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La storia dei telefoni portatili dagli esordi a oggi
Di Alex (del 26/12/2025 @ 12:00:00, in Tecnologia, letto 79 volte)
Confronto visivo tra il primo Motorola DynaTAC e uno smartphone moderno.
Confronto visivo tra il primo Motorola DynaTAC e uno smartphone moderno.

Oggi diamo per scontato di avere in tasca un supercomputer connesso al mondo, ma meno di cinquant'anni fa, l'idea di telefonare camminando per strada sembrava fantascienza. Dal leggendario "mattone" di Martin Cooper fino agli schermi pieghevoli e all'intelligenza artificiale, l'evoluzione del telefono cellulare è stata una delle corse tecnologiche più rapide della storia. LEGGI TUTTO L'ARTICOLO

1973: La prima chiamata
Tutto iniziò il 3 aprile 1973 a New York. Martin Cooper, ingegnere di Motorola, fece la prima chiamata pubblica da un prototipo di telefono cellulare. Chiamò, con ironia, il suo rivale alla Bell Labs. Quel dispositivo, il DynaTAC 8000X, arrivò sul mercato solo dieci anni dopo: pesava oltre un chilo, aveva 30 minuti di autonomia e costava quasi 4.000 dollari dell'epoca. Era uno status symbol per pochi.

Dall'analogico al GSM: la miniaturizzazione
Negli anni '90, con il passaggio alla rete digitale GSM (2G), i telefoni divennero più piccoli e accessibili. Fu l'era dei Nokia (indimenticabile il 3310) e dei primi SMS. Il telefono non serviva più solo per parlare, ma per inviare messaggi di testo. Iniziarono ad apparire giochi (Snake) e suonerie personalizzabili, rendendo il cellulare un oggetto personale e di moda.

2007: La rivoluzione smartphone
Il vero spartiacque arrivò nel 2007 con la presentazione del primo iPhone da parte di Steve Jobs.


  • Spariva la tastiera fisica a favore del multi-touch screen capacitivo.
  • Nasceva il concetto di "App Store" (2008), trasformando il telefono in un dispositivo versatile.
  • Internet diventava fruibile in mobilità come sul desktop.


Il presente e il futuro
Dopo l'ascesa di Android e la saturazione del mercato degli smartphone rettangolari, oggi viviamo una nuova fase. Le reti 5G permettono velocità gigabit, mentre i form factor stanno cambiando con i display pieghevoli (foldable). L'integrazione con l'AI generativa promette di rendere questi dispositivi assistenti proattivi, capaci di anticipare i nostri bisogni prima ancora di toccare lo schermo.

In mezzo secolo siamo passati dal dover allenare i bicipiti per fare una chiamata a gestire l'intera nostra vita digitale con un dito. Il telefono non è più un accessorio, ma un'estensione biologica della nostra memoria e delle nostre capacità di comunicazione.