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Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Di Alex (del 10/11/2025 @ 23:00:00, in Storia Informatica, letto 101 volte)

Lo Xerox Alto, il primo computer con interfaccia grafica e mouse
Siamo abituati a pensare a Steve Jobs e Bill Gates come ai padri del personal computer. Ma la verità è che entrambi "presero in prestito" (alcuni direbbero rubarono) le loro idee migliori da un centro di ricerca visionario: lo Xerox PARC (Palo Alto Research Center). Negli anni '70, mentre il resto del mondo usava schermi neri e comandi testuali, al PARC avevano già inventato il futuro. ARTICOLO COMPLETO
Un decennio di invenzioni
Aperto nel 1970, Xerox creò il PARC per "inventare l'ufficio del futuro". I loro ingegneri, liberi da vincoli commerciali, produssero una serie di invenzioni sbalorditive:
- L'Interfaccia Grafica Utente (GUI): L'idea di finestre, icone e menu a tendina.
- Il Mouse: Per muovere un cursore e interagire con la GUI.
- Il "Desktop" (Scrivania): La metafora di un ufficio virtuale con file e cartelle.
- La programmazione Orientata agli Oggetti (Smalltalk).
- Il "WYSIWYG" (What You See Is What You Get): Il primo editor di testo che mostrava a schermo ciò che sarebbe stato stampato.
- La rete Ethernet: Per collegare i computer tra loro.
- La stampante Laser.
In pratica, quasi ogni singolo elemento che oggi definisce un personal computer.
Lo Xerox Alto: il computer che nessuno comprò
Tutte queste idee confluirono in un computer rivoluzionario, lo **Xerox Alto** (1973). Aveva un monitor verticale (stile pagina A4), un mouse a tre pulsanti e un'interfaccia grafica completa. Era avanti di un decennio rispetto a qualsiasi cosa sul mercato.
Qual era il problema? La dirigenza di Xerox, un'azienda che faceva miliardi vendendo fotocopiatrici, non capì cosa aveva per le mani. Videro l'Alto come un costoso esperimento (costava come un'auto di lusso) e non come un prodotto di massa. Ne produssero solo poche migliaia, per lo più per uso interno e per le università.
La famosa visita di Steve Jobs
Nel 1979, un giovane Steve Jobs e il suo team Apple furono invitati a visitare il PARC. In cambio, Jobs offrì a Xerox la possibilità di investire in Apple. Per gli ingegneri del PARC fu un giorno frustrante, per Jobs fu una rivelazione.
Jobs capì immediatamente il potenziale di quella tecnologia. Come disse lui stesso anni dopo: "Rimasero seduti su una miniera d'oro". Tornò in Apple e dirottò lo sviluppo del computer "Lisa" (e poi del Macintosh) per incorporare la GUI e il mouse, perfezionandoli e rendendoli commerciali.
Poco dopo, anche Microsoft seguì l'esempio, "ispirandosi" al lavoro di Apple (e quindi di Xerox) per creare la prima versione di Windows.
La storia dello Xerox PARC è la più grande lezione di business della storia della tecnologia: non basta inventare il futuro, bisogna avere la visione per capirlo e il coraggio per venderlo. Xerox inventò tutto, ma furono Apple e Microsoft a portarlo al mondo.
Di Alex (del 10/11/2025 @ 08:00:00, in Storia Informatica, letto 191 volte)

Apple I computer storico con tastiera e monitor
L'Apple I rappresenta l'umile inizio della rivoluzione informatica di Apple. Progettato da Steve Wozniak nel 1976, questo computer da assemblare segnò la nascita di una delle aziende più innovative. Solo 200 unità furono prodotte, rendendolo cimelio raro e ricercato. ARTICOLO COMPLETO
La genesi nel garage
Steve Wozniak sviluppò l'Apple I come membro dell'Homebrew Computer Club, ispirandosi al processore MOS 6502. Steve Jobs riconobbe il potenziale commerciale del progetto e convinse Wozniak a fondare Apple Computer. Il primo lotto di 50 computer fu finanziato dalla vendita del furgone VW di Jobs e della calcolatrice di Wozniak.
Design innovativo
L'Apple I si distingueva per essere un computer completamente assemblato, a differenza dei kit dell'epoca. Includeva 4 KB di RAM espandibili a 8 KB e una frequenza di clock di 1 MHz. La scheda madre in fibra di vetro aveva un design pulito e professionale nonostante i limitati mezzi produttivi disponibili.
Produzione e vendita
I computer furono prodotti nel garage dei genitori di Jobs e venduti a 666,66 dollari ciascuno. Il negozio Byte Shop di Paul Terrell ordinò i primi 50 computer, dando ad Apple il suo primo grande break. In totale furono prodotti circa 200 Apple I, di cui si stima ne sopravvivano 60-70 oggi in condizioni variabili.
Caratteristiche tecniche
L'Apple I utilizzava il processore MOS 6502 a 1 MHz con interfaccia video integrata. I programmi venivano caricati tramite nastro cassetta e l'output video era di 40x24 caratteri. Non includeva case, alimentatore o monitor, che dovevano essere acquistati separatamente dall'utente.
Eredita storica
L'Apple I dimostrò che esisteva un mercato per i computer personali e stabilì il modello di business per Apple. I proventi delle vendite finanziarono lo sviluppo del più avanzato Apple II. Gli esemplari superstiti sono oggi oggetti da collezione che raggiungono milioni di dollari all'asta, simboli dell'inizio dell'era del personal computer.
L'Apple I non fu solo il primo prodotto Apple, ma il seme da cui crebbe una rivoluzione tecnologica che avrebbe cambiato per sempre il modo in cui le persone interagiscono con i computer, ponendo le basi per lo sviluppo dell'industria dei personal computer.
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