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Recensione Dragon Age: Dreadwolf (2025): il ritorno del "vero" RPG BioWare
Di Alex (del 29/11/2025 @ 12:00:00, in Tecnologia, letto 23 volte)
Recensione del videogioco RPG Dragon Age: Dreadwolf (2025)
Recensione del videogioco RPG Dragon Age: Dreadwolf (2025)

Dopo 10 lunghi anni da "Inquisition", BioWare torna al suo franchise fantasy "dark". Dragon Age: Dreadwolf (titolo 2025) è uno degli RPG più attesi dell'anno. Abbandona l'open world "vuoto" di Inquisition per tornare a un sistema a **livelli "Hub"** (come *Mass Effect* o *The Witcher 2*), focalizzandosi sulla trama, sui personaggi e sulle scelte morali. ARTICOLO COMPLETO


La Trama: la caccia a Solas
Il gioco è un sequel diretto: il protagonista (un nuovo eroe, non l'Inquisitore) deve dare la caccia a Solas, il "Lupo Temibile" (Dread Wolf), l'ex-compagno che si è rivelato essere un dio elfico traditore che vuole distruggere il mondo per salvarlo. La trama è più "spy-thriller" e meno "guerra epica".

Gameplay: il Ritorno della "Pausa Tattica"
Il gameplay è il "meglio" dei tre capitoli precedenti:
  • Combattimento Action: Il combattimento in tempo reale è veloce e basato sulle abilità (stile *Inquisition*).
  • Pausa Tattica: È tornata la "pausa tattica" (stile *Origins*). Si può fermare il tempo, dare ordini ai 2 compagni (es. "Mago, usa la barriera", "Guerriero, carica") e creare combo devastanti.
  • Dialoghi e Scelte: BioWare è tornata a fare ciò che sa fare meglio: dialoghi cinematografici e compagni con storie profonde e "romance" complesse.

Verdetto: un "Must" per i fan RPG
Costruito sull'ultima versione del motore Frostbite, "Dreadwolf" (disponibile su Amazon per PS5 Pro/Xbox/PC) è un ritorno alla forma smagliante per BioWare. Per chi ama gli RPG "story-driven" (guidati dalla trama) e il "party-based" (basati sulla squadra), è un acquisto obbligato del Black Friday 2025.