprevisti e complessi con una fluidità e una naturalezza nettamente superiori.

Le novità sul campo: le principali migliorie
L'aggiornamento introduce una serie di miglioramenti tangibili nella guida di tutti i giorni. Tra i più significativi troviamo:


  • Gestione delle rotatorie complesse: Il sistema ora naviga con sicurezza anche nelle rotatorie a più uscite e con traffico intenso.
  • Riconoscimento avanzato della segnaletica: Migliorata l'interpretazione dei segnali di cantiere temporanei e dei gesti manuali dei vigili urbani.
  • Parcheggio autonomo "door-to-door": La funzione "Smart Summon" è stata potenziata e ora permette al veicolo di trovare parcheggio e raggiungervi dall'altra parte di un'area di sosta complessa.
  • Guida più "umana": Accelerazioni e frenate più dolci e una migliore gestione della posizione all'interno della corsia.


Autonomia di livello 4: a che punto siamo?
Con queste migliorie, Tesla si avvicina al livello 4 della scala SAE di guida autonoma (guida completamente autonoma in aree delimitate)? La risposta è complessa. Sebbene il sistema sia enormemente più capace, Tesla continua a richiedere che il guidatore sia vigile e pronto a intervenire. Legalmente e tecnicamente, siamo ancora in un'avanzatissima forma di livello 2. Tuttavia, le performance mostrate dalla v14 sfumano i confini, dimostrando che il traguardo di un'automazione di livello superiore, almeno in determinate condizioni operative, è sempre più vicino.

Tesla, con FSD v14, compie un passo da gigante che ridefinisce le aspettative sulla guida autonoma di oggi. L'approccio basato su un'unica rete neurale end-to-end è una scommessa audace che, se confermata dai risultati su larga scala, potrebbe davvero cambiare le regole del gioco nel settore automotive. Pur rimanendo con i piedi per terra e consapevoli che la vera autonomia "robotaxi" richiede ancora tempo e un quadro normativo adeguato, è innegabile l'incredibile progresso tecnologico. Un'innovazione spinta dal software che continua a tenere Tesla una spanna sopra molti concorrenti, i quali spesso preferiscono un approccio più cauto e frammentato.

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