Nuovi studi suggeriscono che Miranda, una luna di Urano, potrebbe nascondere un oceano sotterraneo
Immagine composita della luna di Urano, Miranda, che mostra la sua superficie ghiacciata e fratturata, basata sui dati della sonda Voyager 2
Una recente analisi dei dati storici della sonda Voyager 2 della NASA ha portato gli scienzi a una conclusione sorprendente: Miranda, una delle lune pių piccole e strane di Urano, potrebbe aver ospitato, o forse ospita ancora, un vasto oceano di acqua liquida sotto la sua superficie ghiacciata. Questa scoperta potrebbe ridefinire la nostra comprensione dei mondi abitabili nel sistema solare esterno. LEGGI TUTTO L'ARTICOLO
Una superficie che racconta una storia turbolenta
La superficie di Miranda č un mosaico caotico di canyon profondi, scogliere altissime e regioni fratturate chiamate "corone". Per decenni, gli scienziati si sono interrogati sull'origine di queste caratteristiche estreme. Il nuovo studio, pubblicato su *The Planetary Science Journal*, suggerisce che queste formazioni siano il risultato di un intenso riscaldamento mareale nel passato della luna, causato dall'interazione gravitazionale con Urano e altre lune vicine.
Il modello dell'oceano nascosto
I ricercatori hanno utilizzato modelli computerizzati per simulare come la struttura interna di Miranda avrebbe dovuto comportarsi per generare la geologia osservata. Il modello che meglio si adatta ai dati prevede l'esistenza di un oceano sotterraneo profondo almeno 100 chilometri, nascosto sotto una crosta ghiacciata di circa 30 chilometri. Questo oceano avrebbe potuto esistere tra 100 e 500 milioni di anni fa.
Implicazioni per la vita extraterrestre
Se Miranda ha ospitato un oceano liquido per un periodo cosė lungo, si aggiunge alla lista dei potenziali "mondi oceanici" come Europa (Giove) ed Encelado (Saturno), che sono considerati i luoghi pių promettenti per cercare vita extraterrestre nel nostro sistema solare. Anche se l'oceano di Miranda si fosse ormai congelato, la sua esistenza passata dimostra che le condizioni per l'acqua liquida possono verificarsi anche in luoghi inaspettati e lontani dal Sole.
La scoperta sottolinea l'importanza di inviare una nuova missione dedicata al sistema di Urano. Solo con nuovi dati potremo confermare se il piccolo e strano Miranda nasconda ancora oggi un segreto liquido sotto i suoi ghiacci tormentati.
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