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Dove va zio Bill?

20/02/2006 - I continui ritardi nella data di rilascio di Windows Vista (doveva essere disponibile già nel 2003) , sembra stiano dando ragione ai sostenitori della prossima epocale svolta dell' informatica di massa. Dopo l'annuncio del nuovo servizio web "Live Messenger" seguiranno "Windows Live" e il contemporaneo "Office Live". Gli utenti, dopo la webmail sono invitati a provare i nuovi servizi fruibili direttamente tramite browser su Internet. Non sarà più necessario acquistare il programma ed installarlo sul proprio computer, si potrà semplicemente abbonarsi al "servizio" come adesso ci si abbona ad un provider Internet. In pratica sul proprio computer saranno memorizzati esclusivamente i file temporanei, mentre i vari programmi saranno installati solo su server centrali e per poterli utilizzare richiederanno autenticazione. Potrebbe in effetti essere una buona idea, perchè in tal modo si limita l'azione di virus e malware, i programmi girano bene anche su computer relativamente poco potenti e i produttori di software possono proteggere il proprio lavoro, rendendolo accessibile solo da remoto e quindi difficilmente hackerabile. Il primo approccio di Microsoft per il momento non è sostituire applicativi come Word, Excel o Powerpoint, ma integrarli con soluzioni che consentano lo scambio di dati e la presentazione di questi tra i vari collaboratori con applicazioni web based. Naturalmente in questa fase non hanno alcuna intenzione di rendere obsoleti prodotti come Office 2007 ancora prima che escano, ma di saggiare l'interesse degli utenti verso queste nuove proposte. Per Office live dopo la fase beta il costo si aggirerà intorno ai 30 dollari mensili. Se dovessero decidere di proporre a prezzi simili un foglio elettronico, un elaboratore testi e un programma di presentazione di grafici e tabelle con caratteristiche paragonabili alle versioni desktop, gli utenti potrebbero preferire "affittare" per il tempo necessario queste applicazioni piuttosto che acquistarne le costose licenze d'uso (500 Euro per prodotti come Office 2003 sono una enormità per un utente domestico). In breve tempo tutte le principali applicazioni potrebbero essere proposte in versione online. Ad esempio i produttori di film e musica potrebbero offrire la visione o l'ascolto in streaming esclusivamente tramite Media Player Live, bloccandone il salvataggio in locale. Potrebbe quindi cambiare presto la nostra concezione stessa di "personal computer" . Per questo forse Microsoft non ha troppa fretta nel voler commercializzare il suo nuovo sistema operativo Windows Vista, temendo che l'introduzione del "Trusted Computing" in questa modalità possa essere per l'utente un deterrente all'acquisto piuttosto che un incentivo e sta ripensando completamente il suo modello di business.
http://www.windowsLive.com
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