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Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Di Alex (del 18/10/2025 @ 20:00:00, in E-commerce e Retail, letto 169 volte)

Un'interfaccia di ChatGPT che mostra prodotti Walmart, pronti per l'acquisto diretto.
L'esperienza di acquisto online sta per cambiare radicalmente. Walmart, il più grande rivenditore al mondo, ha annunciato una partnership strategica con OpenAI per consentire ai clienti di acquistare prodotti direttamente all'interno di una conversazione con ChatGPT. Questa mossa segna il passaggio dall'e-commerce basato sulla ricerca a quello che Walmart definisce "agentic commerce", un commercio conversazionale e proattivo. ARTICOLO COMPLETO
Come funziona l'integrazione con ChatGPT
Grazie alla nuova funzione "Instant Checkout" di ChatGPT, gli utenti potranno trasformare il chatbot in un assistente personale per lo shopping. Invece di digitare parole chiave in una barra di ricerca e scorrere una lista di risultati, i clienti potranno descrivere le proprie esigenze in linguaggio naturale.
Ad esempio, si potrà chiedere a ChatGPT "consigliami un regalo per un appassionato di lettura" o "crea una lista della spesa per una cena vegana per quattro persone". Il chatbot risponderà con suggerimenti di prodotti dal catalogo di Walmart. L'utente potrà quindi visualizzare i prodotti, fare domande aggiuntive e, una volta deciso, completare l'acquisto direttamente all'interno della chat, senza mai dover visitare il sito di Walmart. L'ordine, il pagamento e la spedizione saranno gestiti dal rivenditore.
Dall'e-commerce reattivo all' "agentic commerce"
Secondo il CEO di Walmart, Doug McMillon, questa partnership segna la fine dell'era della "barra di ricerca". L'obiettivo è creare un'esperienza di acquisto nativamente AI, che sia "multimediale, personalizzata e contestuale". Questo è il cuore dell' "agentic commerce": un sistema in cui l'intelligenza artificiale non si limita a reagire a una richiesta (come fa un motore di ricerca), ma diventa proattiva.
L'AI imparerà dalle conversazioni, analizzerà le abitudini di acquisto e sarà in grado di prevedere e anticipare le esigenze del cliente. Potrà, ad esempio, suggerire di riacquistare prodotti che stanno per finire o proporre nuove ricette basate sugli acquisti precedenti. L'assistente AI di Walmart, chiamato "Sparky", lavorerà in sinergia con ChatGPT per realizzare questa visione. Anche Amazon si sta muovendo in una direzione simile con la sua funzione "Buy for Me", che permette di acquistare prodotti da altri siti tramite l'app di Amazon, consolidando il ruolo dell'azienda come intermediario intelligente.
La nuova frontiera del retail
Questa integrazione rappresenta un cambiamento fondamentale per il settore del retail. La "vetrina" del negozio non è più solo il sito web o l'app, ma diventa anche la finestra di chat di un'intelligenza artificiale di terze parti. Il successo per i rivenditori dipenderà sempre più dalla loro capacità di integrare i propri cataloghi prodotti, i sistemi di inventario e la logistica con queste nuove piattaforme conversazionali. Per i consumatori, promette un'esperienza di acquisto più naturale, intuitiva e, in definitiva, più semplice.
La collaborazione tra Walmart e OpenAI non è solo un nuovo modo di fare acquisti, ma l'inizio di una trasformazione più profonda. Stiamo assistendo alla nascita di un ecosistema in cui l'AI agisce come un vero e proprio agente personale per il consumatore, gestendo compiti complessi come la pianificazione e l'acquisto. La battaglia per il futuro del retail si combatterà non solo sui prezzi, ma anche sulla qualità e l'intelligenza di questi nuovi assistenti digitali.
Di Alex (del 18/10/2025 @ 11:00:00, in E-commerce e Retail, letto 183 volte)

Una giovane woman indossa abiti del marchio NEWME, rappresentando lo stile della Gen Z.
Nel vuoto lasciato in India dal gigante cinese del fast fashion Shein, è emersa una nuova stella: NEWME. Fondata nel 2022 a Bengaluru, questa startup sta rapidamente conquistando il mercato della Gen Z indiana replicando il modello di business di Shein, ma con un tocco distintivo: un approccio basato sui dati e una profonda comprensione delle tendenze e dei gusti locali, evitando la trappola della sovrapproduzione. ARTICOLO COMPLETO
Un modello di business "glocalizzato"
NEWME non è una semplice copia di Shein; è un'adattamento intelligente del suo modello di business al mercato indiano, un processo che si può definire di "glocalizzazione". L'azienda ha adottato il nucleo della strategia di Shein: un ciclo di produzione ultra-veloce e un inventario ridotto al minimo. Ogni venerdì, NEWME lancia 500 nuovi design, ma non come prodotti fisici, bensì come "idee" digitali.
Utilizzando un modello proprietario di previsione della domanda, l'azienda analizza l'interazione degli utenti con questi nuovi stili nelle prime 24 ore. Solo i design che generano un interesse significativo entrano in produzione. Questo approccio "data-driven" permette a NEWME di ridurre drasticamente il rischio di sovrapproduzione, uno dei maggiori problemi del settore della moda, e di rispondere in tempo reale ai desideri dei consumatori.
Focus sulla Gen Z e sulla comunità
Il successo di NEWME risiede nella sua profonda sintonia con la Generazione Z indiana. A differenza di un attore globale, l'azienda si concentra su "design iperlocali", ispirati dalla cultura pop e dalle tendenze che emergono specificamente in India. Questo è completato da un forte investimento nella costruzione di una comunità attraverso programmi di ambasciatori universitari, workshop di creazione di contenuti e un'attiva presenza sui social media.
In soli tre anni, NEWME ha servito 1.7 milioni di clienti, tutti appartenenti alla Gen Z, con un impressionante tasso di fidelizzazione del 50%. I prodotti, con prezzi che variano da 199 a 2.199 Rs (circa 2-25 euro), sono accessibili e in linea con il potere d'acquisto del loro target.
Crescita esplosiva e piani di espansione
I risultati finanziari di NEWME sono la prova del successo del suo modello. L'azienda ha registrato una crescita dei ricavi di oltre 20 volte in due anni, passando da 8 crore di rupie nel primo anno a 180 crore di rupie (circa 20 milioni di euro) nell'anno fiscale 2025. Supportata da investitori come Accel e Fireside Ventures, la startup ha raccolto circa 29 milioni di dollari fino ad oggi.
Oltre al canale online, NEWME sta investendo in una presenza fisica, con 14 negozi già aperti in tutta l'India e altri 12 in programma entro la fine dell'anno. L'espansione internazionale è il prossimo passo, con l'obiettivo di entrare nei mercati del Sud-Est asiatico e del Medio Oriente. La sfida più grande all'orizzonte è il ritorno di Shein sul mercato indiano, questa volta supportato dal colosso locale Reliance. Tuttavia, il CEO di NEWME, Sumit Jasoria, si dice fiducioso che la profonda conoscenza del mercato locale e l'agilità della loro catena di approvvigionamento daranno loro un vantaggio competitivo.
La storia di NEWME è un esempio emblematico di come un modello di business di successo globale possa essere efficacemente adattato e migliorato per un mercato specifico. Combinando l'efficienza produttiva del fast fashion con un'autentica connessione culturale con la propria audience, NEWME sta dimostrando che per conquistare la Gen Z non basta essere veloci ed economici, ma bisogna anche essere rilevanti e parlare la loro stessa lingua.
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