Di Alex (del 12/07/2025 @ 15:11:56, in macOS, letto 21 volte)
Nuovo design "Liquid Glass" su un MacBook di ultima generazione.
L'annuncio del futuro macOS 26, nome in codice "Tahoe", ha scatenato un'ondata di reazioni contrastanti tra gli utenti e gli sviluppatori Apple, catalizzate da una singola, audace novità estetica: il "Liquid Glass". Presentato come un'evoluzione rivoluzionaria dell'interfaccia, questo nuovo linguaggio di design ha rapidamente diviso la community, trasformandosi da potenziale punto di forza a epicentro di un acceso dibattito.
Un'interfaccia di vetro liquido
Ispirato palesemente a visionOS, il Liquid Glass abbandona anni di design flat per introdurre un'estetica basata sulla traslucenza, la profondità e i riflessi dinamici. L'idea di Apple è quella di creare un'interfaccia che si comporti come un vero pannello di vetro, reagendo alla luce e al movimento, e adattando il suo colore in base al contenuto sottostante. I primi rendering e le demo iniziali hanno mostrato un look indubbiamente scenografico e moderno, con pulsanti, barre di navigazione e menu che sembravano galleggiare sullo sfondo, creando un effetto di grande impatto visivo.
Le critiche delle prime beta
Tuttavia, l'entusiasmo iniziale si è scontrato con la dura realtà delle prime versioni beta. Molti utenti hanno immediatamente sollevato critiche feroci, paragonando l'effetto del Liquid Glass a quello dell'Aero di Windows Vista, un ricordo non esattamente felice per molti. I problemi principali riguardavano la leggibilità: testi e icone diventavano difficili da distinguere su sfondi complessi, e la troppa trasparenza creava un'esperienza utente caotica e poco funzionale. L'accusa più comune è stata quella di aver sacrificato l'usabilità in nome di un'estetica fine a se stessa.
La marcia indietro di apple
Consapevole delle critiche, Apple ha prontamente reagito. Già a partire dalla seconda e terza beta, il Liquid Glass ha subito notevoli modifiche. L'effetto è stato attenuato, la trasparenza ridotta in favore di un look più opaco, quasi "smerigliato" (frosted glass). Se da un lato questa mossa ha risolto molti dei problemi di leggibilità, dall'altro ha scontentato quella parte di utenza che aveva apprezzato la spinta innovativa iniziale, accusando Apple di aver fatto una rapida marcia indietro per mancanza di coraggio. Il dibattito, quindi, rimane aperto: Apple sta ancora cercando il giusto equilibrio o ha snaturato la sua visione originale?
In definitiva, il caso Liquid Glass è emblematico di come un'innovazione estetica possa diventare un'arma a doppio taglio. Mentre Apple naviga tra le critiche e le lodi, cercando di perfezionare macOS Tahoe prima del rilascio finale, una cosa è certa: il design del prossimo sistema operativo dei Mac sarà uno degli argomenti più caldi dell'anno tecnologico, un banco di prova cruciale per la visione futura di Apple sull'interazione uomo-macchina.