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Ecco come è possibile raccogliere l'acqua anche nel deserto più arido del mondo!
Di Alex (del 23/07/2025 @ 14:00:00, in Sviluppo sostenibile, letto 41 volte)
Il pannello in idrogel sviluppato dal MIT per estrarre acqua potabile dall'aria del deserto.
Il pannello in idrogel sviluppato dal MIT per estrarre acqua potabile dall'aria del deserto.

L'accesso all'acqua potabile è una delle sfide più critiche del nostro tempo, con oltre 2,2 miliardi di persone che ne sono prive. In un mondo dove l'insicurezza idrica cresce, un'innovazione radicale arriva dal Massachusetts Institute of Technology (MIT): un sistema capace di "catturare" l'acqua direttamente dall'aria, anche in luoghi aridi come la Death Valley, funzionando in modo completamente passivo, senza elettricità né parti in movimento.



Un materiale "spugna" che cattura l'umidità notturna
Il cuore di questa tecnologia, chiamata Atmospheric Water Harvesting Window (AWHW), è un idrogel super-assorbente. Questo materiale, economico e facilmente reperibile, è infuso con sale di litio cloruro, che ha una fortissima affinità con l'umidità. Durante la notte, quando la temperatura scende e l'umidità relativa dell'aria aumenta (anche di poco), l'idrogel agisce come una spugna, assorbendo passivamente le molecole di vapore acqueo presenti nell'atmosfera e intrappolandole nella sua struttura porosa.

Il ciclo giorno-notte: come il sole rilascia l'acqua
Con le prime luci dell'alba, il processo si inverte. La superficie scura del pannello assorbe l'energia solare, riscaldando rapidamente l'idrogel. Questo aumento di temperatura "strizza" letteralmente il materiale, costringendolo a rilasciare il vapore acqueo accumulato. Il vapore, salendo, entra in contatto con una lastra di vetro sovrastante, che rimane più fredda rispetto all'idrogel. La differenza di temperatura provoca la condensazione del vapore in goccioline di acqua purissima, che scivolano per gravità in un canale di raccolta.

Vantaggi e prospettive: una soluzione per tutti?
I test condotti in condizioni estreme hanno dimostrato che il sistema è sorprendentemente efficiente. Ma i suoi veri punti di forza sono altri:


  • Costo bassissimo: i materiali utilizzati sono economici e abbondanti.

  • Zero consumi energetici: sfrutta unicamente il ciclo naturale di temperatura e umidità tra giorno e notte.

  • Scalabilità: i pannelli possono essere piccoli per uso domestico o combinati per servire intere comunità.

  • Manutenzione minima: l'assenza di parti meccaniche lo rende robusto e durevole.


Questa tecnologia non è solo un esperimento scientifico, ma una potenziale rivoluzione per le aree rurali, i campi profughi e tutte quelle comunità isolate dalla rete idrica. L'idea di produrre acqua potabile dal nulla, usando solo il sole e l'aria, potrebbe finalmente trasformare il deserto in una fonte di vita, democratizzando l'accesso alla risorsa più preziosa del pianeta.